gioco per 1-5 persone
Autori: Nathan I. Hajek, Grace Holdinghaus
Editore: Asmodee (www.asmodee.it)
In realtà il titolo completo di questo gioco è “Il Signore degli Anelli – Viaggi nella Terra di Mezzo”, ma in ogni caso non ci sono dubbi sulla sua ambientazione, e nemmeno sul fatto che Fantasy Flight Games (l’editore originale) sa come sfruttare a fondo i diritti sulle licenze (immagino pagati profumatamente); del resto con la nuova serie in streaming in arrivo, quale migliore occasione per ritornare, dopo le due trilogie cinematografiche, nella Terra di Mezzo? In questo gioco collaborativo i giocatori sono chiamati a vestire i panni degli eroi e affrontare la minaccia delle forze dell’oscurità, che come novità di questa edizione si sono incarnate e vengono gestite da un’app, disponibile per praticamente tutte le piattaforme: PC, Mac, Android e iOS, sistema già visto nella seconda edizione de “Le Case della Follia”. Tra parentesi, tra i sei eroi troviamo quattro vecchie conoscenze: Bilbo, Aragorn, Legolas, e Gimli, con buona pace della continuità (del resto, se possiamo pensare alle dimensioni parallele nel nostro mondo, perché non dovrebbero esserci anche in questo?); a parte questo aspetto, personaggi, nemici ed eventi che incontreremo nelle avventure che costituiscono la prima campagna sono abbastanza canonici e in linea con quanto si è visto nello Hobbit (almeno nella prima parte), infatti tutte le avventure si svolgono nell’Eriador (la regione della quale fa parte La Contea), e porteranno i giocatori (o il giocatore, dato che può essere giocato anche in solitario, controllando due eroi) a combattere contro orchi, goblin, banditi, lupi, troll, e spiriti dei tumuli. Ma vediamo nel dettaglio il gioco…
La scatola è di dimensioni standard (nel formato grande per Asmodee, uguale a quella di “Assalto Imperiale”), e contiene:
– tessere di forma variabile, per gli esterni,
– due plance quadrate, per gli interni,
– miniature di plastica,
– vari mazzi di carte,
– vari segnalini di cartoncino,
– il regolamento e la guida di riferimento.
I materiali sono buoni, le tessere e le plance sono robuste, e il tutto è ben illustrato: ormai i grafici di Fantasy Flight Games dovrebbero aver acquisito una certa esperienza con l’ambientazione, vista la quantità di giochi pubblicata. Le miniature sono ben dettagliate, ma la varietà non raggiunge i livelli visti in Assalto Imperiale (e l’equivalente dell’AT-ST, ovvero il Troll, non è così imponente). Vista la quantità di testo presente, conviene sicuramente giocare con l’edizione italiana, per poter apprezzare al meglio l’ambientazione e ritrovare tutti termini già visti nei libri e nei film. Conviene imbustare le carte abilità, dato che verranno mischiate e rimischiate continuamente, così come le carte danni e paure, mentre gli oggetti e tutte le altre carte si possono usare così come sono, dato che verranno manipolate più raramente. Notare che è già stata pubblicata una prima espansione, “Nemici dell’Eriador”, ma si tratta di componenti opzionali lasciati fuori dalla scatola base per contenere i costi: è infatti composto da poche carte (oggetti e titoli, ovvero un bonus che possono ottenere i personaggi) e tre miniature che rappresentano nemici particolari che si incontreranno nella prima campagna (in mancanza delle miniature, si utilizzeranno per quei nemici delle miniature generiche).
A differenza de Le Case della Follia, le varie avventure sono collegate in una campagna, e infatti l’unica scelta possibile la prima volta che si utilizza l’app è quella di iniziare una nuova campagna: questo è importante, dato che il gruppo di personaggi che si sceglie non potrà essere modificato tra un’avventura e l’altra e quindi anche i giocatori dovranno essere più o meno gli stessi. Nell’app ci sono attualmente due campagne: “Le Ossa di Arnor”, che è gratuita, e “Caccia alla Corona di Brace”, a pagamento, entrambe composte da un numero discreto di avventure (ben quattordici, per quanto riguarda Le Ossa di Arnor); e per aumentare la longevità, è possibile giocare a due livelli di difficoltà: standard e difficile.
Per preparare la prima avventura, bisogna scegliere i personaggi tra i sei a disposizione, e per ognuno decidere quale sarà la sua classe (in questo gioco chiamato “ruolo”), classe che potrà anche essere cambiata in un’avventura successiva (ma non ci potranno essere due personaggi con la stessa classe/ruolo), in tal senso non ci sono limitazioni, Bilbo potrà essere il capitano, e Aragorn lo scassinatore.
