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Dodici racconti orfani – Marco R. Capelli

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I Libri di Progetto Babele – Pag. 165 – Euro 5,99 – E-book Euro 0,89
www.progettobabele.it
https://www.amazon.it/Dodici-racconti-orfani-Marco-Capelli/dp/B09DMXZKQ2

Il numero 15 della collana Narrativa di Progetto Babele contiene una raccolta di racconti del creatore della rivista, il fondatore Marco Capelli, al quale mi sento legato da filo invisibile perché la sua realtà e la mia (Il Foglio Letterario) sono nate quasi contemporaneamente, al punto che, tra nizzole e nazzole (per parlar toscano) ormai è quasi un quarto di secolo che ce la raccontiamo. Marco Capelli è un narratore che parte da episodi della vita quotidiana per lanciarsi verso l’esplorazione del fantastico, buon costruttore di trame e dialoghi, scrive con cura il racconto, senza tralasciare particolari importanti che saranno ripresi nel fluire della storia, quando avverrà la virata decisiva verso un finale inatteso. Il difetto – pregio di questi racconti orfani sta nel non avere un filo conduttore, un legame forte, una solida unità narrativa, se non l’idea autoriale di sistemare una parte di produzione rimasta fuori da altri libri. Se proprio si vuol trovare un legame che collega le storie, sta nella sconfitta, nel senso che tutti i personaggi dei racconti sono legati da un’insoddisfazione di fondo nei confronti della vita, sono vittime e carnefici che sognano un mondo diverso, se non migliore, almeno a misura d’uomo. Il libro di Capelli è popolato di personaggi bizzarri che cercano di non piegarsi a un’esistenza monotona ma si sforzano di cambiarla, un vero e proprio teatro di situazioni assurde che partono spesso dal quotidiano più ordinario. Molti racconti sono ritrovamenti giovanili che l’autore ha mantenuto inalterati, perché avrebbe tradito il motivo per cui sono stati composti, infatti non è la stessa persona quella che rilegge una storia scritta vent’anni prima, sarebbe portato a cambiarla radicalmente, magari solo peggiorandola. I racconti sono dotati di ritmo e suspense narrativa, come in Risonanza, quando il lettore freme per l’amico che deve sorbire una serie di teorie scientifiche e divagazioni astrofisiche mentre sarebbe soltanto andato a chiedere in prestito un cacciavite a croce. Ecco, si parte da una situazione ordinaria, quasi banale, da racconto minimalista, per divagare verso un finale fantastico e inatteso, che mi guardo bene dal raccontare. Si continua con un personaggio inquietante, un costruttore di strade che si scopre killer, abbiamo uno strano suicidio, un fantasma del ponte di ferro, la storia di Giulia e dei suoi inferni, un uomo che vuol ripartire da Dublino, cambiare vita per un nuovo incontro … Dodici storie di personaggi viaggiatori, avventurosi testardi, individui che vogliono decidere il loro destino, tutti racconti che tengono con il fiato sospeso, avvincenti, scritti con stile sopraffino. Marco Capelli è anche traduttore e autore di testi per canzoni. Provate a leggerlo. Non ve ne pentirete.

 

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