KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Auguri!

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In realtà l’idea era di fare il punto sul 2006, di raccontare un po’ com’era andato questo primo anno “nuovo” per KULT Underground, di sottolineare gli aggiornamenti (numerosi e strutturali) eseguiti in questi ultimi mesi sul sito di KULT Virtual Press. Ma in effetti questo ultimo periodo è stato TROPPO impegnativo e si è – come al solito – in ritardo su tutto.

Quindi ci si limita a fare a tutti i (tanti :-)…) lettori di queste pagine virtuali un caloroso augurio di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo – proponendo, come già fatto in questi giorni nel 2005, un piccolo “regalo”, ovvero un wallpaper “a tema” (realizzato dal bravissimo Oscar Celestini, da una idea del sottoscritto) – e rimandando alle prime settimane del 2007 ogni altra considerazione più generale


Idea di Marco Giorgini – Illustrazione di Oscar Celestini
Cliccate qui per la versione 1024×768 del wallpaper

Ah, gli auguri, ovviamente sono da parte di TUTTI i collaboratori di KU&KVP – che, insieme a me, vi ringraziano per il vostro supporto e la vostra attenzione 🙂


Aggiungo solo, a questo brevissimo comunicato, una nota “di spam” su un piccolo progetto editoriale cartaceo (L’Ombra del Duomo, Larcher Editore) in uscita (e presentazione) in questi giorni.

Perché se ne parla qui, vi chiederete voi?
Perché l’antologia, anche se non è “dedicata” alla rivista KU o al sito KVP ma piuttosto ad un luogo (Modena), è stata realizzata in buona parte “raccogliendo” (non a caso) nomi conosciuti negli anni in entrambe le realtà.
All’interno troverete infatti testi di Christian Del Monte (podio di 8KO-, autore di vari e-book pubblicati su KVP), Raffaele Gambigliani Zoccoli (autore di molti dei testi della rubrica SUSSURRI nei primi anni di vita di KU, e autore di e-book KVP), Giuseppe Sofo (podio di 8KO-, autore di e-book KVP), Gabriele Sorrentino (podio 8KO-), Stefania Gentile (recensioni KU/KVP), Gabriela Guidetti (giuria 8KO-) – oltre a opere di Eliselle, Dorian Reavers e Cecilia Randazzo.
Un modo questo per valorizzare l’esperienza “umana” e letteraria sviluppata in questi dodici anni di attività – a cui seguiranno probabilmente in futuro altri progetti simili.

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