KULT Underground

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Real Computer Programmers

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Real Computer Programmers:

Giulio Pons

Vediamo un po’… il mio primo PC è stato un VIC20 (utilizzato praticamente per giocare) e dopo alcuni anni sono passato ad un XT a
4.77 Mhz. Dopo aver appreso il Basic sono passato al Turbo Pascal e con questo linguaggio ho cominciato a programmare con un obbiettivo: ora vi spiego. Passato ad un 386sx (che uso ancora adesso!), sono venuto a conoscenza del mondo del software di pubblico dominio, attraverso una rivista che dava spazio anche al software dei lettori: volevo vedere un mio programma pubblicato, diffuso e conosciuto da qualcun’altro.
In fondo è questo il bello di programmare: far vedere agli altri quello che si è fatto, un po’ per comunicare la propria esistenza e lasciare un segno di sè, un po’ per dimostrare le proprie capacità
(ehm…ehm… modestamente)…
Se poi si guadagna meglio ancora, no?
Così dopo diversi programmi inutilmente spediti a varie riviste, nel dicembre 1991, MCmicrocomputer pubblicò un programma che avevo fatto con un mio amico (Marco Morando, insieme creammo la Asmagond Soft, società inesistente che usavamo per firmare i nostri programmi). Il programma pubblicato era un gioco: “Grid-Her”, a dire il vero non molto “morale”, in cui bisognava chiudre dei riquadri di una griglia per far apparire l’immagine di alcune fanciulle che… bè avete capito, no? Anche se il programma, vista la natura, non era da raccontare a tutti ne fui esaltato e lo dissi anche ai miei genitori, tuttavia senza mostrargli il programma (per una volta ero io a censurare!).
Il secondo successo (perchè per un programmatore lo è) venne nel novembre del 1992, quando sul Mercatino del Computer fu pubblicato un articolo sul programma “Traccetor & C.” dei due programmatori della
Asmagond Software.
“Traccetor” era un piccolo tracker musicale a otto tracce (con i suoni in FM) per schede Sound Blaster gestito tramite mouse e tastiera e secondo me era un programma veramente interessante, soprattutto perchè dava la possibilità, attraverso un sorgente incluso, in Pascal, di caricare i file musicali dai propri programmi. Non ebbe, però, molto successo visto che nessuno mi ha mai chiesto niente a proposito
(“Grid-Her”, invece, deve essere piaciuto parecchio, visto che un paio di mesi fa mi ha telefonato un ragazzo chiedendomi se esistono dei codici per passare di livello… mah!… e non era neanche il primo che telefonava!).
Altro successo nell’ orrobre 1993 sempre sul Mercatino del Computer dove mi sono beccato quasi tutta la pagina della rubrica “Made in
Italy” con due dischetti, uno che conteneva una serie di programmi della Asmagond Soft tra cui un clone in VGA di “Campo minato” di
Windows e un altro programma, “BOMB” per due giocatori. L’altro dischetto che occupava diverso spazio nella pagina conteneva il programma “Hyper Balloons” di cui si è parlato anche su KULT. Era la prima versione, molto più grezza di come è adesso, funzionava in modo testo.
Nel novembre-dicembre 1994 viene pubblicato un mio programmino, a dire il vero un po’ stupido, su una rivista con dischetto, precisamente su un numero di PC-Library (che non sono riuscito a reperire perchè introvabile a Milano). Il programma in questione è un Vocabolarietto
Inglese-Italiano, molto semplice, ampliabile e dotato di un vocabolario di circa 2000 parole.
Nel programma offrivo l’opportunità di registrarsi per 20.000 lire e ricevere così un vocabolario più vasto e l’ultima versione del programma.
A questa proposta risposero nel giro di due mesi ben dodici persone e così, dopo oltre un anno che avevo messo in giro il programma, mi arrivarono 240.000 lire. Non era la prima volta che guadagnavo gualcosa con i miei programmi, ma era la prima volta che vedevo funzionare il meccanismo del software shareware, e ne ero contentissimo. A dire il vero il successo di questo programmino mi sconvolse la vita perchè quando lo feci non mi preoccupai, per pigrizia, di preparare il vocabolario della versione registrata
(mentre nel programma dicevo che era già pronto con 4000 vocaboli!), così in tre settimane inserii oltre 2000 vocaboli per fortuna non tutti a mano grazie anche ad un piccolo (e scomodissimo) scanner manuale.
Poi nel dicembre 1994 due successi, il primo sulle pagine del
Mercatino del Computer, il secondo su Gigabyte. Sul primo appare
“Smile!”, ipertesto sulle barzellette, mentre sul secondo appare di nuovo “Hyper Balloons”. La cosa di cui ero più entusiasta era il fatto che a Gigabyte non avessi mandato alcun dischetto e ciò significava che “Hyper Balloons” dal 93 al 94 si era diffuso, fino ad arrivare alla redazione di Gigabyte.
Dopo questa uscita contattai io stesso le persone della redazione per fornirgli l’ultima versione del programma (visto che hanno una BBS), così nel numero di marzo del 1995 appare la mia lettera nella posta della rivista nonchè qualche foto del mio programma.
Mi stavo quasi dimenticando: nell’ Aprile e Marzo 1995 si parla di me anche su una rivista telematica, non so se la conoscete… si chiama
KULT Underground (eh! eh!).

Giulio Pons

P.S.
Ho citato solo i programmi che sono apparsi su qualche rivista e di cui ho avuto qualche riscontro, ma dal 1990 ho sempre inviato programmi (e sono ormai tanti) a riviste, banche dati, concorsi. In giro, forse, c’è qualche altro mio piccolo programma come il “Solar
System” di cui si parla su KULT di marzo, se li “avvistate” fatemelo sapere!

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