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Café

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gioco per 1-4 persone
Autori: Luís Costa, José Carlos Santos
Editore: Djama Games (www.djamagames.it)

In generale si è portati a pensare che si possa bere un buon espresso solo in Italia, ma non è sempre così: in Portogallo c’è una lunga tradizione di caffetterie (grazie anche ai legami con il Brasile) dove si può ottenere la stessa qualità, e una attenzione nella preparazione, che possiamo trovare qui da noi; e le differenze si trovano alla fine in pochi dettagli, come i nomi (ad esempio per “italiana” si intende un espresso corto). E di origine portoghese è anche questo gioco (così come i suoi due autori), nel quale ci occuperemo di tutta la filiera della produzione di questa bevanda, dalla coltivazione del caffè fino all’arrivo del prodotto finito nelle caffetterie storiche del paese lusitano (alla fine del regolamento sono elencate tutte quelle riportate sulle carte, assieme alla loro data di apertura); questo titolo è stato pubblicato in originale dalla casa editrice Pythagoras (che si trova nei pressi di Leiria) e tradotto in italiano dalla nostrana Djama Games. Il gioco si basa sulla sovrapposizione di carte, secondo una meccanica simile a quella di “Carson City – The Card Game” o “Orchard”, ma vediamo nel dettaglio come è strutturato…
La scatola è abbastanza compatta (ma molto elegante), e contiene:
-un mazzo di carte di grande formato,
-cubetti di legno in vari colori,
-una pedina in legno,
-il regolamento (in italiano).
I componenti (ovvero le carte) sono di ottima qualità, molto robuste e disegnate con uno stile che ricorda i primi del Novecento, e anche la scatola è molto bella (con decorazioni argentate) e robusta. Le carte sono di buona grammatura, per cui si può provare, con un po’ di cautela, a giocare senza imbustarle (anche perché hanno bisogno di un formato non standard). Non ci sono scritte sulle carte (solo simboli), ma dato che esiste una edizione in italiano, conviene giocare con quella, che tra parentesi contiene anche l’espansione “Expresso”, composta da otto carte aggiuntive (e relative regole).
La preparazione è molto rapida, ogni giocatore prende una carta Compagnia e la piazza davanti a sé, con un cubo bianco sul numero “1” (che indica le azioni a disposizione in un turno), poi piazza davanti a sé la carta che riporta sul dorso il nome della propria compagnia, e riceve un cubo di ogni colore (che rappresentano quattro differenti varietà di caffè); si prepara il mazzo delle carte rimuovendone alcune in base al numero dei giocatori, si stabilisce il primo giocatore (che riceve l’apposito segnalino) e si può iniziare.
Una partita dura esattamente otto round, e in ogni round il primo giocatore svolge queste azioni:
-pesca tre carte e le piazza a faccia in su al centro del tavolo,
-in senso orario ogni altro giocatore prende una carta (ogni volta se ne pesca un’altra, per dare a tutti sempre una scelta fra tre carte),
-il primo giocatore prende una carta e scarta le due rimanenti,
-ogni giocatore piazza la carta appena presa davanti a sé, dopodiché svolge tante azioni quanti sono i suoi punti azione a disposizione (questa fase può essere svolta contemporaneamente da tutti i giocatori),
-il primo giocatore passa il segnalino al giocatore alla propria sinistra e si può iniziare un nuovo round.
Nota: se una carta ha l’icona della tazza di caffè, allora il giocatore per poterla prendere deve pagare un cubetto preso dal proprio magazzino, a meno che non abbia sulle proprie carte già piazzato due icone nave.
Quando un giocatore deve piazzare una carta, questa deve coprire due, tre o quattro caselle di una o più carte già piazzate (ogni carta è formata da sei caselle in un rettangolo tre per due), notare che non si può piazzare una carta coprendo una sola casella, oppure sei caselle. Se ci sono dei cubetti sulle carte coperte, vanno scartati.
Le azioni che i giocatori possono compiere sono le seguenti:
-Coltivazione: il giocatore sceglie una casella con un chicco di caffè, e vi piazza un cubetto del colore corrispondente (solo se è vuota), in più può piazzare un chicco su ogni casella collegata ad essa in modo ortogonale.
-Essiccazione: il giocatore prende tutti i cubetti di un colore sulle caselle chicco e li piazza su una casella Essiccatoio (che deve essere vuota), in più se ci sono caselle Essiccatoio collegate in modo ortogonale può raccogliere un colore aggiuntivo per ogni Essiccatoio.
-Tostatura: il giocatore prende tutti i cubetti di un colore sulle caselle Essiccatoio e li piazza su una casella Tostatura (che deve essere vuota), in più se ci sono caselle Tostatura collegate in modo ortogonale può raccogliere un colore aggiuntivo per ogni Tostatura.
-Consegna: il giocatore prende tutti i cubetti da tutte le Tostature e può piazzarli su una o più Caffetterie (nelle tipologie richieste) e/o nel proprio magazzino. I cubetti nel proprio magazzino non potranno essere successivamente consegnati nelle Caffetterie, e i cubetti su queste ultime vi rimarranno fino alla fine della partita.
Alla fine dell’ottavo round (ovvero quando si esauriscono le carte nel mazzo) la partita termina e vengono conteggiati i punti, sommando:
