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Citadels

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Citadels
gioco per 2-8 persone
Autore: Bruno Faidutti
Editore Inglese:
Fantasy Flight
Editore Tedesco:
Hans im Glück , pubblicato con il nome "Ohne Furcht und Adel"

Il tema di questo gioco è la costruzione di città medievali e lo scopo che ogni giocatore si prefigge è quello di riuscire a costruire la città più bella nel minor tempo possibile. L’autore è Bruno Faidutti, di nazionalità francese, apprezzato in tutto il mondo per i suoi giochi (Dragon’s Gold, Knightmare Chess e Meurtre à l’abbaye, per citarne solo alcuni).
Innanzitutto vi è un mazzo di carte che rappresenta i quartieri della città che i giocatori vanno a costruire, quartieri che sono stati suddivisi in cinque colori in base alla tipologia (luoghi di culto, quartieri commerciali, nobiliari, etc.). Di queste carte-quartiere ne vengono distribuite quattro a testa all’inizio del gioco, assieme a due gettoni che rappresentano monete d’oro. A questo punto il giocatore che ha il segnalino del Re, prende le carte con i ruoli, ne scarta un certo numero (a seconda del numero dei giocatori), ne sceglie una per sé, e passa le altre al giocatore alla sua sinistra, fino a che ogni giocatore ha scelto un ruolo.
Ogni carta-ruolo ha un numero, che indica l’ordine con cui vengono effettuate le fasi dei giocatori. Nella propria fase, il giocatore può scegliere tra prendere due monete o prendere due carte-quartiere e tenerne una; poi può decidere di costruire un quartiere, calando la carta davanti a sé e pagandone il costo in monete.
Il gioco termina quando un giocatore riesce a costruire otto quartieri. A questo punto vengono conteggiati i punti, in base al costo in monete di ogni quartiere e in base ad alcuni bonus speciali.
Descritto in questo modo potrebbe sembrare un gioco un po’ noioso, ma a rompere gli schemi ci pensano i ruoli che i giocatori scelgono: ognuno di essi ha un’abilità particolare che il giocatore può decidere di usare o non usare in un momento qualsiasi del proprio turno. E se alcune abilità riguardano il giocatore stesso, altre coinvolgono gli altri giocatori e ne influenzano le azioni. Vi faccio un esempio, il primo ruolo: l’assassino, permette al giocatore che lo sceglie di indicare un altro ruolo che non potrà agire quel turno, utilissimo per cercare di mettere i bastoni tra le ruote di un avversario (ma non è facile usarlo, dato che bisogna riuscire a capire quale ruolo sceglierà l’avversario), oppure l’ultimo ruolo: il guerriero, permette di eliminare una carta-quartiere già costruita, pagando un prezzo in monete d’oro. Ci sono ruoli che permettono di guadagnare monete se si costruiscono quartieri di un certo colore, altri che danno la possibilità di effettuare azioni bonus e infine esiste il ruolo del Re, che permette a chi lo gioca di prendere il relativo segnalino e poter scegliere per primo il ruolo nel prossimo turno.
Questo gioco ha sicuramente molti lati positivi, è veloce ma allo stesso tempo molto strategico, la fortuna è limitata ed è anche bello da vedere, dato che le carte sono tutte illustrate splendidamente, con immagini evocative e ricche di particolari.
Insomma, un gioco veramente completo, anche per l’estremo bilanciamento delle partite, e si può giocare bene sia con due che con otto giocatori.
E se pensate che dopo aver giocato molte partite possa diventare ripetitivo, vi consiglio di cercare l’edizione inglese, dato che questa contiene dieci nuove carte ruolo, per aggiungere varietà una volta che avete padroneggiato il gioco base.

Andrea Nini

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