Vincitore Della Categoria Grafica Grandi
Cominciamo con il ringraziarti per aver partecipato al concorso e ti facciamo i complimenti per aver vinto nella tua categoria.
Grazie.
Puoi presentarti dicendo chi sei, quanti anni hai e cosa fai nella vita?
Mi chiamo Davide, sono di Ferrara e ho 29 anni. Come lavoro faccio decorazione di interni e realizzo scenografie per i villaggi turistici.
Professione curiosa quella di realizzare scenografie per i villaggi turistici, vorrà dire che sei spesso in giro per l’Italia.
In effetti mi capita spesso di viaggiare per i villaggi turistici in Italia e anche all’estero.
Questa tua attitudine artistica deriva da una formazione scolastica…oppure?
A dire il vero sono autodidatta, ma è dall’89 che disegno e dipingo.
In che modo sei venuto a conoscenza di Holden?
Sono iscritto all’associazione Giovani Artisti di Ferrara che tiene informati tutti gli iscritti sui vari concorsi che ci sono in giro per l’Italia.
E’ la prima volta che partecipi ad un concorso artistico?
E’ la terza o quarta volta che partecipo ad un concorso. Ho vinto alla fine del 1999 il primo premio del 12° concorso indetto dall’associazione Centro Artistico di Ferrara per il quale ho realizzato su tela un paesaggio d’autunno.
Sempre alla fine del ’99 ho tenuto una personale grazie ai locali che mette a disposizione la stazione ferroviaria di Ferrara.
Cosa ti spinge a partecipare ad un concorso?
Di solito guardo chi l’organizza e soprattutto se il tema m’interessa. Inoltre in questa occasione mi interessava l’idea dell’ipertesto con le opere.
Tenendo conto della grande libertà del tema hai avuto difficoltà a trovare un soggetto che ti sembrasse interessante? Nelle manifestazioni precedenti il tema era più rigido. Pensi che sia meglio o peggio avere più libertà d’azione e perché?
Secondo me, lo spunto che forniva il tema che avete scelto, era più che sufficiente per una manifestazione di questo tipo. Temi troppo mirati possono portare a ottimi frutti, ma hanno anche dei grossi limiti, perché possono generare luoghi comuni e c’è il rischio di avere una valanga di opere uguali.
Puoi raccontarci, se ce ne sono, dei retroscena sulla scelta del soggetto e sulla realizzazione dell’opera intera?
L’opera che ho presentato l’avevo già pronta, ho scelto tra le cose che avevo già realizzato quella che si adattava meglio al tema del concorso anche se molte mie opere potevano andare bene perché è un tema che sento molto.
Come hai realizzato la tua opera? L’hai elaborata con il computer?
E’ un acrilico su tela realizzato con aerografo e pennello. Non ho fatto nessun tipo di elaborazione al computer, l’ho solo acquisita con lo scanner per inviarla alla redazione del concorso.
Cosa ne pensi del premio (per tutti) della presenza su 8000 CD Rom che verranno distribuiti in tutta Italia?
E’ sicuramente un’ottima cosa. Rispecchia sicuramente il desiderio di tanti di farsi conoscere attraverso le proprie opere.
Hai potuto partecipare alla premiazione?
Ero stato avvertito ed invitato ma non sono potuto venire. Qualche giorno dopo comunque mi hanno comunicato che avevo vinto.
Che cosa ti è sembrato difettoso o carente nell’organizzazione del concorso?
A dire il vero di tutti i concorsi o manifestazioni che ho visto siete stati proprio i migliori. Mi sono trovato molto bene e sono stato seguito passo a passo.
Avevi mai sentito parlare di KULT Underground? Cosa ne pensi delle pubblicazioni amatoriali?
Non ne avevo mai sentito parlare ritengo però che sia un’iniziativa interessante.
Pensi che parteciperesti ad una prossima manifestazione legata ad Holden? Che tema ti piacerebbe avesse questa prossima manifestazione?
Penso proprio di sì visti i risultati, anche se andrei un po’ allo sbaraglio come questa volta, senza mirare a tutti i costi alla vittoria. Come tema proporrei qualcosa del tipo "La ricerca essenziale in questo mondo", un tema complesso, interiore, un modo per lanciare il proprio messaggio assoluto, per tirare fuori il proprio credo naturale.
Siamo giunti alla fine dell’intervista, ti ringrazio per la disponibilità e ti saluto.
Grazie a voi, ciao.
Intervista a Davide Moretti
Fabrizio Guicciardi