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Come il lupo – Eraldo Baldini

4 min read

Edizioni Einaudi

Narrativa

Pagg. 235

ISBN 9788806175337

Prezzo Euro 14,50

Il mistero della Valchiusa

In parte fiaba, in parte romanzo gotico, Come il lupo è uno di quei libri che spiazzano il lettore, ma che anche lo interessano, perché ci sono tutti gli elementi indispensabili allo scopo: una valle, la Valchiusa, isolata, se non proprio fuori dal mondo però ai suoi confini estremi, una bimba malata, ma che ha il dono della preveggenza, una donna che ricorda lo stregone del villaggio unico tenutario di una medicina antica, i lupi che popolano i boschi dell’Appennino, un maresciallo della forestale che cerca di vederci chiaro in un mistero che lo tocca direttamente, il periodo storico, gli anni ‘50, in cui l’Italia ancora non si è ripresa dalle ferite della guerra, ma che sembra incamminata verso un’epoca di benessere e di grandi stravolgimenti.

Il personaggio principale è Nazario, maresciallo della Forestale, ex partigiano a cui sembra che gli crolli addosso il mondo con quel governo Scelba dalla parte dei padroni, con la moglie uccisa in una manifestazione di piazza e che gli ha lasciato una bimba diversa dalle altre, che ha un male che spaventa, l’epilessia; nei boschi ritrova se stesso, in cerca di lupi e in particolare di una femmina, Veruska, un animale sfuggente che quando sembra di poterle arrivare vicino per fotografarla scompare nel fitto della vegetazione e che gli ricorda tanto una giovane partigiana dell’est silenziosa, ma piena di ardimento nei combattimenti, sparita improvvisamente dopo che lui aveva cercato un contatto meno da compagni di lotta. Veruska donna e Veruska lupa rappresentano l’innato desiderio di libertà, quella libertà per la quale entrambe combattono e sono disposte anche a morire. E forse anche Nazario è a suo modo un lupo, solo che ancora non lo sa, perché gli manca la fiducia in se stesso. La Valchiusa è abitata da diverse famiglie, che vivono producendo un vino di grande qualità, unico al mondo, ottenuto da acini di uva rosata, attraversati da venature color rosso sangue che sembrano capillari sanguigni. Il prodotto, che ha la freschezza del bianco e la corposità del rosso ed è venduto a caro prezzo ad autentici estimatori, ha un nome strano, San Guilatrone, ma non ha niente a che fare con un santo, perché deriva dal latino sanguis latronum, cioè sangue dei ladroni; c’è infatti una leggenda che corre in quella valle secondo la quale alcuni secoli prima quattro briganti vi erano arrivati per rubare e violare le donne, ma gli abitanti li avevano fatti prigionieri, adibendoli al lavoro della macina del mulino al posto degli asini che erano morti; dopo alcuni anni, i ladroni, stremati e persa ogni speranza di ottenere la libertà, avevano chiesto di essere uccisi ed erano stati accontentati. Una leggenda, o forse no, perché qualcosa di vero ci deve essere, se dopo un violento terremoto una crepa in prossimità dei vitigni riporta alla luce uno scheletro, di cui si accorge, grazie al suo cane al seguito, proprio il maresciallo. Mi fermo, non vado oltre, perché la vicenda narrata merita di essere letta, evidenziando solo che è particolarmente avvincente.

Eraldo Baldini (Russi, 21 dicembre 1952)

Scrittore noir, si specializza in Antropologia culturale ed Etnografia, nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale. Inizia a scrivere saggi in questo settore e approda alla narrativa negli anni ’90. Nel 1991 vince il Myfest di Cattolica con il racconto Re carnevale. Scrive una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: L’estate strana (edizioni EL, 1997) e Le porte del tempo (Disney Avventura, 2001).
La notorietà arriva con il romanzo Mal’aria (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio “Fregene”. Tra i suoi libri ricordiamo Come il lupo (Einaudi, 2006) con cui ha vinto il premio “Predazzo” 2006; Melma (Edizioni Ambiente, 2007), Quell’estate di sangue e di luna (Einaudi 2008), L´uomo nero e la bicicletta blu (Einaudi 2011), Gotico rurale (Einaudi 2012), Nevicava sangue (Einaudi 2013), Stirpe selvaggio (Einaudi 2016), La palude dei fuochi erranti (Rizzoli 2019). Per Fernandel nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti umoristici Fra l’Adriatico e il West.

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