S.M.O.M. – Uno Stato senza territorio (?)
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La vita è un ospedale in cui ogni paziente
è desideroso di cambiare letto.
Aforisma
L’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato, almeno in Italia, in “Sovrano Militare Ordine di Malta[1]”, è un “ordine religioso cavalleresco[2]”, canonicamente dipendente dalla Santa Sede, una delle istituzioni più antiche della civiltà occidentale e cristiana, caratterizzato da una complessa evoluzione nel corso dei secoli passati.
L’Ordine di Malta fu fondato a Gerusalemme nel 1048 dall’amalfitano Beato Gerardo Sasso di Scala con il nome di “Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”, con la costruzione di un ospizio (detto “ospedale” nel significato originario della parola, cioè luogo di ospitalità, più simile al concetto attuale di ostello), per i pellegrini di ogni fede ed etnia, con annessa chiesa e convento[3].
In seguito alla prima crociata (1096-1099), il 15 febbraio 1113, mediante la bolla “Pie postulatio voluntatis”, Papa Pasquale II riconobbe la sua natura di “ordine religioso militare” e l’ospedale di Gerusalemme come istituzione dipendente direttamente dal Papato, con la facoltà di nominare al suo interno il proprio capo (definito Gran Maestro), senza alcuna interferenza da parte di altre autorità secolari o religiose[4]. Il Beato Raymon du Puy de Provence, primo successore del Beato Gerardo, scrisse la prima regola per i membri dell’Ordine tra il 1145 e il 1153, e organizzò l’istituzione militarmente, costituendo anche una prima infermeria per confermare, così, la funzione assistenziale/ospedaliera[5]. Con la successiva disfatta dei Crociati, i Cavalieri nel 1291 si trasferirono a Cipro[6]. Il numero di Cavalieri-membri, provenienti da tutta Europa, continuò a crescere e contribuì al rafforzamento della struttura dell’Ordine che acquisiva nuovi possedimenti sulle coste del Mediterraneo. Tra questi, l’importante porto di Famagosta, la città di Nicosia e numerose altre “Commende” (possedimenti). La progressiva instabilità di Cipro, di ostacolo alla loro espansione sull’isola, spinge gli Ospitalieri, fin dal 1307, a guardare all’isola di Rodi quale sede più idonea per l’Ordine di San Giovanni. Qui, dopo aver completato l’acquisizione dell’isola, nel 1310 trasferirono la loro sede. Da quel momento la “difesa del mondo cristiano” richiese anche una forza navale e l’Ordine costruì una potente flotta con cui controllare il mediterraneo orientale, impegnandosi in numerose e celebri battaglie. Fin dall’inizio del quattordicesimo secolo i Cavalieri, appartenenti all’aristocrazia europea, che continuavano a giungere a Rodi, si riunivano in base alla “lingua” parlata. Dapprima le Lingue erano sette: Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona (Navarra), Inghilterra (con Scozia e Irlanda) e Germania. Nel 1462 viene costituita l’ottava Lingua, quella di Castiglia e Portogallo. Ogni “Lingua” era organizzata (territorialmente), in Priorati o Gran Priorati, Baliaggi e Commende[7]. Nel 1523, dopo sei mesi di assedio e di cruenti combattimenti con la flotta e l’esercito del Sultano Solimano il Magnifico, i Cavalieri furono costretti ad arrendersi e ad abbandonare Rodi seppur con l’onore delle armi.
