KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Hollywood 1947

8 min read

gioco per 1-9 persone

Autore: Travis Hancock

Editore: Facade Games (www.facadegames.com)

Questo gioco è il quinto della serie “Dark Cities” (“Città Oscure”) della Facade Games, dopo Salem, Tortuga, Deadwood e Bristol arriviamo nella mecca del cinema: ma che cosa è accaduto di oscuro a Hollywood nel 1947? Nell’immediato dopoguerra l’industria del cinema sta vivendo uno dei suoi momenti d’oro, ma il Maccartismo è alle porte e nell’ambiente circolano voci e sospetti sulle persone e sull’influenza che il comunismo può avere su copioni e sceneggiature, per diffondere idee che vanno contro gli “ideali” dell’America e del capitalismo. Nella realtà questo clima di sospetto ha portato ad ostracizzare attori, registi, sceneggiatori e musicisti negando loro la possibilità di lavorare in questo ambiente (la cosiddetta “lista nera di Hollywood”, che aveva colpito anche nomi di primo piano come Dalton Trumbo, lo sceneggiatore di “Vacanze Romane” e “Spartacus”).

Questo gioco è stato inizialmente pubblicato attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter che ha raccolto più di 770.000$ da ben 11.462 sostenitori, ma è sempre possibile acquistarlo direttamente dal negozio online dell’editore (assieme a tutti gli altri titoli della serie); in questo gioco ritroviamo il meccanismo dei “ruoli nascosti” che attribuisce ad ogni giocatore una identità segreta, tra “Patrioti” o “Comunisti”, con lo scopo di riuscire a produrre il maggior numero di film che diffonda nel pubblico la propria ideologia. Ma vediamo nel dettaglio come questa meccanica è stata implementata…

La scatola del gioco è (come le altre della serie) a forma di libro, con chiusura magnetica, e contiene:

– carte di grande formato (le “locandine” dei film),

– pellicole trasparenti in tre colori,

– vari mazzi di carte,

– dadi a otto facce non standard,

– segnalini di plastica,

– il regolamento (in inglese).

I materiali sono già di buona qualità, ma diventano ottimi con l’edizione deluxe (tutti i giochi di questa serie hanno due edizioni, standard e deluxe), che aggiunge segnalini di metallo e quattro nuove professioni (che a loro volta aggiungono carte e segnalini al gioco). Le carte verranno manipolate spesso, è vero che sono leggermente telate, ma se si teme di rovinarle conviene imbustarle, anche se questo complicherà decisamente riporre tutto dentro la scatola. Ci sono alcune scritte in lingua sulle carte, per cui conviene che i giocatori conoscano tutti l’inglese oppure siano disposti ad allungare un po’ i tempi di gioco per le necessarie spiegazioni da chi conosce la lingua (fortunatamente le carte professione sono pubbliche e quindi possono essere spiegate senza problemi).

Per preparare una partita si mischiano le carte Professione e se ne dà una ad ogni giocatore (le rimanenti vanno al centro del tavolo), poi si prepara un mazzetto di carte Affiliazione in base al numero dei giocatori (es. in cinque ci saranno tre Patrioti e due Comunisti) e se ne distribuisce una a testa (notare che in quattro o più di cinque giocatori c’è anche un terzo ruolo, la “Stella nascente”). A questo punto se ci sono cinque o più giocatori tutti chiudono gli occhi e i Comunisti li aprono, per riconoscersi (come avviene in “Lupi Mannari”). Poi vanno mischiate le carte Propaganda e se ne danno tre a testa (queste formano la mano di gioco), ognuno riceve un dado che dovrà lanciare e conservare davanti a sé (i risultati possibili sono “stella” o “vuoto”), si mischiano le locandine e si può iniziare.

Una partita si svolge su un numero variabile di round, in ogni round verrà prodotto un diverso film e questo avverrà in tre fasi: Produzione, Postproduzione e Anteprima.

