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Intervista a Walter Martinelli

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Intervista a Walter Martinelli

Continuando a curiosare tra le persone che hanno collaborato alla realizzazione del Net Garage, sentiamo quali sono state le impressioni, le motivazioni e le idee di Walter Martinelli, responsabile delle Biblioteche decentrate del Comune di Modena.

Come e’ nata l’idea di creare uno spazio per i giovani, come il Net Garage?
Da una serie di coincidenze non del tutto fortuite. Da una parte la disponibilità dello spazio, dall’altra, decisiva, la volontà della Circoscrizione di lavorare-intervenire nell’ambito "giovanile", destinando risorse umane, progettuali e finanziarie ad un progetto permenente e con grandi potenzialità come l’apertura di unservizio, di uno spazio dedicato appunto.

Quali sono gli obbiettivi che ti sei prefissato quando hai aderito al progetto e quali sono le speranze per il futuro del Net Garage?
Gli obiettivi sono quelli del Net garage: dare una opportunita di lavorare nei campi della comunicazione, della creatività e delle nuove tecnologie. Autoapprendimento, informazione, socializzazione, creatività penso siano le parole che descrivono obiettivi e speranze future del Net garage. Uno spazio aperto con sviluppi tutti da definire, rivolto principalmente ai giovani, ma non solo. Mi ricorda un po’ il progetto Holden, partito con limitazioni di età e decollato con l’apertura a tutti, fino a realizzare Zona Holden, ancora uno spazio, ma virtuale.

Quali sono state le difficolta’ maggiori durante il lavoro per la creazione dello spazio?
Quelle tecniche e logistiche, i muri, le macchine, la definizione della formula gestionale, la connessione… gli arredi. Cosa molto importante, non ci sono mai state vere difficoltà di progettazione o di condivisione del progetto, dei contenuti, degli obiettivi.

Se hai figli, per quale ragione NON li manderesti al Net Garage?
Non ho figli, ma se li avessi NON li manderei al Net garage nei giorni pari.

L’inaugurazione ha visto alcuni momenti particolari: innanzitutto c’era la presenza degli skaters e, quando hanno iniziato l’esibizione, la polizia e’ intervenuta non per fermarli o multarli, ma per garantire loro uno spazio maggiore. Poi la sala polivalente "e’ stata vittima" di un concerto rock, anziche’ di una formale conferenza. Sono stati eventi casuali oppure e’ la scelta di una nuova direzione?
Non sono stati eventi casuali, ma progettati con grande disponibilità e "coraggio" dal gruppo di lavoro (Circoscrizione, Politiche giovanili, Servizi sociali, Servizio biblioteche) con il decisivo contributo di Kult Underground. Anche la proposta di gestione a Kult NON è affatto casuale.

Walter, ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato.

Walter Martinelli
Thomas Serafini

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