KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Mamma Mia!

4 min read

Mamma Mia!
gioco per 2-5 persone
Autore: Uwe Rosenberg
Editore: Rio Grande Games (
www.riograndegames.com)

Qual è il piatto italiano più famoso e diffuso nel mondo? Sicuramente la pizza, e non poteva certo mancare un gioco che ne prendesse spunto. Mamma Mia! è un gioco di carte "made in Germany" che permette ad un massimo di cinque giocatori di indossare i panni del pizzaiolo e cercare di soddisfare le ordinazioni dei clienti affamati.
In un mazzo sono mischiati cinque diversi tipi di ingredienti, quelli ideali per una pizza come si deve (secondo i gusti del Tedesco medio): peperoni, funghi, olive, salame e ananas (!). Ogni giocatore ha un piccolo mazzo formato da otto carte ordinazione, ognuna rappresentante una pizza in cui sono indicati gli ingredienti che servono per farla. Seguendo le regole, il giocatore più affamato (!) gioca per primo.
All’inizio ogni giocatore pesca una ordinazione e sei ingredienti, poi può giocare, in una pila comune, un numero qualunque di ingredienti uguali, oppure una carta ordinazione. Alla fine della mano deve pescare, dal mazzo degli ingredienti o dal mazzo delle ordinazioni, un numero di carte tale per cui ne abbia di nuovo in mano sette. Ma qual’è il meccanismo con cui devono essere giocate le carte? Nel momento in cui il giocatore ritiene che siano stati giocati abbastanza ingredienti per completare una delle ordinazioni che ha in mano, allora gli conviene calare l’ordinazione, altrimenti dovrà calare uno o più ingredienti.
Però l’ordinazione non verrà controllata subito, ma si dovrà aspettare che si esaurisca il mazzo ingredienti. Solo allora il mazzo delle carte calate (in pratica il "forno") verrà rovesciato e un giocatore a caso inizierà a controllare se gli ingredienti sono sufficienti per le pizze che verranno via via scoperte (le carte ordinazione hanno il dorso del colore del giocatore, per poterle facilmente distinguere ed attribuire al legittimo proprietario).
Nel caso in cui una pizza abbia sufficienti ingredienti, allora il giocatore la pone davanti a sé scoperta, e varrà un punto per il conteggio finale. Se invece fino a quel momento non sono stati scoperti abbastanza ingredienti per completarla, e il giocatore a cui appartiene non riesce ad aggiungerli al volo prendendoli dalla sua mano, allora la pizza va rimessa in fondo al mazzo delle ordinazioni e gli ingredienti rimangono a disposizione delle ordinazioni che sono state fatte successivamente. Alla fine di tre "sfornate", chi è riuscito a servire più pizze viene dichiarato vincitore. In caso di pareggi (non infrequenti, dato che le pizze e quindi i punti che si possono fare sono soltanto otto), si considera vincitore chi è rimasto con più ingredienti in mano.
Cinque delle otto ordinazioni sono un semplice elenco di ingredienti che si devono includere nella pizza, poi ve ne sono tre "speciali": la pizza monotona, che ha, oltre all’ingrediente tipico del giocatore, sei ingredienti a scelta (il giocatore sceglie al momento del controllo qual è l’ingrediente jolly); la pizza minima, in cui l’ingrediente variabile è quello che ha il minor numero di ingredienti presenti nel "forno" nel momento in cui viene controllata (sicuramente la pizza più difficile da servire); e infine la pizza bombastica (praticamente una millegusti) che per essere servita deve contenere almeno quindici ingredienti, e, molto importante, utilizza anche tutti gli ingredienti che al momento si trovano a disposizione nel "forno", in pratica dopo aver servito con successo una bombastica, si riparte da zero con il conteggio degli ingredienti.
Vi sono giochi che per essere padroneggiati hanno bisogno di varie qualità: analisi, intuito, calcolo, anche fortuna… Mamma Mia! ha bisogno di un’unica qualità: la memoria. Chi riesce meglio degli altri a tenere sotto controllo la disponibilità di ogni ingrediente dopo ogni ordinazione andata a buon fine, allora riuscirà immancabilmente a vincere. Questo può e può non essere un punto debole di questo gioco, normalmente dopo un paio di pizze la memoria ha già segnato il passo e si prosegue giocando ad intuito; ed è probabilmente il metodo migliore per giocare a Mamma Mia! divertendosi, ma tenete presente che potete sempre incontrare il Pico della Mirandola del momento, e contro un giocatore di questo tipo non c’è intuito o fortuna che tenga.
Questo gioco è anche ottimo come "trappola" per i non giocatori (caratteristica che possiedono anche giochi come Bohnanza o Bang!), visto la simpatia del tema trattato e le regole, sostanzialmente semplici; considerando la breve durata di una partita (volendo lo si può giocare anche in meno di tre "smazzate") lo consiglio anche ai giocatori "seri", come riscaldamento nell’attesa che arrivi il quinto per "El Grande" o come esercizio defatigante per concludere una nottata ludica. Oppure da giocare al ristorante, quando state aspettando che arrivi la pizza, quella vera, senza ananas!

Andrea Nini

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti