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Revolutionary Road

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Revolutionary Road nelle sale italiane dal 30 Gennaio è l’ultimo film di Sam Mendes (American beauty, Era mio padre) tratto dall’omonimo libro di Richard Yates, interpretato da Leonardo di Caprio e Kate Winslet. Storia di una famiglia della middle-class della provincia americana, narra le vicende della famiglia Wheeler a metà degli anni cinquanta: Fank Wheeler (Di Caprio) promettente impiegato di una grossa società e la moglie April (Kate Winslet) attrice, casalinga madre di due figli. Lui, sognatore e ribelle da giovane, è ora un uomo ancorato alla stabilità e ai valori che il lavoro e la famiglia rappresentano. Lei costretta in una società in cui non si riconosce, vuole andare a Parigi per evadere da una vita, la sua e quella del marito, imposta e standardizzata. Da questa contrapposizione scaturiranno litigi e riappacificazioni, ma la gravidanza indesiderata di un terzo figlio complicherà i progetti dei coniugi Wheeler, decisi ad abbandonare il paese davanti gli occhi increduli di una comunità conservatrice.

Prima si parlava di standardizzazione, elemento messo in evidenza fin da subito dal regista che ci mostra la routine mattiniera dei pendolari che lasciano la propria villetta, e si dirigono alla stazione per prendere il treno, tutti in vestito, capello e con giornale in mano da leggere durante il viaggio. Questo disegno della massa, uniforme e identica, è l’antitesi della giovane coppia che cerca di differenziarsi. L’intero film è incentrato su questa tematica, la contrapposizione tra antico e moderno, stasi e mobilità, accettare la vita e un lavoro che non piace al solo scopo di mantenere la famiglia e la voglia di un cambiamento, l’inseguimento dei sogni e della vita che si vorrebbe. Una Kate Winslet magistrale incarna questi valori di libertà, disposta anche a privarsi di un figlio per realizzare i suoi desideri. Il personaggio di Leonardo Di Caprio, è il ponte tra questi due orientamenti, deve scegliere infatti tra una promozione che gli aprirà la strada verso una promettente seppur non amata carriera e l’accontentare la moglie che lo esorta a seguire le sue vere aspirazioni. L’unica figura che sostiene il progetto di fuga della coppia è un  malato di mente studioso di matematica – un bravissimo Micheal Shannon -, che riesce a spingersi più in là degli schemi e del comune pensare. Film di sceneggiatura in cui la caratterizzazione dei personaggi, i dialoghi e l’ambiente sociale sono la materia portante, e lo spettatore ha l’arduo compito di schierarsi, scegliendo tra la stabilità economica di una vita ogni giorno uguale o il “rischio” di vivere veramente le proprie emozioni.  

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