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Rosa sangue – AA.VV.

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Antologia fantastica per raccontare il femminicidio
a cura di Donato Altomare e Loredana Pietrafesa
prefazione di Daniele Giancane
introduzione di Loredana Pietrafesa
Altrimedia Edizioni (Matera, 2016)
pag. 256, euro 16.00
 
Marina Alberghini, Mariangela Cerrino, Adriana Comaschi, Giusi Tolve, Anna Maria Bonavaglia, Claudia Graziani, Luigina Sgarro, Francesca Garello, Irene Drago, Elena Di Fazio, Ida Vinella, Denise Bresci, Nicoletta Vallorani, Annamaria Petrino, Loredana Pietrafesa, Sara Bosi, Annarita Guarnieri, Monica Serra. Queste autrici, fra più note e meno note, ognuna ovviamente con la propria specificità stilistica e di scelta nelle sfaccettature d’indirizzo contenutistico, hanno deciso d’inventare storie che aggiungano riflessioni al pesante discorso sulla violenza; “Le storie sono scritte assai bene, sono agili e coinvolgenti. Tutte le autrici conoscono, evidentemente, l’arte della narrazione: l’incipit che subito affascina il lettore, la suspense, il colpo di scena, la conclusione (che qui, ovviamente, è spesso tragica: si tratta di donne che vengono vessate, perseguitate, uccise). (…) In definitiva, a me pare che questa raccolta di storie sia davvero di qualità elevata, sul piano letterario, e incisiva (in qualche momento giustamente angosciante). Un bel lavoro, che piacerà ai lettori e a tutti coloro che sentono sulla propria pelle (donne e uomini) il problema del femminicidio, quale evento terribile di un mondo che, forse, deve ancora individuare un felice equilibrio fra i due sessi”. (Giancane). E per la prima volta in assoluto, il genere fantastico viene portato in libreria con, allo stesso tempo, una luna tutta femminile e la presa di posizione che non esiste altro modo di rispondere che raccontando l’atrocità. “(….) senza usare toni rancorosi o polemici, non mettendo alla gogna il genere maschile, non scegliendo di essere un manifesto femminista. (…)” (Pietrafesa). Ma se “il fantastico come strumento femminile per parlare del femminicidio” è la risposta, già dovremmo dire che una presenza massiccia di donne che fanno questo genere letterario è già il primo passo in avanti. Con questo volume, la necessità d’esser attuale per seguire il mercato oppure i medium è messa al bando. Ché valori e contenuti, possiamo sottoscriverlo, sono sprovvisti degli stessi concetti d’inquadramento in spazio e tempo definiti.

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