L’Ordine rimase senza un territorio per alcuni anni, fino a quando nel 1530 i Cavalieri prendono possesso dell’isola di Malta, ceduta alla loro sovranità dall’Imperatore Carlo V[8] con l’approvazione di Papa Clemente VII. Nel 1565 i Cavalieri, guidati dal Gran Maestro Fra’ Jean de la Vallette, difendono eroicamente l’isola dagli Ottomani durante il “Grande assedio di Malta”, una vittoria celebrata in tutta Europa, poiché frenò le mire espansionistiche degli Ottomani sul continente[9]. Durante il diciassettesimo e il diciottesimo secolo non vi era Stato che avesse interessi politici, militari o commerciali nel Mediterraneo, che potesse sottrarsi dal confrontarsi con l’Ordine che regnava su Malta. Famosa in Europa, la scuola navale di Malta formava numerosi ufficiali francesi e di altre marine[10]. Infine, nel 1798, l’Ordine fu cacciato da Malta da Napoleone Bonaparte, il quale, durante la campagna d’Egitto, occupò l’isola per il suo valore strategico[11]. Da questa definitiva perdita di territorio, l’Ordine reagì organizzando, di fatto, la propria struttura nelle diverse nazioni da cui provenivano i propri membri o dove trovò “ospitalità”: la maggior parte dei Cavalieri si rifugiò a S. Pietroburgo, in Russia, e lo Zar Paolo I, già protettore dell’Ordine, accettò di divenirne Gran Maestro[12]. Quando Paolo I morì nel 1801, suo figlio Alessandro non rivendicò per sé la carica di Gran Maestro che venne assunta dall’italiano Giovanni Battista Tommasi nel 1803. Nel frattempo l’Ordine si era già mosso in campo internazionale ottenendo importanti riconoscimenti e confermando perciò la sua esistenza come “soggetto internazionale”. Nel 1794 aveva sancito un trattato di alleanza e reciproco riconoscimento con gli Stati Uniti d’America (rappresentati dal futuro Presidente Monroe); nel 1802 fu firmato ad Amiens il trattato di pace tra l’Ordine e le Potenze Europee che, tra l’altro, stabiliva che l’Ordine avrebbe dovuto tornare a Malta oltre al fatto che si prevedeva la perpetua Neutralità, Libertà, Indipendenza, e Sovranità dell’Ordine stesso[13]. A seguito della Rivoluzione Russa, i Cavalieri rifugiatisi in quel paese si trasferirono negli Stati Uniti, dando vita ad una “entità” autonoma che conserva la denominazione “Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri di Malta O.S.J.[14]”.
Dopo aver stabilito la propria sede prima a Messina (poi a Catania e a Ferrara), nel 1834 l’Ordine si stabilisce definitivamente a Roma, rientrando nel territorio dell’allora Stato Pontificio: ormai privati da ogni impegno militare e governo territoriale, i successivi Gran Maestri furono in grado di sviluppare i carismi originari dell’Ordine: l’assistenza ai poveri e ai malati.
Nel corso del diciannovesimo e ventesimo secolo l’Ordine ha aggiornato profondamente i propri statuti, la propria Carta Costituzionale ed il Codice (con norme di funzionamento interno)[15]. La perdita dell’isola di Malta ha provocato anche la fine dell’antica suddivisione in “Lingue”, e l’Ordine si è via via sviluppato in molti paesi del mondo, superando i confini europei. La riorganizzazione che l’Ordine ha saputo darsi coincide con la nascita delle Associazioni nazionali[16]. La prima ad essere fondata fu quella tedesca nel 1859, seguita nel 1875 da quella britannica e nel 1877 da quella italiana[17]. L’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (ACISMOM), svolge la sua attività istituzionale nel campo assistenziale mediante l’organizzazione e la gestione di iniziative quali ospedali, scuole infermieri, reparti sanitari, ambulatori, centri antidiabetici e laboratori d’analisi. Fin dal momento della sua fondazione, l’Associazione volle dar vita, come sua prima realizzazione “melitense”, ad una serie di convenzioni stipulate con il Ministero della Guerra del Regno d’Italia e successivamente con il Ministero della Difesa della Repubblica, a un Corpo Militare, ancora oggi operativo, da impiegare per servizi di assistenza in caso di conflitto o calamità naturali, che viene definito Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano, inserito nell’Associazione Italiana[18].
Quale sia lo status giuridico dell’Ordine dei Cavalieri di Malta rappresenta da sempre una questione classica quanto controversa del diritto internazionale, che l’articolata ricostruzione storica sopra esposta, può forse aiutare a capire meglio, ma non a risolvere definitivamente.
