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Intervista con Quarzomadera

10 min read
Il nuovo album dei Quarzomadera si intitola “Apologia del calore”. 8 brani decisamente orientati verso l’alternative rock di matrice stoner, con testi (ancora rigorosamente in italiano) sempre più ribelli e critici nei confronti della società contemporanea. è il disco più forte, potente e diretto della band lombarda composta da Davide Sar (voce, chitarra, bass & keyboards programming) e Tony Centorrino (batteria, percussioni). Rappresentando il fuoco, chiude idealmente e concettualmente una serie dedicata ai quattro elementi in natura: l’acqua con Cardio & Psiche (2006), l’aria con Orbite (2009) e la terra con L’impatto (2012) e quindi il fuoco con Apologia del Calore.
Registrato e mixato lo scorso febbraio al Frequenze Studio di Monza, prodotto e arrangiato dal gruppo stesso, registrato in stretta collaborazione col tecnico del suono/musicista Andrea Jim Ravasio e con musica e testi di Davide Sar. “Apologia del calore” contiene anche la prima cover su disco dei Quarzomadera “Amico di ieri”, singolo de Le Orme datato 1975, qui in una versione alternativa all’originale e più possente che evidenzia comunque, così come le ultime tracce, i molti legami del duo anche con il rock progressivo e la psichedelìa del passato.
Dopo i 3 lavori precedenti pubblicati con Videoradio/Linea Alternativa, i Quarzomadera approdano alla label Discipline di Garbo e Luca Urbani.
L’artwork a cura di Gaetano Majorano e realizzato da Shiva project per la versione in cd contiene anche questa volta i testi dei brani; un aspetto, quello delle liriche, che la band ha sempre considerato di primaria importanza.
Quarzomadera è una band di Monza/ Milano composta da Davide Sar (voce-chitarra-bass and keyboards programming) e Tony Centorrino (batteria-percussioni) nata nel 2000 dalle esperienze raccolte in vari gruppi locali. Nel 2003 viene stampato il mini cd Lunica, nel 2006 esce l’album Cardio & Psiche (Videoradio/Linea Alternativa). Nel 2009 viene pubblicato il secondo lavoro Orbite, sempre per la stessa etichetta, che vede come musicisti ospiti Luca Urbani (Soerba, Garbo, Fluon, Zerouno e molte altre collaborazioni), Stefano Floriello (Rapsodia) e David Flores. A fine novembre 2012 esce l’album L’impatto, a cui collaborano Luca Urbani (archi e tastiere aggiuntive), Simona Pozzi (cori, già ospite nei live della band dal 2010) ed Erika Zanotti (flauto nel brano Spore). Il 30 maggio 2016 viene pubblicato il nuovo lavoro Apologia del calore che segna il passaggio della band alla label Discipline.
 
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Intervista
 
Davide
Ciao e ben ritrovati su Kult Underground con questo nuovo lavoro che dovrebbe concludere un ciclo, una sorta di tetralogia intorno ai quattro elementi che, secondo la tradizione ellenica, rappresentano i regni del cosmo in cui tutte le cose esistono e consistono.
Perché un percorso tra i quattro elementi?
 
Quarzomadera
Ciao, ben ritrovato anche a te. Dedicare un album ad ogni elemento presente in natura era un percorso che ci eravamo prefissati sin dalla nascita della band. Il cd del primo album ad esempio (al momento non ancora in distribuzione digitale, ma contiamo di rimediare prossimamente) era pieno di simboli rappresentanti i 4 elementi fondamentali classici presenti in natura e sul fronte copertina erano messi ognuno nei quattro angoli, con al centro in grande il tradizionale disegno stilizzato del cuore. Ecco, crediamo che la base e l’essenza della nostra espressione artistica siano tutte in questa semplice composizione: l’amore, il rispetto e la meraviglia per la natura che regola ogni aspetto della vita nell’universo, né buona né cattiva, né giusta né ingiusta, semplicemente oltre la nostra totale comprensione. Dio, per noi, è probabilmente la natura stessa.
 
Davide
Cos’è in particolare il calore di cui prendete le difese in Apologia del Calore? Come il “fuoco” di Apologia del Calore segue e forse conclude questo ciclo creativo iniziato nel 2006 con Cardio & Psiche? Oppure seguirà ancora il quinto elemento del metallo come secondo la tradizione cinese?
 
