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Intervista a Federico Malavasi

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Intervista a Federico Malavasi

Ciao e complimenti per i tuoi piazzamenti nel concorso per letteratura minimale masQere, indetto dalla nostra rivista. Anche se legato a KULT sin dalla sua creazione, puoi presentarti ai lettori che non ti conoscono?

Mi chiamo Federico Malavasi, ho 31 anni e lavoro come chimico in una cromatura, faccio parte delle redazione di KULT Underground dalla fondazione, sono nato vivo e lavoro a Modena e tifo gialloblù.

Cosa ti ha spinto a partecipare al concorso anche quest’anno.

Scrivere un racconto per 8ko- rappresenta una sfida ed io adoro le sfide, non è la prima volta che partecipo e confrontarsi con una giuria competente e numerosa come quella di questo concorso è veramente stimolante.

Come è nata l’idea del tuo racconto "Maschere", secondo classificato, e quanto tempo hai impiegato per la sua stesura?

Il soggetto di quest’anno era più complesso di quello che sembrava, volevo rendere il tema della multi-personalità tentando di non essere banale. Per inquadrare l’idea, scrivere il racconto e correggerlo ho impiegato quasi 4 ore distribuite su un paio di giorni: 4 ore in un solo giorno sono un bel lusso…

E invece riguardo a MARY-86, terzo classificato?

Mary-86 è stato frutto di un idea momentanea proprio mentre riflettevo sul primo racconto, l’italiano impiegato era il linguaggio delle chat dunque non ho ne riletto ne pensato come imbastirlo… L’intero racconto è stato scritto e pensato in meno di un ora ed ero veramente curioso di vedere se dava questa sensazione che comunque avrebbe dovuto rendere più credibile l’intera storia.

Hai avuto più difficoltà per il limite sulla lunghezza del testo o per il tema del concorso?

Sinceramente no, il primo racconto era nei limiti anche prima dei due o tre tagli che ho comunque fatto, il secondo è venuto telegrafico e non ha necessitato di essere decurtato. Non sono uno scrittore prolisso… anzi, non sono uno scrittore.

Hai avuto modo di leggere alcune delle opere degli altri partecipanti?
Qualcuna ti ha colpito in modo particolare?

Devo dire che la qualità era molto alta, il vincitore mi ha colpito molto perché ha scritto veramente un racconto impeccabile ma anche "Gettare la maschera" o "Diana" sono molto coinvolgenti.

Cosa ne pensi dei voti dei giurati e del loro "stile" così variegato?

Rispetto ogni critica e accolgo volentieri ogni complimento. Ognuno rappresenta a mio parere una "corrente di pensiero": sono tanti e preparati… Se il tuo racconto viene processato dalla giuria per avere un problema di punteggiatura dal 50% dei giurati quando l’altro 50% non dice nulla ebbene il tuo racconto ha un problema sulla punteggiatura, ma capita che ci sia chi dice: "scritto male ma bel finale", "scritto bene ma finale banale". Ciascuno degli scrittori può interpretare queste indicazioni come più gli può essere utile, questo concorso è bello perché ci si mette in gioco tutti insieme: concorrenti e giurati sperando insieme di migliorarsi e creare un prodotto interessante per chi vuole leggerlo in futuro. Tutti chi più chi meno scrivono per lasciare qualcosa di indelebile.

C’è qualche commento ai tuoi racconti che ti è piaciuto particolarmente, o qualcuno che ti ha messo in difficoltà?

Tutti i commenti sono i benvenuti, è sempre interessante essere processati (senza rischiare di andare dentro) perché premette di migliorare. Chi ha detto che mary-86 è stato scritto in fretta ha visto giusto, chi ha detto che maschere ha un finale scontato evidentemente lo aveva previsto come non lo aveva previsto chi ha detto che il finale risulta "col botto".

Ti aspettavi un diverso ordine nel piazzamento dei tuoi due racconti o in un qualche modo avevi previsto che "Maschere" si posizionasse meglio di "MARY-86"?

No, per l’impegno profuso nei due racconti ho preferito questa classifica che in generale è stata magnanima nei miei confronti… Sono molto contento.

Hai qualche suggerimento per la prossima edizione del concorso?

Dovrei pensarci, in effetti la formula è affinata da diverse "uscite" ormai… non saprei.

C’è un tema che ti piacerebbe che fosse trattato?

Ogni tema è una sfida nuova, semplicemente un tema diverso.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato e a presto.

Grazie a te, sono molto contento di essere stato intervistato, non mi era mai successo a parte quei sondaggi di opinione telefonici, prima o poi mi piacerebbe raccogliere tutti i miei racconti in un e-paperback: magari aspettiamo di averne ancora un paio…


Thomas Serafini

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