KULT Underground

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ROVE

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gioco per una persona
Autori: Dustin Dobson e Milan Zivkovic
Editore: Button Shy (www.buttonshy.com)

Il titolo ROVE è in realtà una sigla, che sta per “Results-Oriented Versatile Explorer”, ovvero “esploratore versatile orientato ai risultati”, in pratica si tratta di un simpatico robottino, interpretato dal giocatore (singolo, dato che si tratta di un gioco esclusivamente in solitario), la cui silhouette campeggia sull’immagine del gioco e che ritroviamo in tutte le carte missione, intento a risolvere i vari problemi in cui si ritrova invischiato durante la sua esplorazione di un lontano pianeta. Questo titolo fa parte della serie dei giochi minimalistici pubblicati dalla Button Shy (la serie “wallet game”, da tenere nel portafoglio), giochi composti sempre da sole diciotto carte (più un foglio di istruzioni) e contenuti in un portaschede di plastica morbida (come quelli per i biglietti da visita).
La particolarità di questi giochi è quindi il numero molto limitato dei componenti (da cui deriva una estrema portabilità), la semplicità delle regole (e quindi la breve durata di una partita), e il basso costo, che diminuisce ancora di più se si sceglie l’opzione print-and-play: infatti se la copia fisica costa sui 12 Euro (ma bisogna mettere in conto anche la spedizione, per cui per ammortizzarla conviene acquistare più giochi con un solo ordine), con 3 Euro si può acquistare il file e stamparselo a casa. E quest’ultima è proprio l’opzione che ho scelto per questo gioco: consiglio, per chi voglia provare, di stampare ogni fronte e retro su due fogli di grammatura spessa (trecento, nel mio caso), di incollarli e imbustare le carte: in questo modo si ottiene un risultato che, come spessore, è indistinguibile da una carta normale, inoltre la bustina faciliterà l’operazione di mescolamento (che sarà molto frequente) e allungherà di molto la vita della carta. Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato il gioco…
La grafica (realizzata dagli autori stessi) è molto chiara (e simpatica, con una immagine sulle carte missione che indica le varie situazioni in cui si trova il robottino), ci sono alcune scritte sulle carte modulo per cui è necessario capire la lingua in cui è scritto il regolamento (in inglese).
La preparazione di una partita è molto rapida: si dispongono le sei carte modulo sul tavolo a faccia in su, in un rettangolo di due righe per tre colonne, poi si mischiano le carte missione, se ne mette una sul tavolo (sarà la prima missione da completare) e si pesca una mano di carte (in mano si considera il lato opposto a quello missione) in numero di cinque per un livello di difficoltà normale, quattro per una partita di livello difficile e tre per il livello impossibile.
Ogni carta missione riporta uno schema che bisogna cercare di replicare con le carte modulo, inoltre c’è l’indicazione di moduli specifici che devono trovarsi in una determinata posizione. Come si possono spostare i moduli? Giocando una carta dalla propria mano si ottengono i punti movimento indicati sulla carta stessa, inoltre sempre sulla carta è indicata una conformazione particolare di moduli, se si parte da questa configurazione allora si avrà un numero maggiore di punti movimento a disposizione. Come si spendono i punti movimento? Ogni modulo riporta delle frecce che indicano come si potranno muovere, sia come direzione che come tipologia, ovvero:
– una freccia normale indica che il modulo si può muovere di un numero qualsiasi di spazi e passare sopra gli altri moduli (ma non fermarsi sopra uno di essi),
– una linea con un esagono indica che il modulo si può muovere esattamente di uno spazio,
– una freccia con un rombo indica che il modulo si può muovere di un numero qualsiasi di spazi ma deve passare esattamente sopra ad un altro modulo,
– una freccia che termina con una linea indica che il modulo si può muovere esattamente di uno spazio, spostando eventualmente gli altri moduli.
