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Star Trek Hidden Evil

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Star Trek
Hidden Evil


Puntuale come ogni anno ecco la recensione sul nuovo gioco basato su Star Trek. E preparatevi perché il numero di giochi basati su questa serie saranno in continua uscita durante l’arco di quest’anno. Il gioco in questione inizia laddove il film Star Trek: Insurrezione1 terminava. E questa già mi sembra una mossa azzeccata per due motivi: chi ha visto il film non vuole rigiocare le stesse situazioni2.
Secondo motivo chi non ha visto il film, ma conosce la serie The Next Generation o più in generale l’universo di Star Trek potrà con le poche righe di cui sopra sapere tutto quello che deve conoscere per immergersi in una delle più belle avventure di Star Trek dai tempi di Star Trek – A final unity.
Ed è proprio così fin dall’inizio si è catturati dall’atmosfera sapientemente ricreata dagli sviluppatori del gioco, i Presto Studios, che hanno creato questo gioco, prima che come software house, come fans della serie. È incredibile come tutte le cose che troverete lungo il gioco e tutti gli oggetti con i quali verrete in contatto siano FEDELI a tutto quello che abbiamo visto dagli anni 60 ad oggi.
Ma iniziamo a parlare della storia. Come il guardiamarina Jaden Sovok3 saremo inviati alla base Outpost 40 per effettuare test nano-magnetici su alcune sacche metreon all’interno del Brair Patch4. Mentre stazioniamo su questa base e tra una missione d’addestramento sul ponte ologrammi e l’altra, vengono rinvenute, nelle fondamenta della nuova colonia Son’a, delle rovine aliene. I Ba’ku chiedono l’intervento del Capitano Picard5 per condurre una spedizione archeologica sul pianeta e questi accetta. Come Sovok siamo incaricati di assistere il Capitano in ogni modo. Ed è quello che effettivamente faremo dopo aver superato le due missioni di addestramento nel ponte ologrammi sulla Base Spaziale. Queste due missioni sono proprio di addestramento: la prima consiste nell’imparare ad usare la famosa mossa del celeberrimo Spock, la pressione del nervo vicino al collo, arma utile in missioni di spionaggio. La seconda è quella di distruggere con i nostri faser sonde robot volanti6. E credetemi questo addestramento vi aiuterà a padroneggiare i comandi che sono impartiti tramite la tastiera7. Ok un po’ antiquato come metodo di controllo, ma dopo poco ci si abitua. Finite le due missioni di addestramento sarete appunto inviati ad affiancare Data e Picard nella loro missione archeologica, ma qui…
Lungi da me l’idea di raccontarvi anche una sola altra cosa di quello che vi accadrà passiamo a parlare del gioco vero e proprio. Prima nota dolente: il gioco è rimasto completamente in Inglese8 eccezion fatta per il manuale cartaceo ed è un peccato visto quello che Leader era riuscita a fare con Generazioni ed è un peccato ancora maggiore se si pensa che questo gioco è un gozziliardo più bello di quello precedente. Ma se come me masticate un po’ di Inglese Videoludico9 allora non lo troverete un grosso ostacolo: gli attori/doppiatori parlano un Inglese/Americano abbastanza comprensibile10 e comunque i vostri compiti sono sempre riportati nell’inventario in Inglese scritto… per cui con un dizionarietto dovreste riuscire a capire cosa fare… Ma dall’altro lato, il fatto di potersi gustare le voci originali di Data e Picard mi piace, come potrà piacere a qualsiasi altro fans. Il gioco è un arcade adventure: ci saranno sezioni dove il phaser prenderà il sopravvento sull’ingegno. Ma dovrete usare il vostro cervello per risolvere enigmi ben strutturati, logici e mai impossibili. Parlando della grafica, gli ambienti sono in 3D renderizzato. I personaggi invece sono modellati in 3D e l’azione è ripresa da telecamere fisse per dare un senso cinematografico11 al tutto. Ma la grafica non si ferma qui: tutti gli oggetti e l’atmosfera dell’Universo di Star Trek che conosciamo sono lì: phaser, comunicatori, tricorder e la pressione del nervo di cui vi parlavo prima… senza dimenticare tutte quelle cose che vedrete per la prima volta ma che vi immergeranno ancora di più nella storia. La musica e gli effetti sonori direzionali sono coinvolgenti tanto che per un momento si pensa si aver a che fare con l’iMuse. In realtà è il Miles Sound System12. Unica pecca che ha questo gioco sono alcune sequenze filmate in QuickTime13. Nel cd troverete oltre al gioco vero e proprio un utility salvaschermo con immagini dell’Universo di Star Trek e due video dei prossimi giochi di Star Trek targati Activision: Star Trek Armada e Star Trek Voyager: Elite Force. Del primo non so molto, ma vedrò di aggiornarmi al più presto. Del secondo vi posso già invece dirvi che sfrutterà il motore di Quake III Arena14 e che dovrebbe15 essere sviluppato dai mitici Raven16. Trattenete i phaser fino ad allora e per il momento vedete di scoprire il nemico nascosto in Star Trek Hidden Evil. Tutti i fans di Star Trek converranno con me nel trovare questo gioco affascinante…

