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Bonsai

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gioco per 1-4 persone

Autori: Rosaria Battiato, Massimo Borzì, Martino Chiacchiera

Editore: dV Giochi (www.dvgiochi.com)

L’immagine sulla scatola di questo gioco (assieme al suo titolo) ci comunica da subito l’argomento, ovvero la coltivazione dei bonsai, ed è una piacevole sorpresa trovare nel regolamento alcune pagine con diverse informazioni su questa arte orientale millenaria, per capire meglio il compito al quale sono chiamati i giocatori, ovvero far crescere il bonsai più bello di tutti, rappresentato in questo gioco da tessere esagonali per la corteccia, le foglie, i fiori e i frutti (e quindi il risultato sarà per forza di cose abbastanza stilizzato, ma piacevole da vedere), ma per meglio capire ed apprezzare la bellezza di quelli reali troviamo sempre nel regolamento immagini e descrizioni di otto differenti stili di bonsai. Fortunatamente ai giocatori non è richiesta la stessa competenza di un bonsaista, vediamo infatti nel dettaglio come è stato strutturato questo gioco…

La scatola è quadrata (di medie dimensioni) e contiene:

– una piccola plancia,

– diverse tessere in cartoncino,

– un mazzo di carte,

– un blocchetto segnapunti,

– il regolamento (in italiano).

I materiali sono di buona qualità, con tessere ben disegnate (con uno stile che ricrea fedelmente l’ambientazione) e di uno spessore superiore alla media (dando una certa soddisfazione nel manipolarle), le carte sono robuste e con un po’ di accortezza si possono usare anche senza imbustarle (dato che vengono mischiate solo all’inizio, poi si prendono e si piazzano), notare che non sarebbe guastata un po’ più di varietà nelle illustrazioni (maestri, apprendisti e strumenti hanno sempre la stessa immagine). Non ci sono componenti in lingua, quindi in teoria si può usare qualunque versione del gioco, ma dato che esiste la versione italiana, per la praticità di avere il regolamento nella nostra lingua conviene giocare con questa.

La preparazione è abbastanza rapida, si piazza la plancia, ogni giocatore riceve una tessera vaso e una Seishi (quella attorno alla quale si disporranno le carte, la parola indica l’arta di creare un bonsai) del proprio colore, si scelgono le carte in base al numero dei giocatori (c’è un simbolo che indica quelle da togliere se si è in meno di quattro), si mischiano e se ne piazzano quattro sulla plancia, a faccia in su. Si scelgono tre colori di tessere Obiettivo (sui cinque presenti nella scatola) e si piazzano le tre tessere di ogni colore sul tavolo (in due giocatori si scartano quelle intermedie). Si decide il primo giocatore, si attribuiscono le tessere iniziali (in base all’ordine del turno e che vanno nella riserva personale) e si può iniziare.

Nel proprio turno il giocatore deve decidere tra due possibili azioni: meditare o coltivare.

– Meditare: il giocatore prende una delle carte sulla plancia, assieme alle tessere indicate dalla sua posizione (che vanno nella propria riserva), dopodiché si spostano verso destra le carte e se ne pesca una per colmare lo spazio vuoto. La carta pescata va usata subito, ovvero gli Strumenti e le Crescite vanno a fianco della tessera Seishi (gli Strumenti aumentano le tessere che si possono conservare nella riserva, le Crescite permetteranno di piazzare più tessere), gli Aiutanti permettono di piazzare tessere nel bonsai (quelle indicate sulla carta, prese dalla propria riserva) mentre i Maestri fanno mettere altre tessere nella riserva (sempre quelle indicate sulla carta); in questi due casi le carte vanno conservate a faccia in giù nella propria area di gioco, assieme alle carte Pergamena (che andranno conteggiate a fine partita). Notare che c’è un limite alle tessere nella propria riserva (aumentabile con gli Strumenti), quelle in eccesso vanno scartate.

– Coltivare: in base a quanto indicato dalla tessera Seishi e dalle carte Crescita in nostro possesso si potranno aggiungere un certo numero di tessere al bonsai, prendendole dalla propria riserva. Le regole che vanno rispettate per il piazzamento sono:

– un legno va piazzato adiacente ad almeno un altro legno (o al legno presente nel vaso),

– una foglia va piazzata adiacente ad almeno un legno,

– un fiore va piazzato adiacente ad almeno una foglia,

– un frutto va piazzato adiacente ad almeno due foglie, ma mai ad un altro frutto.