Quando si sono spesi tutti i punti movimento di una carta, si può giocarne un’altra, e così via; notare che sulla carta ci sono delle tacche che aiutano a tenere traccia di quanti punti movimento si siano utilizzati. Quando si riesce a riprodurre esattamente lo schema indicato nella missione questa è completata, e quindi si pesca una nuova carta missione; inoltre, se si hanno meno di cinque carte in mano si può pescare una carta.
Oltre ai punti movimento il giocatore ha anche la possibilità di attivare le abilità speciali dei moduli, ognuna delle quali può essere usata una volta per partita (per indicare che un’abilità è stata usata andrà capovolta la carta relativa), tra queste abilità troviamo la possibilità di scambiare due moduli qualsiasi, pescare una carta oppure spostare un modulo di uno spazio in una direzione qualsiasi.
Lo scopo del gioco è quello di riuscire a completare sette missioni (nel qual caso si vince la partita), mentre se si esauriscono tutte le carte in mano (e tutte le abilità) senza esserci riusciti la partita è persa.
La strategia risulta subito decisamente chiara: si tratta di risolvere via via dei puzzle che riguardano il modo con cui le carte modulo sono disposte, ed è vitale riuscire a sfruttare i bonus sulle carte che si giocheranno, ovvero, se si usa sempre e solo il valore base di una carta, non si riuscirà mai a vincere, dato che il bonus si può utilizzare solo se la configurazione combacia al momento di giocare una nuova carta; e questo significa che si dovranno muovere le carte sia per arrivare alla configurazione finale della missione, sia per arrivare alle configurazioni presenti sulle carte che si hanno in mano. In più questi rompicapi hanno un sapore “scacchistico” dato che i moduli si potranno muovere solo in certe direzioni, ed inoltre si dovrà ragionare non sulla mossa immediata ma anche su quelle future, per riuscire a sfruttare al massimo i pochi movimenti a disposizione.
Riuscire a completare sette missioni non è un compito semplice, nemmeno al normale livello di difficoltà, per cui saranno necessarie un po’ di partite per arrivare alla vittoria; notare che aumentare il livello di difficoltà in questo caso può non essere sufficiente per aumentare la longevità del gioco (ovvero, le carte sono sempre quello diciotto, anzi, dodici considerando solo le missioni), ma per questo sono state pubblicate diverse mini-espansioni, sia in formato fisico che print-and-play, ad un costo in questo caso ancora più ridotto. Tra le espansioni che aumentano le missioni (sei per ognuna) troviamo:
– Alien Activities: quando si usano i punti di una di queste carte c’è la limitazione di dover spostare tutti i moduli usando la stessa modalità di movimento,
– Icy Incidents: quando si usano i punti di una di queste carte c’è la limitazione di non poter spostare due moduli specifici,
– Cosmic Crisis: quando si usano i punti di una di queste carte c’è la limitazione di dover avere vuoti determinati spazi, inoltre queste missioni devono obbligatoriamente essere completate spendendo punti da una sola carta,
– Tourist Traps: quando si usano i punti di una di queste carte c’è la limitazione di dover spostare obbligatoriamente un modulo specifico,
– Fascinating Flora: se si riesce a completare lo schema sulla carta si può riattivare una delle abilità speciali di un modulo già utilizzato.
Mentre queste sono espansioni che modificano le regole:
– Reconfigured: fornisce sei carte che vanno a sostituire (in tutto o solo in parte) le carte modulo del gioco base, presentando nuovi effetti speciali da poter utilizzare,
– Crawler: fornisce una nuova carta che va sempre a coprire una carta modulo, rendendo impossibile spostarla o utilizzarne l’abilità speciale (ma spendendo un punto movimento la si può spostare su una carta modulo differente).
In conclusione, abbiamo un gioco dalle regole semplici ma stimolante da giocare, estremamente compatto (anche in partita occupa uno spazio ridotto), rapido (al massimo un quarto d’ora), dal costo molto contenuto (sia la versione normale che, a maggior ragione, il print-and-play) e che può essere espanso mantenendo quasi invariati tutti questi fattori. Ed alla fine collegando tutte le missioni fatte vi trovate una simpatica striscia a fumetti (senza fumetti) che illustra le vicissitudini del robottino, cosa chiedere di più?

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