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Rogue Dungeon

8 min read

gioco per 1-3 persone

Autori: Albert Danysh, Chad Randall Maniccia e Jon Smith

Editore: Cerberus Gate Games (www.roguedungeongame.com)

Dungeon crawler: questa ambientazione è stata utilizzata in decine di titoli, e più che una ambientazione si potrebbe parlare di categoria o struttura di gioco, dato che non ci si è limitati alla classica esplorazione di un ambiente sotterraneo in un mondo fantasy per raccogliere tesori, ma abbiamo visto dungeon crawler nello spazio, nel cyberpunk, nelle fiabe, e chi sa in quale mondo ci porterà il prossimo gioco; infatti l’altro aspetto interessante, oltre alla sua diffusione, è che continuano ad essere pubblicati giochi con questa struttura, e nel caso di questo “Rogue Dungeon” (un cooperativo da uno a tre giocatori) ritorniamo nell’ambientazione classica fantasy: cinque livelli di un labirinto sotterraneo alla fine del quale ci attende un “Boss finale” da eliminare per vincere.

Questo gioco è stato inizialmente pubblicato attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, campagna che ha raccolto quasi 33.000$ da parte di 805 sostenitori. Successivamente è stata pubblicata una seconda edizione del gioco (quella attualmente in vendita sul negozio online dell’editore), con diversi miglioramenti, come la possibilità di giocare anche in due o tre persone oltre al solitario, plance in cartoncino spesso, e con l’aggiunta di personaggi, mostri e tesori e una seconda ambientazione (la Tomba, oltre al Dungeon) e una modalità alternativa (tre grandi mappe sul retro delle plance giocatore, al posto delle carte per le mappe di ogni singolo livello); en passant, esiste anche una versione digitale acquistabile su Steam. Ma vediamo nel dettaglio come è strutturata la controparte analogica …

La scatola è di dimensioni medio-piccole (di forma rettangolare) e contiene:

– una plancia per il dungeon e tre per i giocatori,

– vari mazzi di carte,

– segnalini di cartoncino,

– un dado a sei facce e tre dadi a dieci facce (entrambi standard),

– segnalini in legno colorato per i personaggi,

– il regolamento (in inglese).

I materiali sono nella media, le carte sono robuste (ma non telate) e ben illustrate (con una grafica che ricorda i dungeon crawler per PC), le plance sono belle spesse e con una grafica che illustra in modo chiaro le funzionalità dei vari spazi (anche se le scritte in nero su sfondo scuro hanno bisogno di una buona illuminazione). In teoria converrebbe imbustare le carte, ma per far stare tutto dentro la scatola si è costretti a togliere l’inserto in plastica; secondariamente le carte vengono pescate, usate e scartate; quindi, con un po’ di attenzione si può giocare senza imbustarle. Dato che molte carte contengono scritte in inglese conviene conoscere la lingua per poter giocare senza problemi.

Per preparare una partita va deciso innanzitutto quale ambientazione giocare (Dungeon o Tomba), questo perché in teoria andrebbero scartate tutte le carte che riportano il simbolo dell’ambientazione non giocata (e mantenute quelle senza simbolo o con il simbolo “giusto”), nella pratica conviene semplicemente usarle tutte e, quando si deve pescare una carta, scartarla se riporta il simbolo sbagliato. Quindi si prende la plancia Dungeon, si mette il segnalino del livello sulla prima casella, si mischiano e si mettono le carte Mostro I nel riquadro corrispondente (si mettono a parte quelle degli altri livelli e quelle “Boss finale”), si preparano i mazzi delle carte Ricompensa, Ricompensa Speciale e Ricompensa Maledetta. Si mischiano le carte mappa e se ne piazzano cinque sulla plancia (saranno i cinque livelli da affrontare), infine si mischiano tutte le carte delle stanza (separate in base alla gemma riportata sul dorso).

Ogni giocatore sceglie un personaggio, piazza il segnalino sulla scala di ingresso della prima carta mappa, poi prende una plancia e mette i segnalini delle caratteristiche (Forza, Agilità, Intelligenza e Vitalità) sulla casella corrispondente; prende anche i segnalini per Salute, Fortuna e Danni, da mettere nell’area apposita della plancia, infine prende le carte dell’equipaggiamento di partenza relative al proprio personaggio e le sistema nelle varie caselle (conviene leggersele bene per capire quali saranno le abilità e le risorse a disposizione).

Una partita dura un numero variabile di turni, e ogni turno è suddiviso in tre fasi (ogni fase va svolta da tutti i giocatori prima di passare alla fase successiva):

– Esplorazione: il personaggio si sposta lungo i corridoi fino ad arrivare ad una stanza (indicata da una gemma) non ancora esplorata, ci piazza sopra un segnalino di quel colore e pesca una carta dal mazzo corrispondente.

– Risoluzione: ogni personaggio eseguirà quanto indicato sulla carta della stanza appena pescata, eventualmente combattendo contro uno o più mostri; più personaggi potranno trovarsi nella stessa stanza, e quindi affronteranno un’unica carta.

– Riposo: i giocatori potranno riattivare le abilità speciali utilizzate (spendendo Punti Esperienza) oppure giocare una carta Accampamento, cosa che permetterà loro di recuperare Salute (ma con la possibilità di attirare e dover combattere un mostro, in base ad un lancio di dado); notare che in nessun caso la Salute potrà superare il valore della caratteristica Vitalità.

Molto spesso si dovranno affrontare delle prove di abilità, queste vengono effettuate lanciando un D10 e confrontando il risultato con la propria caratteristica indicata nella prova (es. Forza), se il risultato è pari o inferiore alla caratteristica la prova è superata (e si ottiene la ricompensa), e fallita in caso contrario (e anche qui si subiranno le conseguenze indicate). Notare che ci potrà essere un modificatore che renderà la prova più semplice o più complessa, e che si potrà anche utilizzare la caratteristica di un Alleato (se ne abbiamo uno); infine, un risultato di “1” è sempre un successo, mentre un risultato di “10” è sempre un fallimento, indipendentemente dai modificatori.