Se un giocatore raggiunge i requisiti di un obiettivo, può decidere di prenderlo, oppure di rinunciarvi per tentare un livello più alto. Notare che un giocatore non può prendere più di un obiettivo per colore, e la rinuncia vale anche per i turni successivi (ovvero, l’obiettivo può essere reclamato solo nel turno in cui si raggiungono i requisiti, non dopo).

I turni si susseguono in questo modo fino a quando non si esaurisce il mazzo di pesca, a questo punto tutti i giocatori eseguono l’ultimo turno e si procede al conteggio dei punti, sommando:

– tre punti per ogni tessera foglia,

– un punto per ogni lato vuoto di ogni tessera fiore,

– sette punti per ogni tessera frutto,

– i punti indicati dagli obiettivi completati,

– i punti indicati sulle carte Pergamena.

Chi ottiene il punteggio più alto vince la partita; in caso di parità vince il giocatore più avanti nell’ordine del turno.

Come vedete le regole sono abbastanza semplici: i turni di un giocatore si alternano tra scegliere una carta per ottenere delle tessere (quindi quattro alternative ben definite, tra le carte e le risorse associate), da utilizzare nel piazzamento sul proprio bonsai (in base agli obiettivi presenti sul tavolo, scelta che si ridurrà man mano che la partita procede, e in base alle carte Pergamena possedute). Si tratta quindi di un gioco che è adatto a tutti, per semplicità delle regole e linearità dello svolgimento, e per l’assenza di un confronto diretto tra i giocatori (se non per riuscire ad avere una determinata carta, cosa che è risolta in modo implicito dall’ordine di turno). La decisione tra reclamare subito un obiettivo o puntare a quello successivo è decisamente importante (e un piacevole “twist” al regolamento), un classico “meglio l’uovo (sicuro) oggi o la gallina (forse) domani?”. Difetti? I giocatori esperti potrebbero trovarlo un po’ troppo lineare, e non c’è molta varietà tra le situazioni iniziali: in pratica le possibilità sono le combinazioni di tre obiettivi sui cinque presenti, ovvero dieci in tutto.

Dopo la prima partita conviene usare la variante Tokonoma (il luogo della casa dove si conservano bonsai e pergamene), ovvero si prepara il mazzo di pesca mettendo tutte le carte Pergamena nella prima metà (si tolgono le pergamene, si mischia il mazzo, si divide a metà, e la metà superiore si mischia assieme alle pergamene), così da diminuire la fortuna della disponibilità di una carta pergamena vantaggiosa verso la fine della partita.

Per la partita in solitario ci sono poche modifiche, si decide il livello di difficoltà (tra quattro possibili) e si prepara una partita a due giocatori; ogni volta che si Medita si scarta la carta a sinistra di quella che si prende (o del mazzo se si prende quella più a sinistra), mentre quando si Coltiva si scarta la carata più a destra, in entrambi i casi si fanno scorrere le carte e si pesca una nuova carta.

Quando si esaurisce il mazzo di pesca si gioca un ultimo turno, e si vince la partita se si sono completati tre obiettivi (uno per colore) e si è superato il punteggio indicato su una tabella (in base al livello di difficoltà). Per rendere più interessanti le partite in solitario, nel regolamento sono presenti cinque scenari, ognuno con regole particolari e con difficoltà crescente (ma già i primi sono abbastanza impegnativi).

Di questo gioco è già stata pubblicata una piccola espansione, che contiene due moduli:

– Crescita Rigogliosa, che consiste in tessere formate da tre esagoni, che possono essere ottenute (massimo una per giocatore) scartando un certo numero di carte (tra quelle già acquisite, di tre tipologie differenti, tra Crescita, Strumento, Aiutante, Maestro o Pergamena).

– Specialisti, con la quale un giocatore può fare durante la partita una dichiarazione, ovvero che sarà il giocatore con il numero massimo di tessere di un certo tipo, ottenendo un certo numero di punti in caso di riuscita. Notare che, a differenza del modulo precedente, questo non può essere utilizzato in una partita in solitario.

In conclusione, abbiamo un gioco semplice, rapido da preparare e da giocare (una partita non dura mai più di un’ora), dal costo contenuto, adatto a tutta la famiglia e decisamente rilassante da giocare, non come contemplare un vero bonsai, ma con l’accompagnamento di un tè appropriato, possiamo colmare quello che manca con l’immaginazione.

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