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Dono per Ilaria Del Carretto – Piero Marelli

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Letto oggi 12/06/2006 in Ceglie Messapica (BR)

 

La roccia ispira il fantasticare dell’uomo intorno ad una figura femminile, immortalata dal sempiterno eremo dell’immagine; rappresentato dalla statua, immobile come ogni cogitanda conquista.

L’uomo si prostra dinnanzi ad essa. Come antico signore si inchina. Esprime il proprio canto seduttivo e spera, ed è… uno fra tanti:

naturalmente/ come allora anche adesso sono uno dei tanti/ venuto qui per conoscerti (pag. 1).

 

La dottoressa Ilaria Dazzi, in un commento omaggiante, scrive di solleticazione. Per la studiosa (ed anche fine e attenta scrittrice), la statua guida il Marelli, poeta esperto.

 

A tal proposito, mi piace qui scantonare da una critica sostanziale di stampo autoriale, volta all’emozionalità più che alla forma, ed osare un illustrissimo riferimento: Guido Gozzano. Che, nel poemetto (V. vv. 127-130) LA SIGNORA FELICITÀ OVVERO LA FELICITÀ, grida:

Vedevo questa vita che m’avanza: / chiudevo gli occhi nei presagi grevi, / aprivo gli occhi: tu mi sorridevi/ ed ecco rifiorita la speranza!

 

È la novellistica in poesia che, qui come nel Gozzano, traspare e getta il suo leggero manto su un ricordo mancato e, contemporaneamente, immortalato; soprattutto quando l’animazione dell’opera in prima persona sa e vuole esprimersi: attraverso piani sovrapposti, che nel tutto trovano asilo d’ineluttabilità e giusta fine.

La pietà per i defunti chiuderà il pensiero prima su le carezze proibite (pag. 2) poi sul non spegnere la luce (pag. 3).

 

Arte storia e poesia – concordo con la Dazzi – diventano, forse, tenera memoria. E ad amalgamare gli ingredienti del requiem è la tensione stilo-fideistica d’un poeta che canta le proprie e le trapassate possibilità espressive comunicative seduttive.

Io ragazza con gli occhi di pietra/ e tu viaggiatore dell’incanto/ io i miei piedi che hanno fatto il loro andare/ e tu polso ultimativo per farti capire/ anche da quelli che non ti conoscono/ insomma noi/ nello stesso e un po’ di stralunato aspetto che sostituisce/ la nostra possibilità (pag. 3).

 

Si compirà da sola ogni trasfigurazione e rimarrà chiusa nel privato, come lettera d’amore non più inviabbile; e, per quanto possibile, tentata oltre l’apparenza sensibile.

 

 

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE[1].

Piero Marelli, poeta italiano.

 

Piero Marelli “Dono per Ilaria Del Carretto”, Edizione fuori commercio in 100 esemplari numerati, pm* tipografo di poesia.

Anche questa plaquette è un omaggio di Ilaria a Monica ed Elisabetta.



[1] Righe a cura di Elisabetta Blasi

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