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Confessioni di un alcolista – Francesca Mazzucato

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Giraldi Editore (Bologna, 2007/2009/2014)
pag. 196, euro 14.00
 
“Va giù subito, è indolore, completo, macabro. Ti annulla i pensieri. E’ come spingere stop. (…) ti fa sembrare una frangia della pop art quelle labbra troppo gonfie su una faccia troppo carica di mascara, (…) ti fa sentire nel centro del tuo mondo che impasti il tempo e lo allunghi a piacere, che delle labbra ne fai una collana da indossare a qualsiasi regina-puttana della notte, (…) quelle labbra te le fa guardare zuppo di una pace crudele che ti pervade”. Spesso ho letto d’eccessi, anzi letto, sentito, ascoltato degli strumenti stessi dell’eccesso. Ma questa descrizione dell’eccesso “bere”, perché gli omissis questo verbo adesso nascondevano, sono la migliore descrizione mai trovata; e sono righe estratte da uno dei dieci capitoli che compongono il libro di devastazione “Confessioni di un alcolista”, della scrittrice Francesca Mazzucato: pubblicato per la prima volta nel 2007, infatti, in alcuni momenti ricorda la stessa capacità d’immedesimazione e quindi di racconto prese dal più recente, magnifico, romanzo “Devozione”, dell’allora quasi esordiente autrice (aveva scritto solamente dei racconti in precedenza e alcuni saggi), Antonella Lattanzi: tra l’altro talento in un certo senso ‘scoperto’ proprio da Mazzucato – innanzitutto in qualità d’autrice di recensioni perfette -. Se Lattanzi aveva dovuto entrare nei Sert per capire fino in fondo la vita dei tossicodipendenti, Francesca Mazzucato questa volta ha dovuto vivere, “infiltrandosi”, diverse riunioni di “Alcolisti Anonimi e altri gruppi” al fine di trovare una verità assoluta in grado di darle elementi pieni, duri, sinceri e insomma reali del suo romanzo sulle possibili perdizioni. Ché quest’opera, appunto, parla d’un uomo ‘normale’, perfino benestante e realizzato, almeno professionalmente si capisce, il quale da un momento all’altro è ipnotizzato quindi annientato dall’alcol. E che, diventato alcolista insomma, si trova davanti agli out out dell’amata e della sua famiglia e perfino a lavoro. In un ingorgo. Dalle pagine, però, sentiamo tutto il desiderio. Infatti le confessioni del protagonista del romanzo, ovviamente rese dall’autrice tutte in prima persona, prima di tutto ci spiegano lo strumento dell’eccesso, fino ai suoi effetti. Fino a farci capire il motivo della Scelta. Senti prima di tutto il tremolio delle sue gambe. E innanzitutto senti le mani del protagonista che tremano. Ma se ascolti davvero bene, trovi nel romanzo quella Voce che l’aveva innamorato.

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