Quarzomadera
Non vogliamo prenderne le difese, ma piuttosto rappresentarlo come abbiamo fatto per gli altri elementi. Anche il fuoco (così come l’acqua, l’aria e la terra) può essere per l’uomo sia utile che dannoso, amico o nemico, dipende da come si manifesta. Noi lo abbiamo associato al particolare momento che la nostra società sta vivendo, un periodo decisamente infuocato dal punto di vista dei comportamenti, degli ideali religiosi, dei contrasti politici, dei conflitti, delle manifestazioni delle proprie personalità e, non per ultimo, dei mutamenti climatici che portano al surriscaldamento globale del nostro pianeta. Tutto questo, per quanto ci riguarda e artisticamente parlando, non poteva che sfociare in un album dalle tinte forti, sia per quanto riguarda le sonorità che riteniamo più spinte, pesanti, calde ed abrasive che in passato, sia per quanto riguarda i testi, nei quali abbiamo cercato di denunciare o analizzare in maniera critica, e speriamo anche semplice per cercare di essere il più comunicativi possibile, molti dei contrasti riguardanti gli anni che stiamo vivendo. Probabilmente non sarà il nostro ultimo album, ma per quanto riguarda l’associazione al tema degli elementi desideriamo chiudere così, nel modo che a noi è sembrato più logico e naturale. Secondo la nostra tradizione il metallo è considerato un prodotto della combinazione dei quattro elementi fondamentali: pur essendo da sempre attratti dalle culture orientali preferiamo attenerci a questa versione.
 
Davide
“Amico di ieri”… Perché avete scelto di riproporre questo classico del rock progressivo?
 
Quarzomadera
Eravamo alla ricerca di un brano appartenente al passato del rock in italiano da riproporre e riarrangiare a modo nostro poichè non lo avevamo mai fatto, era un’idea che ci balenava per la testa da tempo e alcuni ci chiedevano quando l’avremmo realizzata: quindi era inevitabile pescare dal periodo beat ’60 o da quello prog ‘70, i due momenti più seminali riguardanti questo tema, anche se poi molti gruppi anni ’80 e’90 hanno forse avuto col tempo maggior riscontro commerciale e visibilità. Ci affascinava però andare molto a ritroso e “Amico di ieri”, singolo delle Orme del ’75, ci è sembrato calzante, sia perché in qualche modo si adattava maggiormente alle nostre caratteristiche tecniche musicali, sia per l’originalità del tema trattato nel testo: espone il fatto di come il vento in passato (l’amico di ieri) fosse fondamentale per tutte le attività umane (i mulini, la navigazione, il volo e quindi il traffico commerciale, gli scambi culturali, la scoperta di nuove terre, ecc.), mentre oggi, col progresso raggiunto, è considerato dai più solo come un fastidioso elemento della natura (“sporca solo la città” come recita il testo in chiusura). Un invito quindi ad essere meno superficiali e più rispettosi nei confronti della natura che ci governa, cercando il più possibile di salvaguardarla, non dimenticando mai quanto sia stata fondamentale ed importante per l’uomo. 
 
Davide
Avete suonato tutto voi due da soli o c’è stato qualche altro contributo aggiuntivo al Frequenze Studio di Monza? Come di solito vi dividete e condividete il lavoro?
 
Quarzomadera
Il disco è interamente suonato da noi due, non ci sono stati musicisti ospiti questa volta, per scelta nostra. Lavorare in due ha dei vantaggi perché si ha maggiore controllo su ciò che si crea e probabilmente, di conseguenza, si ottiene una più veloce costruzione in fase di arrangiamento dei brani, grazie a una maggiore intesa comunicativa che spesso è più difficile da ottenere in formazioni con molti componenti: certo, soprattutto chi ti scrive, deve sobbarcarsi una mole di lavoro non indifferente nella fase di concepimento/ stesura dei pezzi e anche in quella di esecuzione, sia in studio che dal vivo e questo è probabilmente lo svantaggio, ma, come si usa dire, ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro e questa è la nostra scelta.
 
Davide
Guardando le date di uscita dei vostri lavori c’è un tempo medio piuttosto lungo di tre anni l’una dall’altra (quattro per quest’ultimo). Un fatto voluto, casuale, reso tale dalla difficoltà di fare musica nel nostro paese o è un tempo regolato in qualche modo dalla vostra creatività?
 
Quarzomadera
I tempi di pubblicazione di un album una volta realizzato sono sempre un po’ più lunghi di quelli previsti. Come oramai accade per molti però, bisogna anche affrontare alcune spese in prima persona, quindi raccogliere dei fondi  prima di realizzarlo: inoltre preferiamo raggruppare informazioni, sensazioni e vibrazioni prima di scrivere qualcosa che possa essere comunicativo, un processo che nel nostro caso richiede sempre del tempo.
 
