Una famiglia normale – Anna Maria Lella
3 min readIl terribile racconto di una strage familiare nel nuovo libro di Anna Maria Lella
Casa editrice: PAB Editore
Collana: La banda Bassotti
Genere: Narrativa/Crime
Pagine: 250
Prezzo: 16,00 €
Per la scrittura del suo romanzo “Una famiglia normale” Anna Maria Lella si è ispirata a un tragico fatto di cronaca nera risalente al 2001. La trama del libro, che si fa notare subito per la sua intensa introspezione psicologica, si svela attraverso la voce diretta della protagonista Elisa. Anna Maria Lella ci conduce in un viaggio tra presente e passato, alternando l’Elisa adolescente dei primi anni Duemila con una Elisa trentasettenne che si confronta con le conseguenze di un crimine atroce, commesso ventuno anni prima. È un racconto di una persona che non cerca il perdono ma aspira a una comprensione più profonda di sé stessa e del proprio operato. Il desiderio di spiegare le sue ragioni è evidente e il lettore è trascinato in un labirinto di emozioni e tormenti interiori. La narrazione in prima persona offre un accesso esclusivo ai pensieri e alle paure di Elisa. La sincerità con cui racconta la sua storia è brutale: descrive senza fronzoli i suoi mesi precedenti al crimine, le presenze inquietanti che l’hanno circondata e l’amico segreto Peter, figura chiave nella sua discesa verso l’oscurità. “I miei genitori e mio fratello non sapevano del mio amico Peter e neppure della mia capacità di captare i pensieri nei lampi che di tanto in tanto mi illuminavano. Succedeva raramente ma sempre all’improvviso, quando non me lo aspettavo. Peter mi disse che ero speciale perché vedevo lui e perché potevo entrare nella mente della gente. Per me questo non era un bene. Avevo paura che la follia esplodesse così, senza preavviso” scrive l’autrice dando voce al personaggio di Elisa. Il romanzo di Anna Maria Lella invita a riflettere su una domanda scomoda e complessa: è possibile redimere un’anima appesantita da un crimine? L’autrice non offre risposte scontate ma piuttosto riflessioni che possono lasciare disorientati. La ripetizione dell’espressione “einmal ist keinmal” diventa quasi una formula che risuona nel corso delle pagine del libro sottolineando la necessità di rivivere e raccontare ogni momento, di fare i conti con la propria esistenza, di dare significato a eventi che sembrano altrimenti incomprensibili. La scrittura di Anna Maria Lella è capace di trasmettere la complessità dell’animo umano rendendo Elisa una figura che, pur nel suo orrore, non può lasciare indifferenti. L’autrice riesce infatti a mettere in luce come la banalità e la normalità possono nascondere livelli inaspettati di violenza. Le sue descrizioni e il suo stile permettono al lettore di entrare nell’intimità dei personaggi, di esplorare le loro motivazioni e, in ultima analisi, di confrontarsi con loro.
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