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Conservas

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gioco per una persona

Autore: Scott Almes

Editore: Salt & Pepper Games (www.saltandpeppergames.es)

Il titolo, come l’immagine sulla scatola fa intuire, non si riferisce a conserve generiche ma bensì all’inscatolamento del pesce, e infatti in questo gioco dell’editrice spagnola “Salt & Pepper Games” ci ritroviamo nei panni di un imprenditore che, munito di peschereccio, dovrà pescare sardine, cozze, capesante e polipi e per venderli sul mercato sotto forma di scatolette e ottenere i fondi necessari per espandere la sua attività, dovendo però considerare anche l’impatto che hanno le sue azioni sul mare, e quindi mantenere sostenibile la sua attività anche nel lungo periodo. La meccanica principale utilizzata in questo gioco è il “bag building”, ovvero la pesca di dischetti da un sacchetto, con la possibilità di eseguire azioni che portino sia al loro reinserimento che all’aggiunta di nuovi dischetti: in pratica è una meccanica alternativa all’utilizzo di un mazzo di carte, senza la necessità di rimescolarle quando questo ultimo si esaurisce. Inoltre, si tratta di un gioco pensato appositamente per il solitario, e non vengono nemmeno presentate varianti per poterlo giocare in più persone. Ma vediamo nel dettaglio come è stato strutturato…

La scatola è di formato medio (a base quadrata) e contiene:

– un libro ad anelli (le pagine vengono utilizzate come plancia),

– due mazzi di carte di grande formato,

– dischetti in legno in vari colori,

– segnalini di cartoncino per il denaro,

– un sacchetto di stoffa,

– i regolamenti (in inglese e spagnolo).

I materiali sono di ottimo livello: le carte sono di grande formato e ben illustrate (con pescherecci sempre differenti e varie illustrazioni sul mondo della pesca), i dischetti sono comodi da maneggiare e la stoffa del sacchetto è molto robusta (con un motivo “marinaresco” a strisce bianche e azzurre). Le carte non andranno manipolate spesso, quindi con un po’ di accortezza si può evitare di imbustarle. Sulle carte Miglioramento c’è una scritta (in inglese o in spagnolo) che indica quale è il loro effetto; quindi, per poter giocare è necessario conoscere almeno una delle due lingue.

Per preparare una partita va innanzitutto scelto il mese in cui giocare, aprendo il libro ad anelli sulla pagina relativa (nel regolamento si consiglia di partire da gennaio, e procedere in ordine cronologico con le partite). Nella pagina del mese è indicato come andrà riempito inizialmente il sacchetto (ovvero il numero di dischetti pesci e acqua), oltre alla somma di denaro posseduta dal giocatore. Poi si mischia il mazzo delle Barche, se ne pescano due e se ne sceglie una (l’altra andrà sul fondo del mazzo), da piazzare sul tavolo a fianco della carta “mare aperto” (sarà il peschereccio posseduto inizialmente dal giocatore); poi si pescano tre carte e si mettono a fianco del mazzo (saranno quelle che si potranno acquistare). Successivamente si mischia il mazzo dei Miglioramenti e si piazzano tre carte a lato (anche queste saranno quelle acquistabili). Si mette il segnalino del round sul primo spazio e si può iniziare.

Una partita ha una durata prefissata di un certo numero di round (indicato dal mese scelto) ognuno composto da tre fasi:

– In mare: il giocatore pesca cinque dischetti dal sacchetto e decide su quale carta piazzarli, inizialmente le carte a disposizione saranno solo due, la barca o il mare aperto; nel caso del mare aperto vanno semplicemente piazzati lì, mentre per le barche si dovrà mettere nella stiva esattamente il numero di dischetti riportato come capienza, mentre quelli rimanenti andranno messi nel mare. Questa procedura andrà ripetuta finché ogni carta non avrà dei dischetti (non si possono aggiungere dischetti a una carta che li ha già). Notare che, se il sacchetto è vuoto andranno aggiunti dischetti acqua dalla riserva (non è una cosa positiva) mentre se si esauriscono anche questi la partita è persa (e sicuramente non è una cosa positiva).

– A terra: il giocatore può vendere il pescato (i dischetti caricati sui pescherecci) sul mercato, ovvero li piazza sui vari spazi circolari sul libro (ogni mese può avere regole particolari da seguire) rispettandone la tipologia, per ottenere il denaro indicato. In alternativa il giocatore può utilizzarli per ottenere le carte miglioramento, secondo i simboli in alto a sinistra (che possono essere un pesce qualsiasi, due pesci uguali, o due pesci differenti). I dischetti venduti (oltre a quello piazzato sullo spazio circolare) e quelli usati per i miglioramenti tornano nella riserva (non nel sacchetto). Oltre a usare il pescato, il giocatore può acquistare delle nuove barche spendendo la cifra indicata sulle carte, aggiungendole alla propria flotta di pesca.