Giovanni Strammiello

1
Eccovi uno estratto del manuale dove si racconta di quello che succede nel film. Se non lo avete ancora visto e siete curiosi, noleggiate la cassetta. Se volete risparmiare anche quel denaro, allora leggetevi le seguenti righe…
"Due mesi fa, in data stellare 52593.4, il pianeta Ba’ku è stato monitorato da un gruppo di ufficiali della Federazione e di Son’a. Nascosti all’interno di un bunker invisibile, questi osservatori hanno aspettato il momento opportuno per assicurarsi di poter trasferire tutti gli abitanti del pianeta, al fine di mettere in atto un sinistro progetto. La missione è stata autorizzata dall’Ammiraglio Dougherty del Comando della Flotta Stellare. L’Ammiraglio Dougherty e i Son’a hanno cospirato illegalmente per estrarre l’energia metafisica contenuta negli anelli che circondano il pianeta e che rendono gli abitanti di Ba’ku virtualmente immortali. L’intervento del Capitano Picard e della Nave Stellare Enterprise ha impedito il trasferimento della gente di Ba’ku su una nave olografica. Proseguendo nei loro piani, i Son’a hanno cercato di rimuovere gli abitanti dal pianeta con la forza. Con l’aiuto di alcuni Son’a solidali con la causa dei Bak’u, l’equipaggio dell’Enterprise è riuscito a fermare l’Ammiraglio e i suoi alleati dal tentativi di distruggere il pianeta. Dopo il fallimento dell’insurrezione contro di loro, i Ba’ku hanno invitato i Son’a a creare una loro colonia pacifica sul pianeta. Come si è scoperto, i Ba’ku e i Son’a appartengono alla stessa razza, ma, poiché i Son’a lasciarono il pianeta centinaia di anni fa, si sono evoluti in maniera diversa e appaiono più anziani dei loro cugini. Poiché il pianeta Ba’ku è diventato un Prottetorato della Federazione in seguito all’incidente, la Federazione ha creato Outpost 40 a guardia della regione. Si crede che altri gruppi della galassia vogliano impossessarsi della enorme potenza degli anelli metafisici…"

2
anche perché parlando chiaramente non che ci fosse tutta quest’azione…

3
terrestre nato su Vulcano, laureatosi all’Accademia delle Scienze di Vulcano e successivamente all’Accademia della Flotta Stellare

4
regione turbolenta, costituita da nebulose sull’orlo del collasso e da sacche di gas volatile – regione dove è situato il pianeta Ba’ku, appunto

5
seguito dal fedele Comandante Data, l’androide positronico

6
perché sul pianeta ad un certo punto ne incontreremo tante

7
come accadeva ai bei vecchi tempi – nel giro delle prime 3 missioni acquisterere la padrononza necessaria per poter giocare al resto dell’avventura

8
testi e dialoghi

9
per il quale presto mi metterò a dare lezioni alla Bocconi 😉

10
a parte in pochi momenti dove la musica di sottofondo aumenta per aumentare il pathos

11
bella la missione all’interno dell’Enterprise in condizione di Alert Rosso — upss non dovevo dirvelo… ma il gioco di luci e ombre sul modello 3D di Sovok, nonostante in pieno standard grafico di oggi, è quantomai azzeccato e rende quel senso di claustrofobia e xenomorfismo che questa missione richiede… e perdonatemi… se ci capite qualcosa mi scuso, se no io non vi ho detto niente riguardo a questa missione… chi ci arriverà lo scoprirà, ma intanto potete vedere quello che intendo sull’immagine allegata

12
di cui non so niente

13
uno dei formati più diffusi, ma qualitativamente scadenti al giorno d’oggi, abituati come siamo al dvd…

14
la recensione la dovevo fare per questo mese, ma poi questa sezione sarebbe diventata uguale a quella di un anno fa… ma non preoccupatevi prima o poi, in un modo o in un altro qualcuno ve ne parlerà…

15
non ne sono molto sicuro…

16
ovvero i fautori del vari Heretic ed Hexen, da sempre braccio destro degli stessi Id

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