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La ballata delle sette pietre – Antonio Messina

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Copertina flessibile: 175 pagine
Editore: Ass. Culturale Il Foglio (31 marzo 2015)
Collana: I tascabili
ISBN-10: 8876065377
ISBN-13: 978-8876065378
Euro 10,00
 
Ramon è un uomo solo, vittima di una dolore misterioso, profondo come gli universi  che attraversa. Universi sfuggenti bloccati in un tempo  indefinito. Diversi sono i personaggi che gli ruotano attorno: entità reali o solo fantasmi prodotti dalla fantasia di una mente malata? Cosa gli è successo di tanto grave? Troppo tardi per tirarsi indietro: il vortice ha inghiottito anche noi lettori, che pensavamo d’aver capito.
In quali coordinate spazio-temporali  si muove il protagonista? Percepiamo il suo dolore e quello dei personaggi che popolano la sua storia, ma senza riuscire a determinare davvero cosa stia succedendo. Il susseguirsi delle pagine non fa che alimentare questa nostra incertezza.  C’è una verità più grande e profonda da scoprire. Così si rimane sospesi nel vuoto, in trepidante attesa, fino a che il segreto finalmente si svela, trascinando anche noi lettori nell’emozione e nel silenzio; presente, passato e futuro  si allungano e si uniscono nel sogno, in una pragmatica danza dell’esistenza… e la settima pietra dunque disvela la verità, mettendo fine ai nostri turbamenti.
 
Si può rinunciare ai sogni? Può un’esistenza privarsi di questa dimensione? E cosa comporta farlo? C’è un uomo, il protagonista, che non riesce a riconoscersi in una vita priva di sogni: un imprecisato male attraversa il suo animo e lo divora, rendendolo sempre più straniero al contesto in cui vive, alle abitudini che dovrebbe condividere con gli altri personaggi… ogni Pietra rappresenta un periodo temporale, una decina d’anni circa, e l’idea di Ballata altro non è se non l’astrazione della danza dell’esistenza: il valzer dei giorni, delle stagioni, in un luogo sconosciuto perché prospetticamente lontano, ma talmente ‘noto’ in ciò che racconta da sembrare attualissimo… come una musica appena accennata, come un bozzetto a matita, c’è una scelta difficile e inevitabile insieme: la soluzione, lo scioglimento, il Destino che si compie o, forse semplicemente, la presa di coraggio. Perché il coraggio somiglia ad un sacco colmo di oggetti che portiamo in luoghi diversi e l’arte di Messina è questa: costringerti, con naturalezza, a prendere il tuo sacco e a percorrere un tratto di strada con la curiosità di scoprire quante cose ancora esso possa contenere e raccontarti.
 
Antonio Messina è nato a Partanna (TP). Ha pubblicato L’Assurdo Respiro delle Cose Tremule (2003), il fantasy filosofico La Memoria dell’Acqua, nuova edizione (Il Foglio 2010), Le Vele di Astrabat, nuova edizione (Il Foglio 2010), la silloge Dissolvenze (Il Foglio 2008), il fantasy ambientato nel mondo dei videogiochi Ofelia e la Luna di Paglia (Il Foglio 2009), il romanzo di fantascienza Nebular (Il Foglio 2011), la silloge Mitologie Domestiche dell’Anima (Il Foglio 2013), e il romanzo di fantascienza Accenni D’autunno (Il Foglio 2014).
Alcune sue liriche sono state pubblicate in antologie poetiche. Vive a Padova
 

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