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Italiae Medievalis Historiae – AA.VV.

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Presentazione di Luca Molinini

Introduzione di Fulvia Serpico

Edizioni Tabula Fati

 

Il premio letterario Philobiblion è un concorso per racconti brevi e inediti a tema medievale, che l’Associazione Culturale Italia Medievale ha promosso nel 2006 per la prima volta. Il nome attribuito al premio si ispira all’omonima opera del monaco benedettino Riccardo di Bury (1287 – 1345), cancelliere del re Edoardo II.

In questo volume sono raccolti i racconti finalisti, tutti di ottimo livello e in ogni caso di piacevole lettura.

Poiché il loro numero è modesto, essendo in tutto cinque, mi soffermerò su ognuno di loro.

Il pranzo del Dux Mediolani di Loredana Limone, opera che si è classificata al primo posto, è la cronaca esauriente del pranzo tenutosi nel 1395 per l’incoronazione di Giangaleazzo Visconti, il primo duca di Milano. Ho detto cronaca e in effetti si ha l’impressioni di leggere l’articolo di un ipotetico giornalista dell’epoca, un resoconto minuto e dettagliato di cibi, di ambiente, anche di tresche amorose che farebbe la gioia di qualche periodico attuale che si interessa della vita dei vip. E’ indubbiamente interessante, ma anche un po’ stucchevole e del racconto, come costruzione, ha ben poco.

Vallombrosa, di Vanes Fortini, secondo ex aequo, riesce a mecolare sapientemente il sacro al profano, con una vicenda forse paradossale, ma a cui l’irriverenza dell’autore ha saputo conferire una dignità letteraria non comune.

Il pozzo, di Cristina Sottocorno, pure secondo ex aequo, è una storia di un amore spontaneo che si scontra con la ragion di stato, una tematica abbastanza frequente nella narrativa che si ispira all’epoca medievale; un racconto che, tutto sommato, si lascia leggere, senza che però si scopra qualche cosa di nuovo.

Frate Francesco e Frate Leone, di Mauro Ursino, terzo ex aequo, è un bel racconto, scritto bene e che riesce a restituire quella spiritualità che all’epoca faceva da contraltare alle bassezze, quasi bestiali, dei potenti.

Il viaggio, una metafora della vita, compiuto da Francesco con un confratello ha pagine di profonde riflessioni che non possono lasciare indifferente il lettore.

Il re del nulla, di Fiorella Borin, pure terzo ex aequo, è un racconto stupendo, sia per trama che per costruzione della struttura. Anche in questo caso c’è un viaggio, vero, e metafora però anche della caducità del potere.

 

Gli autori

 

Loredana Limone ha pubblicato la raccolta di fiabe Il Trenino Arlecchino e altre storie (Edizioni Associate), la fiaba Il Pesciolino Eolo (Coop. La Mongolfiera) per la divulgazione di un progetto di affido e due libri letterario-gastronomici dal titolo La cucina del Paese di Cuccagna (Il Leone Verde Edizioni) e Mangiare in Cascina (Atesa Editrice, con prefazione di Davide Paolini). Ha ricevuto diversi premi per la poesia, la narrativa e la drammaturgia; il suo testo teatrale Mosaici d’Amore è stato messo in scena a Milano e Reggio Emilia. È guida di letteratura gastronomica per il portale superEva, conduce il laboratorio di scrittura creativa gastronomica “Sapori letterari” e ha uno spazio radiofonico di recensioni librarie su Circuito Marconi.

 

Vanes Ferlini, quarantadue anni, abita a Imola e lavora a Bologna presso la Banca Nazionale del Lavoro. Ha compiuto studi tecnici e più tardi ha sviluppato l’interesse per la letteratura, iniziando a scrivere poesia per poi proseguire con la narrativa. Nel marzo 2004 ha pubblicato la breve raccolta di poesie Il poeta nudo (Montedit, Melegnano), risultata finalista al Premio Il portone (luglio 2004) e al Premio Emma Piantanida (aprile 2005). Nell’aprile 2006 ha pubblicato il volume D’oltresogno. Raccolta di novelle per ragazzi e per adulti sempre ragazzi (Montedit, Melegnano), 3° classificato nella Sezione narrativa per ragazzi alla 9a edizione del Premio “Firenze Capitale d’Europa” (Palazzo Vecchio, 16 dicembre 2006). Ha vinto inoltre numerosi concorsi per la poesia e la narrativa inedite.

 

Cristina Sottocorno è nata il 19 maggio del 1977 a Monza. Dopo il diploma in lingue, consegue la laurea in Relazioni pubbliche presso lo IULM di Milano con una tesi sulla Comunicazione delle Istituzioni Museali in rete. Grazie a due borse di studio, ha occasione di frequentare un master al prestigioso Istituto Europeo del Design di Milano e successivamente di fare un’esperienza lavorativa presso il Presidio Ospedaliero di Desio. Attualmente vive a Lissone, con il compagno e il loro viziatissimo jack russell Ares, e si destreggia fra il lavoro a tempo pieno per l’Assessorato all’Educazione di Monza e la sua inguaribile passione per la scrittura, la storia, le arti figurative e tutto ciò che riguarda l’umana conoscenza. Il racconto Anima sfregiata è stato selezionato nell’ambito del Concorso Racconti Metropolitani indetto da “Metro” (quotidiano gratuito a distribuzione nazionale) e l’Università Popolare di Roma (UPTER) e pubblicato nell’antologia Tropico d’asfalto e altri racconti (EDUP, Roma 2006).

 

Mauro Ursino è nato a Bologna nel 1958. È laureato in Ingegneria elettronica ed ha conseguito il dottorato di ricerca in Bioingegneria. È professore ordinario di Bioingegneria Elettronica e Informatica presso l’Università di Bologna, dove si occupa dello sviluppo di modelli matematici di sistemi fisiologici complessi. Insegna Elaborazione di dati e segnali biomedici e Sistemi intelligenti naturali e artificiali. I suoi studi recenti riguardano l’applicazione dei modelli matematici alle neuroscienze e ai processi cognitivi. Ha pubblicato quasi duecentocinquanta lavori scientifici, di cui oltre cento su quotate riviste internazionali. Nel 1991 gli è stato conferito il Premio Marotta dall’Accademia Nazionale delle Scienze. Coltiva da diversi anni la passione per la letteratura. Con il racconto Frate Francesco e Frate Leone si propone per la prima volta ai lettori.

 

Fiorella Borin, nata a Venezia nel 1955, è laureata in psicologia. Si è dedicata per qualche anno all’insegnamento di Scienze umane e Storia negli istituti superiori. Ha collaborato con l’Università di Padova e, in seguito, ha maturato qualche esperienza in seno a piccole case editrici. Da una quindicina d’anni si dedica con passione allo studio della storia di Venezia. Oltre duecento suoi piccoli lavori di narrativa, poesia e saggistica sono presenti in antologie e riviste. Ha pubblicato la raccolta di novelle La donna velata e altre storie (Firenze 1991), il romanzo breve Le putine del Canal Gorzone (Milano 2002), la raccolta di racconti La Signora del Tempio Nascosto (Bologna 2003), il racconto storico-fantastico Il bosco dell’unicorno (Tabula fati, Chieti 2004), e i due brevi romanzi storici Mir i dobro (Milano 2005) e La sciarpa azzurra (Perugia 2005) ambientati nella Venezia sfarzosa e beffarda del Cinquecento. Ha conseguito una novantina di primi premi in concorsi letterari nazionali e internazionali.

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