Il Sovrano Militare Ordine di Malta agisce come un vero e proprio Stato indipendente e sovrano, non solo per il fatto di aver governato per oltre due secoli l’isola greca di Rodi e, successivamente, le Isole dell’arcipelago maltese, ma quasi per “consuetudine” secolare nel perseguimento delle sue finalità di assistenza alle persone in difficoltà. Possiede una propria bandiera, una Costituzione, un Capo di Stato (il Gran Maestro), organi esecutivi e giudiziari, ed emette passaporti diplomatici, francobolli[19], oltre ad una moneta numismatica; intrattiene anche autonome relazioni diplomatiche con oltre cento nazioni e con altre organizzazioni internazionali[20]. Conclude accordi con altri soggetti di diritto internazionale (Stati, Organizzazioni Internazionali, Chiesa cattolica) lavorando in stretto rapporto con essi per svolgere i compiti di assistenza ai poveri e agli ammalati in diversi paesi del mondo e di difesa della fede cristiana[21].
A ben vedere la “soggettività internazionale” degli Stati non deriva da un atto di “riconoscimento” da parte di altri Soggetti internazionali, ma direttamente dall’ordinamento giuridico internazionale il quale, conformemente al principio di effettività, si limita a prendere atto dell’esistenza, di fatto, di uno Stato, attribuendogli automaticamente la soggettività. In particolare, uno Stato è soggetto di diritto internazionale per il solo fatto di possedere: una popolazione permanente; un territorio definito; un Governo (nel senso di un potere di governo esercitato in modo esclusivo); la capacità di intrattenere rapporti con altri Stati.
Nel caso specifico dell’Ordine di Malta dunque, la mancanza del requisito attuale dell’occupazione di un territorio proprio impedisce la piena attribuzione della qualità di “soggetto di Diritto internazionale” da parte della dottrina giuridica, mentre le Sezioni Unite della Corte di Cassazione italiana equiparano ancora lo SMOM ad uno Stato estero (o ente extraterritoriale), con il quale è stato concluso apposito accordo per l’esercizio di attività sanitarie da parte dell’Italia, le cui controversie di lavoro sono certamente devolute al Giudice italiano[22].
Dunque, per il Giudice di legittimità italiano al Sovrano Ordine sembra essere riconosciuta una “porzione” di personalità giuridica internazionale utile allo svolgimento della sua funzione assistenziale di “difesa della fede e servizio ai poveri”.
Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum
Motto dell’Ordine di Malta
- Nell’immagine una vista di La Valletta, capitale di Malta. ↑
- Negli ordini religiosi cavallereschi (ordini religioso-militari), gli aderenti fanno voto di combattimento accanto a quelli di castità, obbedienza e povertà personale, che sono caratteristici della tradizione monastica. Lo status d’uomo d’armi che caratterizza gli appartenenti a tali ordini, li differenzia nettamente da qualunque altro ordine religioso del mondo cristiano. Gli ordini religioso-militari hanno avuto una parte importante nella storia della cristianità medievale. ↑
- L’istituzione prese il nome di “Ordine degli ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme”, in onore di San Giovanni l’Elemosiniere e prosperò come comunità indipendente proprio sotto la guida del suo fondatore. ↑
- È a questo periodo inoltre che si fa risalire l’adozione da parte dell’ordine della croce a otto punte che ancora oggi ne è il simbolo: la croce rappresenta Cristo mentre le sue otto punte indicano le otto beatitudini pronunciate da Gesù nel discorso della montagna e ricordate nei Vangeli. ↑
- La costituzione del Regno di Gerusalemme da parte dei Crociati, spinse l’Ordine ad assumere la difesa militare dei malati e dei pellegrini e a proteggere i propri centri medici e le strade di collegamento principali. Alla missione ospedaliera aggiunse la “difesa della fede”. ↑
- Dopo la caduta di San Giovanni d’Acri e la perdita della Terra Santa, l’Ordine di San Giovanni trasferisce la sua sede e l’ospedale a Limassol sull’isola di Cipro, dove era già presente dal 1210 grazie alla concessione di importanti proprietà, privilegi e diritti commerciali. Qui, fedele alla sua missione, continua a costruire nuovi ospedali e, beneficiando della posizione strategica dell’isola, dà vita ad una flotta navale con cui protegge i pellegrini sulle rotte per la Terra Santa. ↑