Nella Produzione ogni giocatore esegue un turno (partendo dal giocatore con il numero della professione più basso e proseguendo in senso orario), nel quale potrà svolgere una di queste tre azioni:

– eseguire l’azione speciale della propria professione,

– scambiare la propria professione con una di quelle al centro del tavolo (e quindi questo round non eseguirà alcuna azione speciale),

– rilanciare due dadi qualsiasi (devono essere differenti, uno può anche essere il proprio).

Queste sono le azioni speciali di ogni professione:

– Sceneggiatore: pesca due locandine e ne sceglie una, mettendola al centro del tavolo, l’altra viene scartata; se nessun giocatore è lo sceneggiatore (o il giocatore sceglie un’azione alternativa) va pescata una locandina dal mazzo.

– Produttore: scambia due professioni qualsiasi (anche dal centro del tavolo).

– Regista: attribuisce un segnalino (tra quelli disponibili) ad un qualsiasi giocatore.

– Tecnico delle luci: rilancia tre dadi qualsiasi (può rilanciare più volte lo stesso).

– Cameraman: fa scartare e ripescare la mano di carte ad un giocatore qualsiasi.

– Attrice: fa pescare due carte ad un giocatore qualsiasi, che poi dovrà scartarne due.

– Attore: fa pescare due carte ad un giocatore qualsiasi, che poi dovrà scartarne due (stesso effetto dell’Attrice).

– Compositore: pesca due carte, ne mette una a faccia in giù sul film e scarta l’altra.

– Montatore: può decidere in postproduzione fine di guardare la carta che andrebbe scartata e rimetterla sul film.

– Costumista: pesca due carte Costume, ne dà una ad un giocatore qualsiasi e scarta l’altra; la carta costume può essere utilizzata in un qualunque momento per attivare la sua abilità.

– Truccatrice: fa scartare la mano ad un giocatore qualsiasi, dopodiché pesca tre carte e da questa mano di sei ne dà tre a quel giocatore.

– Macchinista: rilancia tre dadi qualsiasi (può rilanciare più volte lo stesso, stesso effetto del Tecnico delle luci).

– Attrezzista: dà due segnalini affiliazione differenti a due giocatori qualsiasi.

Nella Postproduzione ogni giocatore che ha un risultato stella deve aggiungere una carta propaganda dalla propria mano al film (a faccia in giù), se un giocatore ha un segnalino dato dal regista può scartarlo per aggiungere una carta dalla propria mano, se un giocatore ha un segnalino dato dall’attrezzista può metterlo direttamente sul film. Dopodiché va aggiunta una carta propaganda dal mazzo (se il compositore non l’ha già fatto), si mischiano tutte queste carte e se ne scarta una (se il montatore ha usato la sua abilità speciale, può guardare la carta scartata e decidere di rimetterla nel mazzo, ripetendo quest’ultima operazione).

Nell’Anteprima vengono scoperte le carte sul film, e conteggiati tutti i simboli presenti sulla locandina, sulle carte e sui segnalini, e viene piazzata una pellicola trasparente blu (Patriota) o rossa (Comunista) sulla locandina, a seconda della maggioranza dei simboli (in caso di parità va messa una pellicola rossa). Se una delle carte ha la dicitura “Udienza del Congresso” vanno tirati tutti i dadi, se ha la dicitura “Shake up” vanno mischiate e ridistribuite le professioni, infine si ripristina la propria mano a tre carte e si prosegue con il prossimo round.

La partita termina quando una delle due fazioni principali produce il proprio quarto film, cosa che fa vincere quella fazione (i giocatori di quella fazione vincono tutti assieme); se nella partita c’è la “Stella nascente”, quel giocatore vince una vittoria singola se riesce ad arrivare al settimo round dopo che sono stati prodotti tre film blu e tre film rossi, e nell’ultimo film c’è un pareggio o una differenza di un singolo simbolo tra le due fazioni (in altre parole, perde se nell’ultimo film una fazione vince con un vantaggio di due o più simboli).

