Esce il nuovo album di Lorenzo Iorio, “Anatomy of a Dream” – dopo “I’m the Sea” (2020) e Connessioni (2021) – e del suo guitar trio (LIT). L’album, pubblicato da Filibusta Records (distrib. fisica I.R.D., distrib. digitale Altafonte Italia), orientato al jazz contemporaneo ed ispirato alla musica di Bill Frisell contiene in gran parte musica originale. Esso è costituito da sette tracce che trascorrono per un tempo di circa quaranta minuti e si identifica in un viaggio sonoro, in un racconto, con l’intenzione di accompagnare l’ascoltatore, come un viaggiatore, attraverso ampi spazi da esplorare. Ogni brano nella propria struttura eterea vuole essere una finestra aperta che tramite le sue melodie desidera narrare e condividere riflessioni ed esperienze. I brani, pregni di melodia, attingono da una profonda radice blues, ma l’atmosfera che si crea ha un animo contemporaneo, tutto questo si percepisce come un’esperienza cinematica che a tratti trasporta in ambientazioni nuove, come vivere in un viaggio in solitaria tra i paesaggi nordici.
In Anatomy of a Dream ha partecipato al violino come special guest Mateusz Smoczynski (Branford Marsalis) nel brano Vilnius Blues. Alla realizzazione e agli arrangiamenti hanno partecipato al contrabbasso e basso elettrico Alessio Iorio (Ernesto Marciante, Vaughan Phoenix, Pietro Condorelli), alla batteria Maurizio Mirabelli (Scannapieco, Paul Gilbert, Pierdavide Carone, ect..) e alla chitarra Lorenzo Iorio (Joan Chamorro, Leon Lacey, Mateusz Smoczynski, etc.. ). Il progetto è stato registrato in presa diretta in modalità analogica negli spazi di “At the Place Studio” di Alessandro Guido, a Cosenza.
Line up:
Lorenzo Iorio – chitarra
Alessio Iorio – contrabbasso
Maurizio Mirabelli – batteria
Guest: Mateusz Smoczynski al violino su “Vilnius Blues”
Tracklist:
Maria / Big Joel / Vilnius Blues / Boris / Tree of bells / Your hands / Family
Discografia:
Lorenzo Iorio – “I’m the Sea” (Bix Music, 2020, album)
Lorenzo Iorio – “Connessioni” (Bix Music, 2021, album)
Lorenzo Iorio – “Vilnius Blues” (Filibusta Records, 2025, singolo)
Lorenzo Iorio – “Big Joel” (Filibusta Records, 2025, singolo)
Lorenzo Iorio – “Maria” (Filibusta Records, 2025, singolo)
Lorenzo Iorio – “Anatomy of a Dream” (Filibusta Records, 2025, album)
Bio
Il Lorenzo Iorio Trio è un progetto di musica strumentale della provincia di Cosenza fondato nel 2019 dal musicista Lorenzo Iorio. Il gruppo è composto da: chitarra elettrica (Lorenzo Iorio), basso e contrabbasso (Alessio Iorio), batteria (Maurizio Mirabelli). Il trio nasce con l’intenzione di proporre principalmente musica inedita e la forte passione per la ricerca e la sperimentazione nell’ambito del suono e della composizione e ha dato origine a tre album: I’m the Sea 2020 (Bix Music), Connessioni 2021 (Bix Music) e Anatomy of a Dream 2025 (Filibusta Records). Sono varie le collaborazioni del trio con artisti internazionali come Joan Chamorro, Mateusz Smoczynski, Atlys String Quartet. Il trio si è esibito in diversi festival musicali tra cui il Peperoncino Jazz Festival, il Nujazz e il Wine Jazz Festival di Crotone.
Social
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Filibusta Records
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Ufficio stampa album
Carlo Cammarella
Laura Nasoni (per X-Beat Press)
Filibusta Records Srls
Intervista
Davide
Buongiorno Lorenzo. “Anatomy of dream”: come nasce questo terzo vostro album e come si ricollega ai precedenti “I’m the sea” e “Connessioni”: quali continuità e quali evoluzioni?
