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Dizionario dei film Horror – Rudy Salvagnini

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Corte del Fontego – Pag. 800 – Euro 16,90

Rudy Salvagnini è sceneggiatore di fumetti e critico cinematografico.  Ha collaborato alle riviste Robot, Aliens, NosferatuAmarcord e attualmente scrive per Segnocinema.
Per la collana Il Castoro  ha pubblicato una monografia su Al Hashby. Adesso realizza il più completo dizionario sui film horror che sia mai stato pubblicato in Italia, una vera Bibbia per gli appassionati, un volume indispensabile per critici e studiosi della materia. Nella mia ben fornita biblioteca di cinema possiedo solo un lacunoso Horror in cento film di Renato Venturelli (Le Mani, 1997) e un ancor più scadente volumetto targato Newton & Compton curato da Antonello Sarno che non merita neppure di essere ricordato. Il Dizionario di Salvagnini va a completare una lacuna importante perché analizza ben 2400 film e come recita il sottotitolo si va dall’Abbraccio del ragno a Zora la vampira. Da buon appassionato di horror italiano sono andato a vedere un po’ di voci tematiche per valutare la completezza dell’opera e non ho trovato imprecisioni. L’autore ha inserito Antropophagus di Joe D’Amato, ma non Porno Holocaust, forse perché nel secondo film di Massaccesi ritiene preminente la trama erotica. Segnalo, però, che c’è anche Ritorno dalla morte – Frankestein 2000, un buon film inedito in Italia di Joe D’Amato  che a Salvagnini non è piaciuto molto. Ottimo anche l’indice dei registi che permette una rapida consultazione e così la ricerca di un’opera può essere inquadrata nell’ottica della produzione globale. Se andiamo alla voce Umberto Lenzi ci accorgiamo che ci sono proprio tutti gli horror realizzati dal regista maremmano, persino il pessimo Nightmare Beach che lui stesso ha ripudiato. MI permetto solo di dubitare sulla classificazione de Il paese del sesso selvaggio, un film avventuroso girato tra i cannibali, iniziatore del filone cannibalico italiano, ma certo poco horror. Questione di idee e di scelte che un curatore di un’opera enciclopedica è sempre costretto a fare. Per esempio è citato tra gli horror anche L’Esorciccio di Ciccio Ingrassia, un film sostanzialmente comico, una parodia de L’Esorcista ricca di trovate geniali e interessanti.  Di Lucio Fulci non manca proprio niente, c’è persino Dracula in Brianza con Lando Buzzanca che è una via di mezzo tra horror e comico. Ruggero Deodato è citato persino con l’ottimo Vortice mortale (che il regista chiama La lavatrice), inedito in Italia, un film che ho dovuto vedere in olandese con sottotitoli in tedesco. Non manca neppure Sergio Martino, pure se qui ho da obiettare per la classificazione horror di La montagna del dio cannibale, Il fiume del grande caimano e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave. A mio parere si tratta soltanto di due film avventurosi e di un thriller erotico. Siamo nel campo dell’opinabile e noi recensori qualcosa dobbiamo pur dire. In compenso troverete persino Luigi Cozzi con l’ottimo Contamination (due stelle e mezzo) e il pessimo Paganini Horror (trash allo stato puro) e il recente The Torturer di Lamberto Bava, un discreto film che circola solo nel mercato dvd. Rudy Salvagnini realizza un ottimo lavoro dedicato al genere più fertile e longevo del cinema, un’opera puntuale, corretta, senza sbavature e imprecisioni. Basta guardarsi intorno per vedere quanti dizionari di cinema pubblicati da grandi editori sono infarciti di inesattezze e di grossolani errori. Un plauso anche al piccolo editore Corte del Fontego per aver contenuto il prezzo in limiti accettabili e per la cura editoriale davvero buona.

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