-i punti indicati su ogni Caffetteria, se si sono riusciti a consegnare tutti i cubetti richiesti,
-due punti vittoria per il colore meno presente nel proprio magazzino (se non si hanno cubetti nel magazzino si ottengono zero punti),
-un punto vittoria per il secondo colore meno presente nel proprio magazzino.
Il giocatore con il totale più alto vince la partita, in caso di parità si controlla chi ha più cubetti nelle Tostature, in caso di ulteriore parità si controllano gli Essiccatoi, e infine si condivide la vittoria.
Le regole per il gioco in solitario sono esattamente le stesse, e una tabellina sul regolamento permette di valutare il proprio livello di vittoria (o di sconfitta); naturalmente si può registrare il punteggio e tentare di batterlo nelle partite successive.
Una variante del regolamento sostituisce la rotazione del ruolo del primo giocatore con un’asta con puntate in cubetti, chi fa la puntata maggiore è il primo a scegliere la carta (se ne piazzano sul tavolo un numero pari al numero dei giocatori più uno), dopodiché si prosegue facendo scegliere ai giocatori in senso orario.
Le regole sono semplici: si deve cercare di acquisire carte che ci permettano di aumentare proporzionalmente ogni possibilità, ovvero coltivare il caffè, essiccarlo (l’ideale è piazzare le caselle in modo contiguo, per usare una sola azione invece di più di una), torrefarlo (anche qui il piazzamento contiguo è preferibile) e avere delle caffetterie nelle quali consegnarlo (la maggior parte dei punti arriveranno da queste, mentre saranno inferiori quelli dal magazzino). Notare che i campi sono la maggioranza delle caselle, per cui non sarà difficile riuscire a piazzarli in modo contiguo, mentre sarà molto più difficile farlo per gli essiccatori e le torrefazioni, per cui spesso per poterlo fare si dovrà decidere a quali caselle rinunciare (dato che spesso si dovranno coprire le caselle preesistenti per poter fare il piazzamento). Ed è anche importante scegliere la caffetteria giusta, decidendo in base alla propria produzione e pensando al numero di azioni necessarie per rifornirla. Infine, sono vitali le caselle con la tazza dato che permettono di aumentare le azioni eseguibili ad ogni turno, e praticamente conviene prenderle ogniqualvolta se ne presenta l’opportunità (il costo di un cubetto è facilmente sostenibile).
Notare che nella versione base del regolamento non c’è alcuna competizione tra i giocatori, dato che ognuno sceglie in modo indipendente sempre da tre carte; l’influenza della fortuna è presente, dato che può capitare di avere tre carte con una distribuzione delle caselle non favorevole (ad esempio, se state cercando caffetterie per fare punti ma non ce ne sono, oppure state cercando un essiccatoio o una torrefazione), ma in generale capita sempre almeno una carta che soddisfa le proprie richieste (cosa che però limita la possibilità di scelta).
Invece la versione avanzata, grazie alla presenza di un’asta, introduce un elemento di competizione, costringendo i giocatori a valutare attentamente quanto puntare, in base alle carte a disposizione e alle proprie necessità; dato che la puntata è costituita dal caffè in magazzino si deve riuscire ad averne una scorta sufficiente, e se è vero che si può utilizzare il surplus nelle tipologie più abbondanti, si deve decidere se vale la pena erodere il proprio punteggio per avere il vantaggio della prima scelta. C’è anche un lato negativo in questa versione, che è rappresentato dal fatto che l’ordine per chi non vince è determinato dalla posizione al tavolo, ma almeno è una informazione che si conosce e che si può considerare al momento di decidere la propria puntata.
Ma in entrambe le versioni tutti gli effetti delle proprie azioni sono determinati, ovvero non c’è alcun intervento del caso; in presenza di giocatori che tendono a valutare a fondo ogni possibilità ci potrebbero essere dei rallentamenti, ma almeno la possibilità di poter giocare la fase di azione in contemporanea riduce i tempi morti.
Come ho anticipato, nell’edizione in italiano c’è anche l’espansione “Expresso”, che consiste in otto carte che contengono nuove caselle, con queste regole:
-Expresso: con l’azione di Consegna si può piazzare su questa casella un cubetto di qualsiasi colore, e alla fine della partita si può prendere questo cubetto, scambiarlo con un colore qualsiasi e piazzarlo nel proprio magazzino (utile per aggiungerne uno alla qualità di cui se ne ha di meno).
-Sacco: con l’azione Coltivazione si può piazzare su questa casella un cubetto di qualsiasi colore, che potrà poi essere utilizzato con l’azione di Essiccazione.
-Nata (un pasticcino alla crema che accompagna il caffè): se alla fine della partita questa casella è adiacente ad una caffetteria rifornita, vengono aggiunti i suoi punti vittoria al totale.
-Plus: sono caselle che durante la Coltivazione possono ricevere due cubetti invece di uno.
In sintesi, abbiamo un gioco semplice, dalla grafica accattivante e dal costo ragionevole, che si gioca in tempi brevi (una partita non supera mai l’ora) e che vi darà del filo da torcere nel cercare di far funzionare al meglio tutta la filiera; certo, alla fine vi fa venire voglia di un buon caffè, e quale migliore intermezzo, prima della prossima partita?

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