Ogni giocatore riceve la miniatura e la scheda del suo personaggio, assieme alle carte abilità relative (sei di base, cinque del personaggio, tre del ruolo, e una debolezza, che è una carta negativa), e alle carte oggetto che rappresentano la sua dotazione tra armi, armature, e accessori (l’app vi dirà quali sono), una delle carte ruolo andrà piazzata a faccia in su di fianco alla scheda (la sua abilità è pronta per essere utilizzata), le altre andranno mischiate in un mazzetto. Poi bisogna preparare i mazzi di carte per i danni, le paure, le debolezze, e le condizioni, e preparare la plancia come indicato dall’app, ovvero vi dirà quali tessere piazzare inizialmente, dove collocare le miniature, e se ci sono segnalini esplorazione o ricerca.
Ogni round è suddiviso in tre fasi: Azione, Ombra, e Riorganizzazione. Nella fase Azione i giocatori eseguono a turno le due azioni a disposizione (l’ordine del turno è decido dai giocatori). Le azioni che si possono eseguire sono:
– Movimento: un personaggio si può muovere di due zone, se arriva in una tessera che contiene un segnalino esplorazione lo può prendere (piazzandolo sulla propria scheda girato diventa un segnalino ispirazione) e lo comunica all’app, che dirà quali sono gli effetti (come la descrizione di cosa si vede e il piazzamento di segnalini ricerca, minaccia, o personaggio, o miniature nemiche).
– Interazione: un personaggio che si trova su un segnalino ricerca, personaggio, o minaccia può interagire con esso, l’app comunicherà quali sono gli effetti ed eventualmente le prove da affrontare.
– Combattimento: un personaggio che si trova in una zona con dei nemici potrà attaccarli, sempre utilizzando l’app.
Le prove si svolgono in questo modo: l’app indica qual è la caratteristica da utilizzare (tra Forza, Saggezza, Agilità, Spirito, e Ingegno), il giocatore estrarrà dal suo mazzo abilità tante carte qual è il valore della sua caratteristica, e conterà quante icone Successo sono presenti (le icone Fato possono essere trasformate in successi spendendo segnalini ispirazione), comunicandolo all’app (in certi casi ci sarà un numero minimo di successi da ottenere, in altri si dovrà dire quanti successi si sono ottenuti), che dirà ai giocatori qual è stato l’esito.
Il combattimento si svolge in modo analogo: l’arma utilizzata determina qual è la caratteristica, si pescano tante carte abilità quant’è la caratteristica, ogni successo può essere convertiti in un certo numero di colpi, indicati sulla carta dell’arma. Il giocatore comunica all’app quanti sono i colpi inflitti (e gli effetti particolari dell’arma, come lo stordimento) e l’app indica se sono sufficienti a uccidere il nemico, dopodiché se non si sono eliminati tutti, ci sarà un attacco che il giocatore subirà pescando un certo numero di carte danno e paura (se sono a faccia in su si dovrà applicare anche l’effetto descritto); l’app comunicherà anche qual è la caratteristica da utilizzare per evitarli (anche qui il numero di successi ottenuti li farà diminuire).
Quando tutti i giocatori hanno eseguito il proprio turno, lo si comunica all’app che provvederà a svolgere la fase dell’Ombra, nella quale i nemici si muoveranno verso i personaggi e li attaccheranno (l’app determinerà movimenti, danni e paure inflitte). Dopodiché l’app aumenterà il valore di minaccia (in base al numero dei personaggi, e dei segnalini minaccia ed esplorazione presenti): un indicatore su una scala nella parte alta dello schermo, che determina quanto tempo rimane prima della fine dell’avventura (sotto la scala è sempre riportato qual è l’obiettivo corrente); in più, sempre lungo la scala, ci sono intervalli superati i quali avvengono determinati eventi, stabiliti dall’avventura che si sta giocando.
Infine, nella fase Riorganizzazione i giocatori mischiano insieme abilità e scarti (il mazzetto va rimischiato anche quando si esaurisce), pescano tante carte quante indicate dall’app, e ne scelgono una da piazzare a faccia in su vicino alla scheda (l’abilità indicata potrà essere utilizzata in seguito), fino ad un massimo di quattro; le rimanenti potranno essere piazzate in cima o in fondo al mazzetto, a discrezione del giocatore. Dopodiché si può iniziare il round successivo.
Se i giocatori riescono a completare tutti gli obiettivi prima che l’indicatore sulla scala della minaccia arrivi alla fine, vincono l’avventura, in caso contrario si potrà continuare in ogni caso la campagna, ma la sconfitta renderà le avventure successive più difficili.
Se un giocatore raggiunge il numero di danni o di paure indicato sulla sua scheda, dovrà comunicarlo all’app, che indicherà al giocatore un test da fare su una caratteristica (l’ultimo sforzo), se il test viene superato potrà continuare a giocare (e potrà scartare tutti i danni o le paure a faccia in giù), in caso contrario il personaggio è stato sconfitto: se l’avventura non viene completata nel round in corso la partita è persa (il personaggio potrà comunque tornare in gioco nell’avventura successiva).
