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Lettere delle piante agli esseri umani – Sanja Särman

3 min read

traduzione di Giovanni Agnoloni

Ortica Editrice (Aprilia, 2023)

pag. 106

euro 10

“Siamo le piante, e queste sono le parole di commiato del caprifoglio e della rosa, mentre si decompongono con inimmaginabile bellezza. Noi siamo le piante, tutte in una e una in tutte”. La fine d’una lettera e il cominciamento dell’altra. Ma con due momenti che vanno tenuti insieme, perché esprimo il senso di questa pubblicazione portata in Italia da Giovanni Agnoloni. L’autrice del volume pubblicato da Ortica, Sanja Särman, dal titolo subito chiaro “Lettere delle piante agli esseri umani”, è di formazione filosofica ed artista visuale, sino-svedese, impegnata professionalmente all’Università di Uppsala “in un progetto di ricerca volto a interpretare l’apparente frammentazione dell’anima in Omero e in Zhuangzi. Il momento più significativo sente la forza della pietà, un’energia che chiede altra energia all’essere umano. Una richiesta messa in bocca alle piante. Ma che possiamo leggere quotidianamente dai volti della vita vegetale. In una biosfera sempre più sotto aggressione, in stato d’assedio corrente: “La nostra cosiddetta pietà è eleganza, nient’altro che eleganza”. Ed è vero proprio che, detto dalle Piante, “dovreste essere grati per come i nostri rami si piegano verso il basso. Se non lo sarete, ci ucciderete. Tanto peggio per voi. Siamo troppo eleganti per pensare a ritorsioni. Accetteremo la morte. Siamo le Piante, e voi vivete solo grazie a noi”. Queste epistole sono una richiesta. L’ennesima. Ma anche, si vede più avanti nel testo, un dialogo con l’uomo, anzi con una parte sensibile dell’umanità. “Il romanzo – s’apprende dalla bandella – è costituito dalle Lettere delle Piante agli Umani, che permettono a noi Umani di accedere alla Coscienza collettiva dell’universo vegetale, e dalle Lettere degli Umani alle Piante, in cui i singoli esseri umani riconoscono il ruolo da esse svolto nei recessi più profondi della propria anima e nei loro ricordi più intimi”.

 

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