Altrettanto spesso si dovrà combattere contro mostri (del resto è un dungeon crawler), procedendo in questo modo:

– se si vuole tentare la fuga, si lancia il D6 e se il risultato è superiore al livello del mostro si riesce a fuggire, terminando il combattimento (va fatto un tiro per ogni mostro presente),

– si sceglie uno dei mostri come bersaglio dell’attacco e si lancia un D10, sommandolo alla caratteristica principale del personaggio (nel caso ce ne sia più di una, ne va scelta una all’inizio del combattimento) e ai modificatori eventuali,

– si confronta il totale con il valore di attacco del mostro (indicato sulla carta, aggiungendo 1 per ogni altro mostro presente),

– se il totale è maggiore del valore del mostro, il personaggio infligge danni al mostro,

– se il totale è minore del valore del mostro, il mostro infligge al personaggio i danni indicati sulla sua carta,

– se i due valori sono uguali, sia il mostro che il personaggio subiscono danni.

Notare che il valore dei danni che il personaggio infligge è fisso, e va calcolato contando il numero di armi possedute della tipologia della caratteristica principale del personaggio; importante: questo valore non può superare la caratteristica più bassa (es, se un personaggio ha tre armi associate alla sua caratteristica principale, ma ha Vitalità due, allora il danno che può infliggere sarà due).

Alcuni mostri riportano sulla loro carta delle abilità speciali (ad esempio il veleno) associate ad un valore, che verranno attivate quando il risultato del dado sarà pari a questo valore (il regolamento riporta tutti gli effetti di queste abilità).

Se si riesce ad eliminare il mostro si otterranno punti esperienza pari al suo livello, e i punti esperienza potranno essere spesi in qualunque momento per aumentare le proprie caratteristiche o guadagnare un punto di Fortuna, e spesi durante l’Accampamento per riattivare le proprie abilità speciali. Se non si riesce ad eliminare il mostro con un attacco, si proseguirà il combattimento con un nuovo round (ripartendo dalla possibilità di fuggire).

Come si vince? Quando si arriva sulla scala in discesa della carta mappa corrente, questa viene scartata, e inizia con la carta mappa successiva; quando si riesce ad arrivare sulla scala in discesa dell’ultima carta mappa (la quinta) si pesca una carta Boss finale e si combatte contro di esso, sconfiggendolo la partita è vinta (si vince anche nel caso in cui il personaggio muoia nell’ultimo scambio di danni alla pari). Se invece in un qualunque momento un personaggio perde l’ultimo punto di Salute, la partita è persa.

Giocando questo titolo si nota subito come punto di forza l’immediatezza: ci si muove sulla mappa e si arriva in una stanza, si pesca una carta e si affronta la prova o il mostro, in entrambi i casi si risolve tutto con un tiro di dado e si prosegue (sperabilmente) cercando sia di usare le risorse a disposizione nel migliore dei modi che aumentando le stesse (quindi ottenendo equipaggiamento e punti esperienza).

Un elemento importante è rappresentato dal livello di difficoltà: tirare un solo D10 (sia nelle prove di abilità che nei combattimenti) è in realtà il livello “Esperto” del gioco, mentre tirare due D10 è il livello “Intermedio” mentre tirarne tre è quello “Principiante”. In pratica vi consiglio di partire direttamente dal livello Intermedio dato che in quello più basso è davvero facile vincere, e di passare al livello Esperto in tempi brevi, se volete mantenere un buon livello di sfida, anche se diventa più marcato il fattore fortuna, in effetti basare tutto su un unico lancio di dadi rende la dea bendata onnipresente; non è un difetto a prescindere, ma va tenuto in considerazione dato che la sensibilità su questo aspetto varia in modo sensibile da persona a persona.

Altro aspetto importante di questo tipo di giochi è la varietà delle situazioni, qui nonostante la scatola compatta abbiamo una buona quantità di carte (quasi quattrocento) per cui è possibile fare diverse partite prima che il gioco si possa definire “esaurito”, secondariamente abbiamo dieci personaggi da utilizzare (ognuno con un equipaggiamento di partenza differente), ed altrettanti mostri finali da affrontare; quindi, risulta divertente provarli tutti per scoprire le strategie di ognuno.

Secondariamente, proprio in questi giorni l’autore sta promuovendo una nuova campagna di raccolta fondi su Kickstarter per tre espansioni, ovvero due nuove ambientazioni (fognature e castello, con nuove mappe, mostri e tesori) e una campagna (con tanto di mappa della regione) per collegare in un viaggio tutte le esplorazioni dei dungeon; inoltre è presente una scatola (la classica “big box” che viene fatta al completamento di una serie di prodotti, anche se in realtà è di dimensioni assolutamente standard, a parte l’altezza, quindi niente scatoloni enormi) per contenere tutto (sacrificando però la compattezza e la trasportabilità dell’originale), con espositori e contenitori per carte e segnalini che facilitano la preparazione all’inizio e la consultazione durante una partita.

In conclusione, abbiamo un dungeon crawler con regole semplici, buona varietà, rapido da giocare (una partita completa difficilmente dura più di un’ora), compatto e dal costo contenuto (anche se non è di facile reperibilità, al di fuori del negozio online dell’editore). Riuscirà a sconfiggere non il mostro finale ma la concorrenza degli altri dungeon crawler? Nell’attesa dell’anno prossimo (quando arriveranno le espansioni) non rimane che farci una partitina…

 

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