Completata in un modo o nell’altro la prima avventura, si può proseguire con quelle successive, con i personaggi che possono conservare gli oggetti ricevuti completando determinate imprese (mentre danni e paure vengono rimosse), così come carte titolo speciali (che potranno essere utilizzate una volta in ogni avventura), in più i giocatori ricevono punti esperienza e punti saggezza (l’app tiene conto di entrambi), i primi potranno essere spesi per ricevere carte ruolo più potenti, mentre i secondi permettono di migliorare l’equipaggiamento, scambiando gli oggetti base (di primo livello) con oggetti di secondo o terzo, anch’essi più potenti. Un aspetto interessante è che i personaggi possono cambiare ruolo, ma conservano comunque le carte ruolo ricevute, potendo creare interessanti combinazioni di poteri (quindi Aragorn oltre a scassinatore può diventare cantore).
Avventura dopo avventura, si arriva all’epilogo, il cui esito decreta la vittoria o la sconfitta nella campagna: in entrambi i casi non c’è appello, la campagna è conclusa e l’unico modo per continuare a giocare è iniziare da capo (oppure giocarne un’altra). In realtà si può riprendere l’ultimo salvataggio (l’app salva continuamente la situazione), ma lo stato non cambia di molto (e nel caso dell’app su PC, il salvataggio è in cloud, quindi non ha importanza su quale macchina stiate giocando). Notare che la campagna può anche terminare prima dell’epilogo, perdere determinate avventure significa la sconfitta prematura (l’app comunque segnala questa situazione prima di iniziare l’avventura: come si dice, giocatori avvisati…). Rigiocare la stessa campagna significa rivedere gli stessi avvenimenti (magari qualche aspetto secondario può cambiare, ma la struttura rimane la stessa) per cui se si è intenzionati a rigiocarla conviene magari cambiare i personaggi (e se si è vinto, si può provare al livello difficile).
Alla prova del tavolo, questo gioco si rivela abbastanza semplice da giocare, ma sufficientemente articolato grazie all’app, che solleva i giocatori dal dover gestire alcuni aspetti (principalmente legati ai nemici, come il numero delle ferite ricevute o la gestione delle abilità in combattimento), e soprattutto permette una notevole flessibilità nell’aspetto narrativo: se la prima campagna è abbastanza lineare, la seconda mostra le possibilità date dall’app di poter influenzare profondamente lo svolgimento in base alle azioni dei giocatori (e questo rende molto più soddisfacente rigiocare la seconda campagna).
Parlando delle meccaniche, dato che le varie prove si svolgono semplicemente scoprendo delle carte e conteggiando i successi, l’impegno dei giocatori in questo ambito deve semplicemente essere rivolto nel cercare modi per ottenere segnalini ispirazione. Le possibilità di scelta a fine turno sono maggiori, dato che i giocatori dovranno decidere quale abilità preparare (e quindi potranno decidere se prepararsi per il combattimento, recuperare le forze, o concentrarsi sulle abilità necessarie per portare a termine determinati compiti); notare che è importante anche decidere dove piazzare gli scarti, dato che un successo sul mazzo può determinare la buona riuscita della prova successiva.
Difetti? La semplicità delle meccaniche può essere vista come un punto a sfavore, dai giocatori che cerchino più di spessore nelle possibilità di azione dei personaggi (ad esempio la dotazione iniziale di ogni giocatore migliorerà durante la campagna, ma non cambierà nella sostanza), e la prima campagna non brilla per originalità (a parte un’avventura dal sapore investigativo, nelle altre tutta l’azione si può ridurre all’esplorazione della mappa e alla rimozione dei nemici), considerato anche che perdere più di un’avventura rischia di condurre su una china che difficilmente si potrà raddrizzare, rendendo frustranti le avventure successive. E il fatto che la seconda campagna sia a pagamento non è certamente un punto a favore, soprattutto considerando il costo non indifferente della scatola base.
In ogni caso le potenzialità di un sistema simile sono molte, pensando alla flessibilità che può avere un’app nel proporre situazioni molto più varie di un sistema completamente “fisico” (e magari che deve impegnare un giocatore nel ruolo di “cattivo”), rigido e variabile solo attraverso l’acquisto di espansioni. Sotto questo aspetto, sicuramente alla casa editrice staranno pensando alle prossime espansioni (ci sono tanti luoghi della Terra di Mezzo in cui viaggiare ed avere avventure), ma spero che mettano a disposizione dei giocatori altre campagne giocabili anche da chi ha deciso di fermarsi alla scatola base, per non far diventare questa innovazione un mero sistema per snellire i portafogli (questa volta ancora più efficiente, dato che può farlo in modo telematico).