– Fine giornata: a questo punto vengono svolte varie operazioni:

– i dischetti pesce rimasti sui pescherecci tornano nella riserva,

– i dischetti acqua ritornano nel sacchetti,

– vengono riportate a tre le carte Barca e Miglioramento (se per una tipologia non ne è stata acquistata nessuna, si possono scartare tutte e pescarne tre nuove),

– il giocatore deve pagare il costo di mantenimento per le proprie barche (indicato sulle carte); se non ha abbastanza denaro le barche dovranno essere scartate,

– si conta il numero di dischetti per ogni tipologia di pesce presente in mare (nelle carte barca o in mare aperto), e se ne aggiunge un numero pari meno uno (es. se c’è una sardina, non se ne aggiungono, se ce ne sono due se ne aggiunge una, se ce ne sono tre se ne aggiungono due e così via), dopodiché si rimettono tutti questi dischetti nel sacchetto (notare che se non ce ne sono abbastanza in riserva, nel caso dei pesci non accade nulla di particolare),

– se non è l’ultimo round, si fa avanzare il contatore e si gioca il prossimo round.

Se si è giocato l’ultimo round, la partita è terminata e vanno valutate le condizioni di vittoria, per ogni mese possono essere riportati:

– un importo di denaro,

– un numero di barche o miglioramenti,

– un numero di pesci nel sacchetto.

Se si riescono a raggiungere tutti gli obiettivi indicati, la partita è vinta, persa in caso contrario. Notare che è presente oltre al livello standard di vittoria anche un livello Difficile (naturalmente con obiettivi più elevati).

Innanzitutto, va considerato che la partita del mese di gennaio è più o meno un tutoria (si giocherà solo con sardine e capesante), ma se è semplice riuscire a terminare con il denaro richiesto, è facile che si perda ugualmente per non essere riusciti a conservare nel sacchetto i pesci necessari (per salvaguardare l’ambiente). Infatti, i vincoli del mercato non sono stringenti, acquistando altre barche è facile ottenere denaro, ma tutto quello che si inscatola non si riproduce, e quindi si fa presto ad esaurire le risorse ittiche.

Quindi ogni round va giocato cercando un bilanciamento tra pescato e lasciato in mare, per massimizzare denaro e dischetti aggiunti e reinseriti. Non si può controllare quanti dischetti sono nel sacchetto, per cui è solo a fine partita che si potrà avere la certezza della vittoria; notare che è vero che si può vedere la riserva dei dischetti, ma per apprezzare maggiormente questo gioco è meglio non farlo, al massimo potete affidarvi alla memoria per contare i dischetti man mano che li toglierete e inserirete nel sacchetto.

Ma non si tratta solo di denaro e pesci nel sacchetto, dato che i mesi successivi aggiungeranno altre sfide, come mercati articolati sulle opzioni che si dovranno soddisfare per vendere il prodotto e come le condizioni sul numero di miglioramenti e barche necessari per vincere. Inoltre, la variabilità sarà data anche dai miglioramenti che sarà possibile acquistare, cosa che renderà differente anche rigiocare lo stesso mese; e poi c’è sempre il livello difficile da tentare di conseguire, per questo conviene usare un foglio per segnarsi i vari traguardi raggiunti (e tentare magari di migliorarli).

Per aumentare la difficoltà l’autore ha presentato anche delle regole su BGG, ovvero:

– all’inizio si paga il costo della barca scelta nella preparazione,

– quando si pesca, una barca se può deve prendere a bordo almeno un pesce (non può prendere solo dischetti acqua),

– quando si vende al mercato, si mettono tutti i dischetti sulla plancia (a differenza delle regole standard, dove se ne mette solo uno e gli altri tornano in riserva),

– se su una barca si prendono a bordo dei dischetti acqua, bisogna pagare 1 moneta,

Riassumendo, abbiamo ottimi materiali, una meccanica molto semplice: si pesca, si posiziona (suddividendo per le barche tra pescato e non), si usa il pescato per ottenere denaro e miglioramenti, e si procede con il prossimo turno. Il fatto che ci sia un numero di turni prefissato (tra sette e dieci) fa sì che una partita non si prolunghi mai eccessivamente (si rimane ampiamente sotto l’ora di tempo), poi l’ingombro di spazio è relativo, una partita si prepara in fretta, e altrettanto in fretta si ripone. Difetti? Praticamente nessuno, a parte il fatto che si tratta di un solitario puro (senza regole opzionali per più giocatori) e che c’è chiaramente un elemento casuale nella pesca dei dischetti, ma del resto, che gioco di pesca sarebbe, senza?

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