Terzo volume proposto dalla Balzano Editore che vede il personaggio Bertini come protagonista. Ma se in Giallo a Nonantola, l’autore di propone un commissario Bertini, con già una storia alle spalle, affrontare insieme alla sua squadra (e a una new entry) un efferato delitto, sviluppato in un (sia pur relativamente breve) romanzo giallo, qui abbiamo il piacere di immergerci in ben sette indagini precedenti, parte delle quali ambientate a Milano, quando ancora la sua qualifica era quella di ispettore, e l’unica figura subalterna, già presente, che lo seguirà poi nella sua carriera era l’allora assistente Peppino.
Non abbiamo però di fronte una normale antologia di racconti perché l’autore ha creato un collegamento tra le storie proposte, e questo affresco sviluppa quindi non solo il background diretto del commissario Bertini (mostrandoci, per dire, l’arrivo dell’agente scelto Hu Hu nella squadra di Modena) ma anche un filo rosso-nero che intreccia delitti e colpevoli a incandescenti vicende sentimentali che si incastrano a distanza di mesi o anni le une dalle altre. Una scelta originale, gradevole e efficace, che aiuta non poco a comprendere meglio la psicologia di un personaggio che, per scelta dell’autore, è sempre a cavallo tra generi diversi, che si propone in modo diretto e ammiccante, e che gioca, nel giallo, a rubare spazio al mystery, accendendo spesso un faretto su di sé, per evidenziare rettitudine e desiderio.
Solo, l’ampio range temporale tra le storie proposte, presenta una grossa variabilità anche in altri aspetti – stilistici, di approccio all’investigazione – che può spiazzare. Le prime due storie – fondamentali per l’antologia come insieme – valorizzano meno alcuni elementi delle capacità di Sighicelli, che già, appena dopo, ad esempio nell’incipit de Sole Giallo, Sole Nero, rivela quanto l’essenzialità di alcuni passaggi possa facilmente essere sostituita, dove necessario, con una ricercatezza formale diversa, o come (in Otto Giorni) un approccio investigativo più corale possa sostituirsi a uno puramente interrogativo/deduttivo, presente all’inizio.
Un volume interessante e probabilmente imperdibile se vi siete già fatti catturare dal brio vagamente retrò di questo autore che, come già accennato in passato, ha un curriculum letterario alle spalle davvero impressionante.