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Intervista con Libertango 5tet

5 min read

POINT OF NO RETURN

TRP 2021
Libertango 5Tet 

Tornano con “POINT OF NO RETURN”, un progetto discografico full length che può essere considerato l’opera della definitiva maturazione della band. L’album contiene dieci  brani originali che sono il sunto della filosofia del gruppo: particolare attenzione per le contaminazioni. Il jazz come solida radice su cui innestare altre culture musicali, infine, il contrappunto come metodo compositivo.
“I’LL BE THERE”, estratto dal nuovo album, è un brano fortemente evocativo e dal profondo
impatto emotivo composto e arrangiato da Francesco Calì che ha voluto portare sonorità finora inedite per il quintetto coinvolgendo la TRP Studio Orchestra, un gruppo d’archi di dodici elementi.

Libertango 5Tet , il nuovo singolo 

Spiega la band a proposito del nuovo singolo: «Il vuoto che lascia la perdita di una persona cara sembra incolmabile e non sempre il tempo affievolisce il dolore e l’angoscia.
Tuttavia, la memoria della presenza, i piccoli gesti quotidiani, i momenti trascorsi insieme, l’odore… possono diventare un faro luminoso, un porto sicuro nei momenti difficili della vita. E allora non bisogna avere paura di continuare, perché quella persona ci sussurra sorridente” I’ll be there”, io ci sarò ogni qualvolta avrai bisogno di me”».

Libertango 5Tet, il videoclip 

Il videoclip ufficiale di “I’ll Be There”, animato dal collega sassofonista Cristiano Giardini, evoca, attraverso suggestive immagini di paesaggi naturali, lo sguardo amorevole di chi ci ha profondamente amato e continua a vegliare su di noi anche oltre la forma umana.
È un monito a ricordare, e successivamente a tramandare, l’Amore nella sua essenza più pura, quello che scaturisce da una Madre. Le immagini dei paesaggi naturali hanno questo significato: per quanto possiamo vivere una realtà alterata e distopica, sono sempre i valori reali che danno senso alla vita.

Libertango 5Tet, la tracklist di Point of no return

“Five or Four Tango”, “Point of No Return”, “I’ll Be There”, “Alysia’s Dance”, “Three Lights”, “Three Brothers”, “Mal d’Afrique”, “Dr. Tomas”, “Life and Death”, “Tango for Sigfred”

Comunicato Red & Blue

https://www.francescocali.com/libertango-5tet

– Francesco Calì (accordion, piano and arrangements)
– Gino De Vita (guitar)
– Marcello Leanza (flute and saxes)
– Giovanni Arena (bass)
– Ruggero Rotolo (drums)

Intervista

Davide

Ciao. Nel 1993 si formava il Libertango 5tet. “Libertango” ovviamente richiama la notissima composizione di Astor Piazzolla e il suo album che segnò nel ’74 la svolta elettrica del grande bandoneista. Perché dunque Libertango?

Libertango (Marcello Leanza) 

Astor Piazzolla, nei primi anni’ 90, è stato il trait d’union ideale per il giovane fisarmonicista Francesco Calì, che ha visto nel Nuevo Tango nuovi orizzonti espressivi. L’incontro con il chitarrista Gino De Vita ha fatto il resto. 

Davide

Cosa è cambiato e cosa è rimasto dal vostro esordio ad oggi? Come si colloca “Point of no return” lungo il vostro continuum artistico e ai vostri due precedenti lavori?

Libertango

La nostra poetica musicale è sempre la stessa, ma senza dubbio Point of No Return è il nostro lavoro più compiuto, quello della piena maturazione. 

Davide

Perché “punto di non ritorno”?

Libertango

Da questo momento preciso abbiamo ri-preso l’impegno di continuare a fare musica, e da questo “punto” non si torna indietro! 

Davide

Non solo tango, ma diversi sono i generi musicali che attraversano la vostra musica. Mi è sembrato tuttavia che la vostra musica superi le categorie convenzionali stesse che identificano e classificano le diverse musiche e la stessa tricotomia massimalista tradizionale-colta-popular (come proposta dal musicologo Philip Tagg), riuscendo ad essere tutte queste cose allo stesso tempo, tradizionale (etnica), colta e popular. Cosa significa per voi “contaminazione” tra generi diversi? Come siete arrivati a questa vostra peculiare sintesi?

Libertango

Siamo felici che tu abbia perfettamente colto il segno. A nostro modo di vedere, cos’altro è la musica se non una contaminazione continua? E cos’è il Jazz se non il territorio delle contaminazioni per eccellenza? 

Davide

Ma alla base, ad amalgamare il tutto, c’è comunque il jazz, quindi un linguaggio oramai definito colto? Cosa significa per voi “jazz”?

Libertango 

Il Jazz riassume perfettamente la tricotomia tradizionale/colta/popolare a cui accennavi prima. Ma forse l’aspetto più ammaliante è la sua natura cangiante, non a caso è stata per più di un secolo la più libera tra le musiche. 

Davide

“Il segreto del tango sta in quell’istante di improvvisazione che si crea tra passo e passo. Rendere l’impossibile una cosa possibile: ballare il silenzio”. Questo il punto di vista di Carlos Gavito, ballerino considerato il più grande tanguero del mondo, il “Tango” stesso. Cos’è invece per voi, da un punto di vista puramente musicale, il tango?

Libertango

Il Tango, per un musicista, è un genere sacro, da maneggiare con rispetto. Poche musiche sono così ricche di dinamiche, che vanno dal sospiro al parossismo: in questo spettro di emozioni è racchiusa la bellezza di questa musica. 

Davide

Le composizioni sono firmate Francesco Cali oppure Gino De Vita. “Mal d’Afrique” porta invece la firma di entrambi. Come avete condiviso questo compito compositivo, sulla base di quali linee progettuali comuni?

Libertango

Mal d’Afrique è un brano composto in memoria di un amico scomparso in Africa. Il brano è nato per magia, da un ostinato armonico di Francesco e un tema minimale di Gino.

Davide

A proposito di “mal d’Africa”… Si dice che l’unica cura al “mal d’Africa” sia tornare ancora una volta in questo continente. In che modo voi vi tornate musicalmente o culturalmente per riattingervi linfa dalle radici o una qualche cura alla musica?

Libertango

La musica, come un albero, deve avere radici forti. Per un musicista, tornare alle proprie radici non è solo importante, è inevitabile. 

Davide

Perché la musica è più che mai importante? 

Libertango

Perché la Musica è uno degli ultimi valori credibili. 

Davide

Cosa seguirà?

Libertango

A novembre torniamo in sala per provare nuovi brani. Si guarda avanti! 

Davide

Grazie e à suivre…

Libertango

Grazie a te! 

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