Davide
Mi hanno colpito subito i colori bianco e oro della copertina. Sono i due classici colori pontifici e, nella circolarità dei raggi mi ha riportato al fanone papale, lo scudo della fede. Comunque il bianco in quanto colore della divinità, credo in quasi tutte le religioni, e l’oro, colore della purificazione, della catarsi… C’è una ragione precisa nella scelta dunque di questi due soli colori?
 
Quarzomadera
In effetti è un contrasto cromatico molto efficace e la scelta del colore oro per caratteri e ornamenti trova giustificazione solo in motivi puramente estetici. Il bianco come sfondo invece vuole essere la rappresentazione del calor bianco evocato dal titolo, ossia in gergo scientifico l’elevato grado di temperatura, intorno ai 2000 gradi Celsius, che rende la materia incandescente così riscaldata di colore bianco. Anche il retro copertina, con la rappresentazione di un deserto su cui si sta per abbattere una pioggia di meteoriti, vuole essere a tema con il titolo.
 
Davide
Cosa vorreste suscitare prima di tutto in chi vi ascolta? Qual è il primo e più importante “messaggio in bottiglia” da affidare all’oceano?
 
Quarzomadera
Ogni nostro brano è concepito per contenere uno o più messaggi specifici, è così da quando abbiamo iniziato e lo sarà sempre, piuttosto che fare brani privi di contenuto preferiamo non farne di nuovi. Detto ciò, ogni nostro album è figlio del momento in cui viene pensato ed elaborato, quindi, dato il particolare momento storico che stiamo vivendo, è questo per noi un disco di denuncia e distacco nei confronti di una società che sentiamo avulsa da noi, fatta com’è di falsi miti, tendenze distruttive e autodistruttive, rappresentazioni esagerate ed invadenti del proprio ego, false promesse, instabilità economica e politica, problemi di tipo ecologico, contrasti e conflitti di religione, difficoltà di occupazione…se dovessimo riassumere tutto in un unico messaggio diremmo “cambiare per progredire”: chi avrà la pazienza di ascoltare l’album in modo approfondito e non superficiale capirà ancor meglio di cosa parliamo.
 
Davide
Pensando alla traccia “Il gregge”… È ora che gli italiani scendano in piazza a protestare contro se stessi, scrisse Aldo Busi. Di cosa è o sarebbe ora per voi?
 
Quarzomadera
Crediamo sia un’esternazione particolarmente azzeccata e felice: il peggior nemico degli italiani sono gli italiani stessi, un immobilismo sociale e politico sempre più evidente che porta ad esempio i giovani, ancora una volta come in passato, a trasferirsi all’estero (ne conosciamo tanti di persona e non viviamo in sperduti e remoti paesi di provincia, ma nei dintorni di Milano). Per noi sarebbe ora che gli italiani iniziassero a fare scelte più coraggiose, ciascuno nel proprio piccolo, come ad esempio non votare vecchi schieramenti politici che contengano esponenti appartenuti a passate legislature e che quindi hanno contribuito a questo stato di stagnazione sociale ed economica, non accettare lavori precari o poco tutelati e basati esclusivamente sullo sfruttamento della persona, rispettare di più l’ambiente, dare più considerazione al patrimonio storico e al turismo che sono propri di questo paese, capire che le varie discipline artistiche possono essere vere e proprie attività lavorative e non futili passatempi. Sarebbe ora di iniziare a cambiare molte cose.
 
Davide
Cosa può fare la musica?
 
Quarzomadera
Crediamo che attualmente la musica abbia perso la spinta propulsiva come divulgatrice di idee che aveva nei decenni passati e sia oggi più relegata ad un ruolo di puro intrattenimento. Questo è un altro aspetto, che ci riguarda molto da vicino, che deve mutare: bisogna recuperare le idee e i significati di un tempo e trasmetterli in modo esplicito alle persone per sensibilizzarle il più possibile sui vari temi da risolvere. Il fatto che, come sentiamo dire a volte, la musica abbia spesso fallito sotto questi aspetti non ha molta importanza per noi: dobbiamo sempre insistere perché, per quanto ci riguarda, questo è il nostro ruolo.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Quarzomadera
Più date live possibili, la costante volontà di continuare a trasformare i nostri pensieri in parole e note, la determinazione a contribuire, per quanto possiamo, a costruire un futuro meno grigio di quello che s’intravede all’orizzonte, soprattutto attraverso la denuncia di ciò che non ci piace e l’esortazione al cambiamento.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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