Lorenzo
Ciao Davide, Anatomy of a Dream nasce da una forte voglia di tutti noi di creare musica originale. Per fortuna ci sono spesso idee musicali nuove da parte mia ed ho la possibilità di presentarle all’entusiasmo di Alessio e Maurizio che accolgono positivamente le mie proposte. Con Anatomy è stato tutto molto spontaneo, volevamo creare il nostro nuovo progetto con l’esigenza comune di orientarlo in una nuova direzione sonora rispetto alle tendenze generali, che fosse d’impatto ma che rimanesse sobrio allo stesso tempo. Niente che fosse estremamente virtuoso. Alcuni brani, non inclusi nelle precedenti pubblicazioni, esistevano già da qualche tempo, mentre altri che erano in embrione ho avuto modo di terminarli in procinto delle prime prove svolte a ridosso della seduta di registrare dell’album. Credo che il filo conduttore tra Anatomy of a Dream e i precedenti lavori è dato dalla melodia. Questo elemento al quale do tantissima importanza è sempre presente, sia nei temi che nei soli, è una solida identità in questo album come nei precedenti e penso che contribuisce a creare questa continuità.
Davide
Quale “sogno” in particolare avete inteso “anatomizzare” con la musica di “Anatomy of a dream”?
Lorenzo
L’anatomia del sogno per un musicista. Anatomy of a Dream vorrebbe descrivere un concetto che è continuamente in antitesi: quel conflitto tra la volontà di fare semplicemente e puramente il lavoro del musicista, vivere di sola musica e, di contro, viste le difficoltà per farlo, la tentazione di metterci una pietra sopra, lasciare tutto cercando un altro lavoro affinché si riesca a portare il pane a casa tutti i giorni. Il forte desiderio di un musicista è quello di suonare quotidianamente e poter vivere di questa attività con tutte le dinamiche al contorno. Ci si scontra con quella visione che si ha nei confronti del lavoro, troppo diffusa in Italia, tristemente ancorata alle professioni tradizionali. Lo sappiamo, l’attività artistica è considerata un optional e non come un reale primo lavoro per chi lo svolge. C’è un grosso vuoto ancora da colmare a livello culturale ed è un peccato che questo pensiero sia tutt’oggi così prevalente nonostante l’Italia sappiamo essere il paese degli artisti per antonomasia. Sono in pochi a riuscire a vivere di sola musica rispetto ad una enorme percentuale che vorrebbe farlo. Anatomy of a Dream contiene questo pensiero.
Davide
Leggo sul booklet che la musica di questo lavoro si è ispirata alla musica di Bill Frisell, chitarrista che ha spaziato tra i più diversi generi e stili ma in suo stile unico, specialmente nell’uso del sustain. Cosa in particolare vi ha ispirato la musica di Bill Frisell?
Lorenzo
La musica di Frisell ha la capacità di creare in maniera unica quella spazialità fisica e farti attraversare il tempo, portandoti ovunque. A tratti meditativa, ha quella identità chiara e definita, sembra semplice, ma non lo è assolutamente. Tutto ciò attualmente ha una forte influenza sulla nostra visione di fare musica.
Davide
Come molti affermano rispetto al “power trio” nel rock, cioè che è la composizione perfetta per un gruppo, il trio è anche per voi la forma ideale per la vostra visione della musica, a cominciare dal tipo di intesa che si instaura tra i membri o per altre ragioni?
Lorenzo
Il guitar trio dal punto di vista delle dinamiche ha una flessibilità enorme, per questo specifico motivo per la musica di questo progetto è la formazione ideale. Ognuno di noi nel suonare ha il suo giusto spazio e la possibilità di interagire e reagire con gli altri. L’intesa tra musicisti si percepisce molto quando c’è il giusto controllo delle dinamiche e grazie a questo ci troviamo molto in sintonia.