- L’Ordine era governato dal Gran Maestro (Principe di Rodi) e dal Consiglio, batteva moneta e intratteneva rapporti diplomatici con gli altri Stati. Le alte cariche dell’Ordine venivano attribuite ai rappresentanti delle diverse Lingue. La sede dell’Ordine, il Convento, era sorretta da religiosi di diversa nazionalità. ↑
- Carlo V d’Asburgo (1500 – 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe sovrano dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu imperatore di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane (e una colonia tedesca) nelle Americhe. ↑
- L’anno successivo iniziò la costruzione della città fortificata e del porto di La Valletta (dal nome dal Gran Maestro, suo fondatore). I cavalieri trasformarono Malta con importanti progetti di edilizia urbana: vennero costruiti palazzi e chiese, nuovi formidabili bastioni di difesa e giardini. Fiorì l’architettura ed il mecenatismo artistico. Nell’isola venne edificato un nuovo grande ospedale, considerato uno dei più organizzati del mondo. Venne istituita una scuola di anatomia, a cui fa seguito la facoltà di medicina. L’Ordine contribuì allo sviluppo in particolare dell’oftalmologia e della farmacologia. ↑
- Cfr. sito istituzionale: https://www.orderofmalta.int/it/ ↑
- Anche a causa della Regola nella Costituzione dell’Ordine che impediva ai Cavalieri di alzare le armi contro altri cristiani, stabilita all’epoca dell’acquisizione dell’isola. ↑
- Pur non essendo cattolico e senza i requisiti legali per assumere la carica, lo Zar Paolo I diventa Gran Maestro, proteggendo la continuità dell’Ordine in uno dei momenti storici e politici più drammatici della sua lunga esistenza. ↑
- Il Trattato di Amiens del 1802, che riaffermava i diritti sovrani dell’Ordine sull’isola di Malta, non venne mai applicato. ↑
- http://www.orderofmaltaosj.org/ ↑
- “CARTA COSTITUZIONALE E CODICE DEL SOVRANO MILITARE ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI GERUSALEMME DI RODI E DI MALTA, Promulgati il 27 giugno 1961, riformati dal Capitolo Generale Straordinario del 28-30 aprile 1997. https://www.orderofmalta.int/wp-content/uploads/2022/09/Sovrano-Ordine-di-Malta-Carta-Costituzionale-e-Codice-2022-2.pdf ↑
- Ad oggi le Associazioni Nazionali nel mondo sono 47, i Gran Priorati sono 6, i Sotto Priorati sono 5. ↑
- In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia. ↑
- Il “Corpo Militare dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta” è un Corpo Speciale Ausiliario dell’Esercito Italiano, comandato da un generale dell’Esercito, il cui scopo istituzionale, giuridicamente sancito nella Convenzione che ne regolamenta il funzionamento, è quello di: “….cooperare con l’Esercito Italiano per lo svolgimento di attività di soccorso sanitario in circostanze di guerra, pubblica calamità e di emergenza, sia all’interno del territorio nazionale, sia nel corso di missioni umanitarie e per il mantenimento della pace al di fuori del territorio nazionale”. E’ a tutti gli effetti un “Corpo Armato dello Stato”, al pari di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria. Cfr. “Il Capo supremo delle Forze Armate” di Alberto Monari, in Kultunderground n.148-NOVEMBRE 2007, rubrica Diritto ↑
- Le Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, abbreviato “Poste Magistrali”, sono l’operatore postale dell’Ordine di Malta, con sede a Roma. Il servizio è retto da 58 accordi bilaterali conclusi con i Paesi che riconoscono la sovranità dello SMOM. ↑
- La sua rete diplomatica è attiva con proprie ambasciate in 112 Stati. Detiene un seggio come “Osservatore” presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dal 1994. ↑
- Cfr. L. 9-6-2003 n. 157
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Sovrano Militare Ordine di Malta concernente i rapporti in materia sanitaria, fatto a Roma il 21 dicembre 2000.
Pubblicata nella Gazz. Uff. 4 luglio 2003, n. 153. ↑
- Cfr. Cass. civ. Sez. Unite Ord., 09-08-2010, n. 18481/ Ass. Cavalieri Italiani Sovrano c. Di Alesio- GIURISDIZIONE CIVILE – Stati esteri ed enti extraterritoriali – Sovrano militare ordine di malta – Accordi con lo stato italiano per – Accordo del 21 dicembre 2000 ratificato con legge n. 157 del 2003. ↑