Ed eccoci qui in mezzo a voi, in questo freddo e strano novembre. Un po’ in ritardo forse, ma felici per aver festeggiato degnamente un ulteriore passo nel nostro “processo evolutivo”.
Ma come è stato veramente il party?
Beh, due sono stati gli ospiti al terzo compleanno di KULT
Underground: dopo il successo ottenuto dagli artisti di Multimedia
Arte, presenti la scorsa edizione, quest’anno abbiamo infatti deciso di tentare il raddoppio. E grazie alla disponibilità e alla gentilezza di parecchie persone (che tra l’altro, con la rivista hanno a che fare solo marginalmente) tutti noi abbiamo potuto assistere ad uno spettacolo multiforme e corposo.
Gli Aifai, band musicale composta da giovanissimi, sono stati i primi a mostrare ai quasi centocinquanta partecipanti alla festa come iniziare a scaldarsi, in una serata all’insegna della musica, del dialogo e dello scambio di opinioni. Il gruppo, composto da sei musicisti, ha tenuto banco per quasi due ore, proponendo classici del rock e creando un atmosfera semplice ed efficace. Il loro compito, reso difficile dalla “pessima” acustica della sala e dal desiderio di tutti di accettare la musica come sottofondo, e non, come può capitare ad un concerto, come elemento conduttore della situazione, è stato svolto al meglio. E, nota particolare, una speciale attenzione è stata
rivolta loro quando, sul basso palco di legno, è salita Manuela, al posto del pur validissimo Simone Gatti. Splendida presenza in molti i sensi, questa giovane cantante ha fatto correre brividi lungo la schiena di tutti, stupendo non poco fin dalle prime note di una difficile Zombie dei Cranberries, interpretata in un modo incredibile.
Ringraziare questi ragazzi (che come tutti i collaboratori si sono prestati gratis all’evento compleanno) è un obbligo piacevolissimo, e ci dispiace se il loro ottimo lavoro non è stato valorizzato abbastanza all’interno della festa. Auguriamo loro ogni successo, e speriamo di poterli incontrare di nuovo, in occasioni anche differenti.
Il secondo, e a mio avviso spettacolare contributo alla serata è giunto da un suggestivo “manipolo” di personaggi, che ha proposto una seduta dal vivo di “Vampiri”, gioco di ruolo dalle splendide atmosfere dark, nel quale l’impatto narrativo è dominante su quello più matematico e tecnico. Questi ragazzi, per l’occasione in costume, hanno giocato in mezzo agli attoniti e dubbiosi spettatori, presentando, eseguendo e terminando quella che potrei tranquillamente definire una “rappresentazione teatrale multipla”, e portando in quella notte di Halloween un gelido vento di terrore, miscelato con simpatia e un’ironia intelligente ed unica.
Pochi hanno seguito la vicenda dall’inizio alla fine, ma nessuno non è rimasto coinvolto almeno un istante dagli “attori” che con sicurezza hanno portato avanti dialoghi surreali, combattimenti ed intrighi.
L’interesse per l’iniziativa è stata superiore alle aspettative, e, anche in questo caso, speriamo di potere fare presto il bis con questo gruppo, in iniziative magari ancora più mirate.
A metà della serata, quando nessuno veramente se lo aspettava, è scattata, come l’anno scorso, l’ora X… l’ora della premiazione di coloro che, nell’anno appena trascorso, hanno contribuito particolarmente al progredimento della nostra (vostra) rivista.
Due le categorie premiate, due i premiati per ogni categoria.
Nella prima, che riguardava le collaborazioni esterne, ovvero i contributi di ordine “sociale”, ha ricevuto il CD di KULT Underground
Walter Martinelli, coordinatore delle Biblioteche di Modena, uno dei promotori del concorso “nella rete del giovane Holden”, nonchè primissimo sostenitore della rivista fin dal 1994.
Il secondo CD, sempre per premiare l’aiuto pratico nella promozione del primo magazine underground italiano, ha “bissato” il successo dell’anno precedente, finendo nelle mani dello STIC: questo gruppo fra l’altro collabora anche attivamente alla realizzazione di ogni numero con articoli, e ha contribuito alla preparazione della festa di compleanno.
Nella seconda categoria, quella in cui si trovano gli articolisti di
KULT Underground, il primo CD è stato assegnato all'”inossidabile”
Michele Benatti (qualcuno ricorderà che il suo alter-ego digitale era ben visibile già nel 1995), maggior contribuente alla florida rubrica
CINEMA. La sua doppia presenza alla biennale di Venezia non ha poi lasciato dubbi alla giuria sul nome da premiare.
Il secondo CD di questa categoria, ultimo premio consegnato, è stato poi aggiudicato dal momentaneamente assente team di SCOPRIAMO, che, nella prima parte dell’anno ha concepito e realizzato una rubrica valida, accattivante e ricca di colore.
Che dire? Ci dispiace, come al solito, per i tanti (ottimi) esclusi, magari presenti in sala, e vorremmo ricordarli ora… ma anche qui commetteremmo un’ingiustizia non riuscendo ad elencarli tutti.
Comunque a tutti va il nostro sentito grazie per la loro concreta e calorosa presenza, e in special modo vorremmo salutare/ringraziare coloro che hanno deciso di intervenire pur abitando distanti. Un ulteriore saluto va al signor Mandrino (già citato performer dei
MultimediaArte) grazie al quale, all’inizio dell’anno prossimo, verrà realizzato un “volumetto estremamente multimediale” alla cui parte PC
(ART-BIT) contribuiremo noi di KULT Underground.
Buona lettura.