Come potete vedere dalle regole, articolate ma tutto sommato semplici, si tratta di un gioco di “deduzione sociale” dove un gruppo di giocatori dall’identità nascosta ha un obiettivo diametralmente opposto a quello degli altri giocatori; tra parentesi, si può notare come ogni gioco della serie ha meccaniche differenti, per cui non ci sono ripetizioni su questo aspetto. A differenza di “Lupi Mannari” non ci sono attacchi diretti (niente linciaggi, al massimo possono essere mediatici, se qualcuno si fa scoprire) cosa che evita il problema dell’eliminazione prematura dalla partita, ma ci sono diverse meccaniche che tutto sommato si sposano bene con l’ambientazione, e quindi avremo professioni che potranno essere utilizzate a discrezione dei giocatori per favorire la propria fazione (stimolando la ricerca di un utilizzo creativo per non farsi scoprire, nel caso dei Comunisti) e un sistema di votazione (le carte Propaganda) che può essere usato in segreto per arrivare all’obbiettivo finale: l’anteprima dove si scopriranno le carte (letteralmente) in un momento di suspence che ci avvicinerà (o allontanerà) dalla vittoria.

Giocando in meno di quattro persone ci sono alcune modifiche al regolamento:

– vanno tolte le professioni di Produttore, Costumista e Attrezzista (in solitario va tolta anche la Truccatrice),

– ogni giocatore riceve due professioni e due dadi,

– ognuno esegue due turni,

– lo Sceneggiatore può svolgere la sua professione solo nel primo turno,

– in Postproduzione se un giocatore ha due stelle sui dadi aggiunge due carte al film,

– al centro del tavolo vengono aggiunte una, due o tre carte a faccia in giù (quando a giocare sono rispettivamente tre, due o una persona), ed altrettanti dadi; i dadi vengono lanciate ad ogni round e se mostrano una stella la carta corrispondente viene aggiunta la film in Postproduzione (e viene pescata una nuova carta),

– in tre giocatori i Comunisti vincono con tre film a favore invece di quattro,

– in due giocatori non si usano le locandine “Monster” e “Horror”, così come le carte non “Shake up” con due simboli comunisti.

– in due giocatori i pareggi vanno conteggiati come tali, non come vittorie per i Comunisti (la partita può terminare in pareggio se entrambi arrivano contemporaneamente a quattro film).

Sull’aspetto del numero dei giocatori c’è da sottolineare che, anche se è encomiabile che abbiano pensato a regole adatte da uno a ben nove giocatori, per le meccaniche questo gioco dà il meglio di sé da cinque giocatori in su, e (come anche in BANG! con il rinnegato) il ruolo della “Stella nascente” è decisamente più complesso degli altri, dato che deve cercare di mantenere le due fazioni bilanciate fino alla fine; secondariamente, se è comunque possibile giocarlo in due o tre persone, la variante in solitario non è molto soddisfacente, ed è estremamente facile vincere, ed è facile capire il motivo, dato che le regole automatiche non hanno modo di reagire alla azioni del giocatore e quindi è facile che la casualità lo favorisca piuttosto che ostacolarlo; invece in due o tre giocatori, la presenza di un avversario umano garantisce comunque un discreto livello di sfida, anche se non entrano in gioco tutte le variabili (ad esempio diverse professioni) presenti invece in una partita con più giocatori. Considerate che alla fine è l’interazione con gli altri giocatori (la “discussione al tavolo”) l’elemento più divertente di questo gioco, quindi più persone ci sono, meglio è; per lo stesso motivo, se ascoltare (o contribuire a generare) accuse reciproche non è qualcosa che fa per voi, non lo sarà nemmeno questo gioco.

In conclusione, abbiamo un gioco dall’ottimo impatto visivo, dall’ambientazione ricca di fascino e che permette di far giocare da una a ben nove persone in un tempo contenuto (difficilmente si arriverà a superare un’ora). Poi, chi non vorrebbe farsi coinvolgere dalla magia della settima arte? E quindi motore, ciak, azione!

 

Commenta

Il materiale presente, se originale e salvo diverse indicazioni, è rilasciato come CC BY 4.0 | Newsphere by AF themes.