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Breve saggio di Meccanica Quantistica (Sesta parte)

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Breve saggio di Meccanica Quantistica
Sesta Parte
Conclusioni

La fisica dei quanti ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, che assieme alla relatività di Einstein ha contribuito in pochi decenni a ribaltare la nostra concezione del mondo fisico. Per quanto essa non rappresenti la teoria definitiva che i fisici vanno cercando da tempo, costituisce un grande passo avanti nella comprensione della natura. In particolare, dimostra come i fisici siano ormai rassegnati a lasciarsi alle spalle tutti i condizionamenti dettati dal senso comune, e siano consci del fatto che ogni nuovo giorno possa portare con se’ un ulteriore sconvolgimento del quadro ritenuto sicuro ed attendibile fino alla sera prima.
La nostra attuale conoscenza dell’universo è limitata, imperfetta e terribilmente distorta: l’importante però è che ora ce ne possiamo rendere conto. Abbandonata la nefasta illusione di essere i depositari di chissà quale verità ultima, ci possiamo mettere in cammino con più tranquillità e con più razionalità verso la meta. La meccanica quantistica ha fatto molto in tal senso (e la relatività non le è stata da meno), avendo costretto la comunità dei fisici a riconsiderare non solo una teoria ma in un certo senso le modalità stesse con cui si perviene ad ogni teoria. Il punto fondamentale del rapporto fra oggetto ed osservatore, attorno al quale si è costruita la scienza, è stato posto in una luce nuova e diversa, che ha permesso di apprezzarne qualità prima inimmaginabili ed ha evidenziato la nostra precedente miopia.
La fisica quantistica, e con questo mi sento di chiudere, è una rivoluzione anche e soprattutto del modo di intendere la scienza e l’indagine sul mondo in generale. Qualunque sarà la sua sorte in termini di credibilità e validità fisica nel tempo, avrà avuto un ruolo di primo piano nell’evoluzione del pensiero scientifico moderno.

Brevissima bibliografia ragionata

La letteratura scientifica è da sempre divisibile in pubblicazioni per specialisti e pubblicazioni divulgative. Essendo questo un saggio scritto da e per semplici appassionati, non è il caso di addentrarsi nel primo ambito, tanto più che per l’elaborazione e la successiva stesura dei concetti esposti precedentemente non mi sono servito di alcun lavoro di questo tipo.
La divulgazione scientifica non ha ovviamente trascurato un campo così affascinante come la meccanica quantistica. Per quanto essa non possegga la (apparente) immediatezza della relatività e risulti assai più ostica al grande pubblico, esiste un certo novero di testi ai quali potrà far riferimento il lettore interessato a qualche indicazione più precisa sull’argomento.
A monte di tutto ci sono chiaramente i lavori di chi la meccanica quantistica ha contribuito a costruirla: consiglio di procurarsi in particolare Fisica e filosofia di Werner Heisenberg (Il Saggiatore), testo discorsivo assai interessante e ben più accessibile a mio avviso dell’introduzione scritta da F.S.C.Northtrop che apre il volume, e I quanti e la vita di Niels Bohr (Bollati Boringhieri), raccolta di brevi saggi che affrontano anch’essi la materia da una prospettiva filosofico-discorsiva che ben si adatta alle aspettative e cognizioni del lettore comune.
Per avere un succinto quadro generale, per quanto un po’ frammentario e poco uniforme, ci si può rifare a Meccanica quantistica (Tessere – Quaderni di divulgazione), un libricino contenente una serie di saggi di autori italiani.
Sezioni dedicate più o meno apertamente ai problemi sollevati dalla meccanica dei quanti si trovano in numerosi testi di cosmologia, fisica ed astrofisica. L’efficacia delle loro spiegazioni non può essere valutata in assoluto, visto che un lettore potrebbe trovare del tutto incomprensibili le immagini e gli esempi che un altro giudica invece particolarmente utili e proficui. Per quanto mi riguarda, ho trovato assai chiara e stimolante la lettura de L’universo elegante di Brian Greene (Einaudi), che riserva un paio di capitoli all’analisi dei punti chiave della teoria ed alla sua inconciliabilità con la relatività einsteniana (anche se il libro in se’ è dedicato in realtà all’esposizione della teoria delle superstringhe, è scritto così bene che ne consiglierei in ogni caso la lettura).
Di più difficile lettura è Meccanica quantistica e senso comune di David Z.Albert (Adelphi), che richiede una certa qual conoscenza matematica di base ed un impegno maggiore nel seguire passo dopo passo le dimostrazioni proposte dall’autore: la fatica può comunque essere ricompensata, perché i temi trattati (come il titolo eloquentemente anticipa) sono proprio i più singolari della teoria.


Fabrizio Claudio Marcon

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