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Lughe de Chelu (e Jenna de Bentu) di Giovanna Mulas

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Quello che colpisce immediatamente nella lettura di questo romanzo è lo stile del tutto particolare di questa prolifica scrittrice sarda; è evidente il certosino lavoro di ricerca lessicale con lo scopo di meglio rendere la descrizione di certi paesaggi tipici della Sardegna e del suo mare. Quest’ultimo, in particolare, riflette alcuni stati d’animo di Giona, protagonista di una tenerissima storia familiare che, improvvisamente, si trova a tu per tu con il male, con il dolore e con la paura della morte.

E’ una crescita, una maturazione quella della donna protagonista, che la porterà dalla natia Nuoro fino a Roma, un viaggio che si rivelerà come una lunga presa di coscienza del proprio essere.

Sconvolta da un evento di particolare violenza, Giona scoprirà dentro di sé delle risorse che ignorava di avere e che la condurranno a riemergere di nuovo da quel mare di intima sofferenza che l’aveva sommersa, affermando l’amore per la vita ed i valori della famiglia.

Lughe de Chelu è l’energia che presiede a tutto, anche se Giona preferisce chiamarla anima e l’autrice, non a caso, dedica l’opera alle sue luci del cielo, ai suoi quattro figli, veri e propri astri che rappresentano la continuità ideale di una vita.

Questa per sommi capi è l’essenza del romanzo, ma torno a ripetermi sullo stile del tutto particolare, perfettamente funzionale alla vicenda, che anzi viene ulteriormente impreziosita; ci sono poi pagine in cui le descrizioni di ambienti, di paesaggi, ma anche di caratteri, assurgono al livello di vera e propria poesia, riuscendo a indurre il lettore  a un raro ed efficacissimo coinvolgimento.

Inutile aggiungere che consiglio vivamente la lettura di questo romanzo che, personalmente, giudico stupendo.

 

L’autore

 

Giovanna Mulas è nata a Nuoro il 6 maggio 1969; scrittrice, poetessa, pittrice, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra le  quali Passaggi per l’anima (romanzo), Canticum presagum (poesie), Come le foglie (poesie), La stanza degli specchi (romanzo), Il tempo di un estate (romanzo). Vincitrice di ben 53 Primi Premi Internazionali, è candidata, per l’Italia, al Nobel per la letteratura del corrente anno, dopo esserlo stata nel 2003. Alla Fiera del libro di Roma, a dicembre, sarà presentato il suo nuovo romanzo, Domo del Viento –cartas de amor all’essenza di rosa-, il primo da lei scritto in italiano/sardo/spagnolo.
Inoltre, dirige le riviste di Poesia e Letteratura Isola Nera (in lingua italiana) e Isola Niedda (in lingua sarda), diffuse gratuitamente in tutto il mondo per promuovere opere letterarie e in particolare la lettura.

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