Davide
Nel brano “Vilnius Blues” è ospite il violinista polacco Mateusz Smoczynski. Quando senti che in un brano occorre un altro strumento a completare il guitar trio e la composizione stessa? Com’è nato questo brano e perché si riferisce a Vilnius, Lituania?
Lorenzo
Esattamente! Vilnius Blues è nato a Vilnius in Lituania dove diversi anni fa ho vissuto e lavorato. È una città che mi ha dato molto dal punto di vista artistico e delle esperienze di vita. Ero molto ispirato in quel periodo. È uno dei miei brani preferiti ma che ho tenuto conservato nel cassetto per diversi anni perché ero alla ricerca di quell’elemento che poteva renderlo veramente perfetto come dicevo io. Il violino di Mateusz è stato quel colore mancante aggiunto alla nostra tavolozza. Il violino è uno strumento pazzesco dal punto di vista delle dinamiche, ma anche a livello timbrico è qualcosa che se suonato così come fa Mateusz diventa una voce guida.
Davide
Tue le composizioni, agli arrangiamenti hanno anche concorso Alessio Iorio e Maurizio Mirabelli. Cosa vi mette d’accordo sul modo per voi migliore di arrangiare e suonare un brano? Su cosa siete principalmente sintonizzati?
Lorenzo
Quando presento un nuovo brano ad Alessio e Maurizio è quasi sempre completo di melodia e armonia, grosso modo so come deve essere l’andamento ritmico, ma quando lo suoniamo insieme chiedo di suonarlo così come a loro viene spontaneo. Penso questo possa contribuire ad una migliore interiorizzazione del brano. Il risultato che esce alla fine è sempre migliore di quello che mi aspettavo.
Davide
Alla storia del jazz cosentino e ai suoi pionieri nel capoluogo bruzio, il critico musicale Amedeo Furfaro ha dedicato il saggio “Brutium Graffiti. Jazz a Cosenza”. Qual è il vostro punto di vista (e di ascolto) sul jazz in Calabria e, in particolare, di Cosenza e dintorni?
Lorenzo
La Calabria tutta è ricca di artisti dal talento di grande spessore, in questo periodo come non mai. Ci sono giovanissimi musicisti jazz, veramente bravi di cui già si parla in giro per l’Italia e all’estero che seguo volentieri, alcuni sono cari amici con i quali abbiamo anche suonato insieme come Andrea Paternostro, o Samuel Cerra per esempio. Ci sono molte produzioni artisticamente significative di musicisti e compositori che andrebbero supportate per creare un maggiore raggio d’azione oltre i confini regionali. Tanti rimangono circoscritti a livello locale purtroppo. Vorrei che in Calabria ci fosse più cura verso questi talenti, creargli qui delle opportunità concrete. Crescerli qui e accompagnarli per il mondo.
Davide
Annotava Aron Copland: “È mia convinzione che tutta la musica abbia un potere espressivo più o meno grande, ma che abbia un significato al di là delle note, e che è proprio questo significato al di là delle note che ci viene comunicato o trasmesso quello che essa è”. Cos’è per te la musica e qual è il suo significato al di là delle note o attraverso le note? Quale, per lo meno, quello che vorresti trasmettere?
Lorenzo
La musica è il passaporto universale per eccellenza. Non è solo un linguaggio, è un’entità superiore che coinvolge tutti e appartiene a tutti. Quello che io vorrei trasmettere con la musica sono emozioni, messaggi positivi, cercare di trasmettere il senso del bello.
Davide
Cosa seguirà?
Lorenzo
Per ora vorrei continuare con la promozione di Anatomy of a Dream, portarlo in qualche festival, farlo accogliere dalle persone che amano la musica. Ad ottobre spero di poter iniziare a lavorare sul prossimo album.
Davide
Grazie e à suivre…