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Divin esule – il viaggio di Dante Alighieri – Ivan Pelizzari, Stefano Carreri

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Libreria Geografica – Edizioni Astragalo
Euro 15 – Pag. 130 –
www.edizioniastragalo.it

Divin Esusle – il viaggio di Dante Alighieri racconta l’esilio del poeta, i tempi della scrittura del Convivio, dove spiega che l’anima umana è costituita da tre potenze, cioè vivere, sentire e ragionare… è manifestissimo che queste potenze sono intra sè per modo che l’una è fondamento de l’altra. L’esilio di Dante comincia nel giugno 1302, un viaggio tra sogno e realtà, attraverso alcune città e casate molto importanti: Roma, Arezzo, Forlì, Bologna, Treviso, Verona, Padova, fino ai territori di Lunigiana e Casentino. Il libro è composto da nove capitoli a fumetti, corredati da fondamentali redazionali di Luca Di Palma e Federica Mingozzi, con la collaborazione dei cartografi di Libreria Geografica, che con rigore scientifico riportano dati storici, geografici e biografici su Dante, sui personaggi e sui luoghi di cui si parla. 

Ivan Pelizzari lo conosciamo bene come esperto di cinema, le sue video conferenze sono diventate un punto di riferimento per tutti gli appassionati di poliziesco, horror, noir e fantastico, soprattutto italiano. Collegatevi al canale Youtube Ivan PLZ, ne vedrete delle belle, soprattutto di originali, pellicole commentate con entusiasmo, passione e competenza, generi approfonditi e sviscerati con precisione, registi innovativi, non da tutti conosciuti, messi in primo piano. Nel campo del fumetto abbiamo già avuto modo di apprezzare due lavori molto originali, da sceneggiatore, come I sette giorni che sconvolsero la vita di Arthur Funk ed Errata corrige – una storia di Carlo Negroni. Divin esule è un lavoro dal taglio insolito, un modo originale per ricordare l’anniversario dantesco, che un po’ tutti hanno celebrato, una via di mezzo – come usava anni fa, ai tempi del Corriere dei Piccoli, del Vitt e del Giornalino – tra divertimento e informazione, tra avventura e cultura. La figura di Dante ne esce valorizzata e approfondita, con citazione di numerosi testi poetici, mai banalizzata (come in altre penose esperienze editoriali che non cito), anzi il lettore si trova coinvolto in un certosino lavoro di ricerca che porta a voler approfondire l’argomento. Un uso del fumetto che sarebbe piaciuto ai caustici educatori degli anni Sessanta ma che presenta un valore aggiunto, dal piacevole gusto retrò, anche negli anni Duemila. La lettura é consigliata. 

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