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Il libro degli animali – Mario Rigoni Stern

3 min read

Edizioni Einaudi
Narrativa
Pagg. 134
ISBN 9788806231200
Prezzo Euro 10,00

Il rispetto per la natura

E’ noto il profondo amore di Mario Rigoni Stern per la natura, un amore che è dato da uno scrupoloso rispetto della stessa, in tutte quelle che sono le sue manifestazioni, dal suo variare nelle stagioni agli animali che ci circondano. Quello però che è per lui l’attrazione maggiore, il punto di riferimento che avvince, con i suoi silenzi, con i suoi misteri, con gli esseri che lo abitano, è il bosco. Con Mario Rigoni Stern gli alberi non sono semplici vegetali, sono protagonisti dell’esistenza al pari degli uomini, ma quelli che più di tutti appaiono in sintonia con lui sono gli animali, dai cani ai galli cedroni, ai caprioli. Nel leggere i racconti di questa raccolta ci si accorge come un uccello, o un cane, o comunque qualsiasi altra creatura finisca con il diventare personaggio di sicuro interesse al pari certi uomini. Non ci si può non emozionare nel leggere di Alba e di Franco, due cani da caccia quasi leggendari, bravi e intelligenti, oppure del capriolo nato sotto la pioggia del temporale, fra tuoni e fulmini che hanno temporaneamente allontanato la madre, ma che la bontà di alcuni taglialegna gli permettono di superare indenne le difficili prime ore di vita e di seguire poi la genitrice che verrà a prenderlo quando smette di piovere. Ma ci sono anche storie di api, di sciami che lo spirito di osservazione di Rigoni Stern, unitamente alla sua passione per l’apicultura, diventano un vero e proprio trattato di etologia, interessante, piacevole e facile da leggere. E fra tutte queste storie c’è anche quella di un bosco che muore per colpa di un parassita, però con la speranza che possa presto rinascere a nuova vita, una resurrezione che l’autore, dati i tempi non brevi di crescita, paventa, tristemente, di non poter vedere.

Questi racconti, di carattere naturalistico, sono frutti delle attente osservazioni di Rigoni Stern e fra questi c’è una chicca, poiché uno parla di un gufo delle nevi, una assoluta rarità per l’altopiano, trattandosi di un volatile il cui habitat è nell’estremo nord dell’emisfero boreale.

E’ bello conoscere come l’equilibrio della natura sia perfetto e come possa essere compromesso solo dall’uomo, incapace di rendersi conto di essere parte della natura e non superiore alla stessa. Il libro degli animali è un giusto richiamo ecologico a un approccio attento e rispettoso con il mondo che ci circonda, di cui tutti dovrebbero tenere conto per la salute dello stesso, e quindi anche nostra.

Da leggere, più che un consiglio è una raccomandazione.

Mario Rigoni Stern (Asiago, 1 novembre 1921 – Asiago, 16 giugno 2008). Scrittore italiano. Esordì con Il sergente nella neve (1953), una delle più notevoli testimonianze letterarie della seconda guerra mondiale, alla quale l’autore partecipò con gli alpini sul fronte russo. Dopo anni di silenzio Rrigoni Stern è tornato alla narrativa con i racconti Il bosco degli urogalli (1962) e i romanzi La guerra della naia alpina (1967), Quota Albania (1967), Ritorno sul Don (1973), Storia di Tönle (1978, premio Campiello), emblematica biografia di un solitario montanaro durante la grande guerra, uno dei suoi esiti più alti. Successivamente, accanto a nuovi romanzi, L’anno della vittoria (1985) e Amore di confine (1986), lo scrittore ha pubblicato diverse opere che testimoniano di una sua crescente adesione al mondo della natura: Uomini, boschi e api (1980), Il libro degli animali (1990), Arboreto selvatico (1991). In Le stagioni di Giacomo (1995, premio Grinzane) ha raccontato i luoghi d’origine. Nella produzione successiva tornano i suoi temi dominanti: Sentieri sotto la neve (1998), Tra due guerre e altre storie (2001), Stagioni (2006), I racconti di guerra (2006).
(dall’Enciclopedia della Letteratura Garzanti)

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