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Morte

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Morte

Finalmente l’ultima.
Accanto a te, torri diroccate di videocassette.
Non ricordi più da quanto tempo sei lì, ma sai che una volta assorbito quell’ultimo frammento di vita virtuale, potrai dormire e inserisci velocemente la scatola nera nel videoregistratore.
Fotogramma familiare.
Un serpente di cellule d’uomo, dalla testa ad arco e i fianchi di vegetali luminosi.
Capodanno parigino. Zoomata.
Due ragazzi e una ragazza galleggiano a mezzo busto tra la folla; una bottiglia mezza vuota nelle mani di ognuno, nel loro naso il vapore acre del vino, sotto ai loro occhi la pace allucinata e caotica dell’alcool.
Molto probabilmente sono tre bravi universitari dal cervello impastato di cui hanno l’aria e l’atteggiamento: sicuro e divertito a tutti i costi, a giudicare da lontano, ma con un senso di frustrazione e insicurezza, che trapela dai loro occhi orgogliosi, quando la telecamera li inquadra più da vicino.
23.45.
Dario, con la sigaretta tra le dita e Alex, ancora con la bottiglia nel pugno, camminano abbracciati, osservano la gente attorno a loro, ridono.
Inquadrano le loro vittime, individui degni della loro ironia e le indicano a Valentina, che procede accanto a loro.
Valentina è una ragazza sottile, dall’aspetto fragile, ma dallo sguardo fiero, soprattutto quando di tanto in tanto, lascia scivolare gli occhi sui suoi amici, quasi provasse piacere, standosene da parte a respirare quel vapore di amicizia che avvolge le loro persone.
23.55.
Un uomo dalla pelle scura si stacca dal gruppo di cui fa parte e si avvicina a Vale; cerca di baciarla, lei ride, cerca di scostarsi, Alex e Dario in un primo momento non se ne accorgono, lei li chiama, loro tornano indietro di qualche passo, la accolgono nel loro abbraccio, diventano le due metà del suo guscio e così attaccati continuano ad avanzare tra la folla.
24.00.
Le loro braccia si slacciano, Dario e Alex si stringono in un abbraccio frontale, poi Dario bacia Vale sulle guance, Alex le si avvicina quasi imbarazzato, la abbraccia impacciato e, come se i suoi desideri più schiacciati esplodessero per determinare gli eventi, le loro labbra per sbaglio si incontrano. Qualcosa li tiene uniti per qualche secondo.
Dario li guarda, il suo volto si irrigidisce, si getta su di loro, comincia a spintonare Alex e a dire cose senza senso. Valentina si sente uscire dalla gola una voce isterica che grida a Dario di smetterla, lui non la sente.
Lei li raggiunge sul marciapiede, ai lati del rettile, cerca di separarli, ma Dario la spinge via; barcolla e atterra sulle mani e sul sedere. Prima che lei riesca ad alzarsi, Dario prende fra le mani la testa di Alex e comincia a sbatterla sul muro dell’ edificio che si trova sull’ altro lato del trottatoio.
23.03
Alex cade a terra, negli occhi lo stesso sguardo attonito di tre minuti prima, lo stesso che adesso è anche in quelli di Dario e
Valentina.
Adesso dallo schermo esce una luce nera, si sente un uomo gridare, ma la TV non produce più suoni. La voce è la tua, Alex, come quella testa spaccata, che prima di essere coperta dal sangue e cancellata dalla luminosità era apparsa in primo piano sullo schermo, ai piedi del tuo migliore amico.
I tuoi occhi sono sempre più pesanti, la tua mente ormai vuota. E’ finito anche l’ ultimo episodio della tua vita.
Mentre gli ultimi brandelli del tuo essere si dissolvono, come un lampo un ineffabile senso di terrore e liberazione.

Sabrina Fontanini

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