Hens
5 min readgioco per 1-4 persone
Autore: Giampaolo Razzino
Editore: Little Rocket Games (www.littlerocketgames.com)
Dato che si possono inventare giochi su qualunque argomento, perché non sull’allevamento di galline? In questo “Hens” (“galline”, per l’appunto) i giocatori sono chiamati a vestire i panni dei pollicoltori, e quindi a cercare di far convivere pacificamente dodici galline (e un gallo) nella propria aia. Sotto questi panni (o meglio, sotto queste piume) c’è un astratto gioco di piazzamento carte in un area personale, dove seguendo alcune semplici regole bisogna cercare di risolvere un “puzzle” massimizzando i propri punti; si tratta di un gioco competitivo, ma dove non c’è confronto diretto tra i giocatori (al massimo si va a pescare dalle loro pile degli scarti, e si può influenzare il loro gioco decidendo quale carta scartare nella propria) che può essere giocato anche in solitario.
Questo gioco è stato inizialmente prodotto attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, che ha raccolto quasi €18.500 da parte di 827 sostenitori, dopodiché è stato possibile acquistarlo anche attraverso i normali canali di vendita. Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato…
La scatola è molto compatta (la classica scatola per due mazzi di carte) e contiene:
-un mazzo di carte per le galline, uno per i punteggi, e carte riassuntive,
-quattro pedine di legno a forma di gallo,
-un blocchetto segnapunti,
-due regolamenti (in italiano e inglese)
Le carte sono ben illustrate (e le diverse varietà di galline costituiscono un insieme davvero variopinto) e robuste (con una leggera telatura) ma conviene imbustarle perché verranno maneggiate continuamente (almeno le carte galline, mentre le carte per i punteggi possono essere usate così come sono). Non ci sono scritte in lingua né sulle carte gallina né sulle carte punteggio (solo simboli e numeri) ma dato che c’è una versione in italiano conviene giocare con questa.
La preparazione è molto rapida, si sceglie un certo numero di carte gallina (in base al numero dei giocatori), si mischia il mazzo e si distribuiscono quattro carte a testa, ogni giocatore riceve un segnalino gallo, si pesca (o si sceglie) una carta punteggio; infine si decide il primo giocatore e si può iniziare.
Nel proprio turno ogni giocatore deve eseguire tre azioni (in quest’ordine):
-pescare due carte (dal mazzo e/o dalle pile degli scarti degli altri giocatori), e aggiungerle alla propria mano,
-giocare una carta nella propria aia (l’area davanti a sé),
-scartare una carta dalla mano nella propria pila degli scarti.
Le carte nella propria aia vanno giocate ognuna adiacente (non in diagonale) alle altre, all’interno di un’area 4×3 o 3×4, seguendo queste regole per quanto riguarda le galline adiacenti (in orizzontale o verticale) già presenti:
-se le galline sono della stessa razza, possono avere qualunque valore,
-se le galline sono di razze differenti, si può piazzare solo se la differenza dei valori è zero o uno (in più o in meno).
Se non si riesce (o non si vuole) fare un piazzamento regolare, si dovrà piazzare una carta coperta.
Una volta che ogni giocatore ha piazzato sei galline (quindi a metà partita) i giocatori piazzeranno contemporaneamente il proprio segnalino gallo su una delle galline del proprio pollaio, dopodiché si continuerà a giocare.
La partita termina quando tutti avranno completato il pollaio piazzando la dodicesima carta, e si calcolerà il punteggio sommando:
-il punteggio dato dalle uova del gruppo più grande di galline della stessa razza adiacenti,
-il punteggio dato dalle uova del gruppo di galline della stessa razza adiacenti, che contengono il segnalino del gallo; questo punteggio si calcola solo se questo gruppo non è già stato conteggiato al punto precedente (quindi bisogna cercare di piazzare il gallo non nel gruppo che sarà il più grande a fine partita),
-un punto per ogni medaglia presente nell’aia,
-un punto negativo per ogni carta coperta,
-i punti dati dalla parte superiore della carta punteggio,
-i punti dati dalla parte inferiore della carta punteggio.
Chi ha il totale più alto vince la partita, in caso di parità si guarda in successione:
-il gruppo di galline continuo più grande,
-il secondo gruppo di galline contiguo più grande,
-il maggior numero di medaglie.
E infine assegnando un pareggio in caso di ulteriore parità.
Le regole per il gioco in solitario sono abbastanza simili, si usa metà mazzo e si prepara la partita come al solito, nel proprio turno il giocatore pesca una carta e decide se tenerla o scartarla, dopodiché ne pesca una seconda e fa l’opposto di quanto fatto con la prima (notare che non si può pescare dai propri scarti), infine piazza una gallina nella propria aia. Il resto della partita procede secondo le regole, e alla fine si calcola il punteggio e lo si confronta con quelli riportati su una tabellina (e in ogni caso si può sempre cercare di battere il proprio record).
Il gioco è semplice da imparare, rapido da giocare (una partita dura al massimo venti minuti) ma ogni scelta va ben ponderata, infatti bisogna cercare di organizzare al meglio la propria aia ragionando sia sulle carte presenti (anche nella propria mano) che quelle che si trovano nelle aie degli altri giocatori (e nelle loro pile degli scarti); conoscendo la distribuzione delle carte si può cercare di strutturare il nostro gioco (e la nostra aia) in modo tale da avere la possibilità più alta possibile di completarla senza dover mettere carte coperte (oltre al punto negativo, su un’area così piccola, ogni carta coperta diminuisce molto le possibilità di un punteggio elevato), avendo anche la possibilità (fino ad un certo momento) di decidere quale sarà la forma dell’aia stessa. Anche la regola del gallo fa sì che sia da preferire una attenta pianificazione fin dai primi turni, dato che una condizione di vittoria implicita è quella di riuscire ad ottenere punti per le uova da due gruppi di galline, non solo da uno.
Il gioco è compatto da trasportare (ma dovete considerare un’area di dodici carte per ogni giocatore come spazio necessario per una partita) e contenuto nel prezzo; è adatto a qualunque tipo di giocatore, le illustrazioni sono accattivanti, e la presenza di dieci carte punteggio danno una buona rigiocabilità (anche se non avrebbe guastato qualche carta in più). Difetti? Si tratta di un gioco astratto, al posto delle galline ci sarebbe potuto essere qualunque cosa, ma almeno la scelta di questa ambientazione ha permesso di usare immagini originali.
In sintesi, si tratta un buon filler che permette di passare una ventina di minuti a ragionare su numeri, distribuzioni e probabilità, e se la fortuna non ci farà pescare la carta giusta e ci romperà le uova nel paniere, faremo sicuramente in tempo a fare un’altra partita.