Stefano Manzini inizia il suo percorso nel mondo del canto a soli 6 anni entrando a far parte del coro della sua scuola elementare. Parallelamente studia canto moderno dapprima presso la Music and Art International di Chieti, diretta dal Maestro Giuliano Mazzoccante e poi presso l’Accademia Musicale città di Pianella (Pe), seguito dal Vocal Coach Vincenzo di Nicolantonio, dando così modo alla sua passione di crescere esponenzialmente.
Dopo gli studi, nel 2020 pubblica da indipendente il suo primo brano inedito, una ballad dal titolo “Comunque vada”.
Perseguendo questo interesse per il cantautorato, nel 2021 pubblica il secondo brano inedito “Fiaba”, poi nel 2022 pubblicherà “Lasciare Andare”. Tutti i brani composti da Vincenzo Di Nicolantonio e arrangiati da Elio Depasquale.
Nel frattempo le esperienze artistiche e le partecipazioni a progetti musicali non si interrompono: oltre a tenere numerosi concerti in Abruzzo, nel 2022 partecipa al musical “Adesso è tutto ciò che avremo” interpretando il brano cardine dello show “Adesso” di Diodato.
Nel 2023 interpreta assieme ai ragazzi dell’Accademia Musicale Città di Pianella il brano “Che sia bemedetta” di Fiorella Mannoia, di cui è stato realizzato anche un videoclip.
Nel 2024 avviene l’incontro con Music Force con cui decide di pubblicare il suo primo disco, “Consapevolezze”.
Music Force
Intervista
Davide
Ciao Stefano. Il tuo percorso nel mondo del canto è iniziato dunque molto presto, all’età di sei anni. Cosa sono stati ieri e cosa sono oggi per te la voce e il canto?
Stefano
Ciao Davide, innanzitutto grazie per questo spazio! Secondo me la voce e il canto sono due facce della stessa medaglia: sono le due componenti imprescindibili e principali di una canzone. Saper cantare significa anche emozionare l’ascoltatore, mentre la voce è dal mio punto di vista lo strumento più potente che ciascuno (cantante o meno) possieda. All’inizio era tutta una scoperta, c’era tanta curiosità, dopo gli studi, oggi c’è invece la passione, la vita vissuta.
Come canta Fiorella Mannoia, la voce può arrivare dove vuole, è il mezzo più potente che possediamo e dovremmo imparare a usarlo il meglio possibile, non solo per cantare. Il bello è che ogni voce è unica e trova la sua massima espressione nel canto, che è il modo in cui personalmente riesco a dire ciò che sarebbe difficile spiegare a parole. Oggi usare la voce e cantare, per me è una tra le più alte forma di libertà che esistano, oltre ad essere quella nella quale maggiormente mi ritrovo.
Davide
La musica di queste cinque canzoni, in realtà quattro, è di Vincenzo Di Nicolantonio e tue le parole. Com’è nata questa collaborazione con Di Nicolantonio e come avete lavorato a questo progetto?
Stefano
Beh, Vincenzo è stato il mio vocal coach per parecchi anni, solo nel 2019 quando gli portai il testo di “Comunque Vada” è nato il sodalizio artistico che ci ha portato a “Consapevolezze”. Tutti i brani del disco sono stati composti da lui, che devo dire è sempre riuscito a cogliere l’essenza dei miei brani. Io ho pensato ai testi, lui si è messo al piano e gli ha cucito addosso un’anima, ecco. Sicuramente il fatto che i testi siano stati in qualche modo vissuti dal sottoscritto ha aiutato non poco sia nella composizione che successivamente nell’interpretazione.
Davide
Perché “Consapevolezze”? Qual è il tema centrale dei testi?
Stefano
Mi piace pensare a “Consapevolezze” come ad un Puzzle di emozioni: c’è l’amore, la paura, la malinconia, ma anche un po’ di follia, nonché sicuramente il lavoro nel complesso: è il mio manifesto di libertà.
Davide
“Comunque vada” apre e chiude con una “Intimate session”. Perché hai voluto una versione alternativa, per evidenziarvi, estrapolarvi, variarvi cosa in particolare rispetto all’originale?
Stefano
“Comunque Vada” è il più intimo dei brani, quello che sento maggiormente dentro. Ho deciso di regalare agli ascoltatori una versione intima di questo brano, e di sussurrare questa canzone accompagnato al piano da Elio Depasquale (arrangiatore del disco) per far sì che ogni respiro arrivasse a chi ha il piacere di ascoltarmi. Ho voluto aprire il mio mondo interiore, spogliandomi di qualsiasi fronzolo, arrivando all’essenza e all’osso del brano, interpretandolo completamente.
Davide
Quali sono i cantanti che più hanno influenzato il tuo gusto per il canto?
Stefano
Non posso dare una risposta esaustiva a questa domanda, potremmo parlarne per ore. Ascolto molto cantautorato italiano, vedasi Baglioni, Renato Zero, Fiorella Mannoia ma ogni stimolo è un ottimo punto di partenza e un ottimo spunto di riflessione.
Davide
I binari di una ferrovia sono ricchi di sensi figurati o metaforici e, di solito, la vita è rappresentata come un viaggio in treno con i suoi scambi, le sue stazioni eccetera. Tu perché hai scelto una ferrovia come copertina al disco?
Stefano
La ferrovia è ambigua in un certo senso: può rappresentare il punto di partenza, che figurativamente è il primo brano dell’album, “Comunque Vada”, come il punto di arrivo, rappresentato da “Sei parte della storia”. La vita è invece il treno, che passa … e se ne va … Ogni brano del disco è una stazione, ed ogni stazione rappresenta una consapevolezza diversa poiché diversa è l’esperienza di vita dalla quale ogni brano scaturisce.
Davide
A cosa serve la musica nella vita e nella società dal tuo punto di vista? Quale, insomma, la sua principale funzione che ti spinge a farne a tua volta?
Stefano
La musica è una delle più potenti forme d’arte che io conosca: ci permette, e quindi ha permesso a me come artista, di dire quello che vogliamo, senza renderci vulnerabili, anzi spesso ci aiuta a superare i momenti bui e le vulnerabilità, che proprio attraverso la musica riescono invece a venire fuori liberamente. Ecco io vedo la musica e questo disco come possibilità di essere liberi nell’espressione e dal giudizio.
Davide
Cosa seguirà?
Stefano
Difficile rispondere, seguirà mi auguro tanta musica di senso: faccio sempre attenzione che ciò che scrivo non sia banale, scontato o forzato. Vorrei confrontarmi con nuovi compositori. Ho già un brano interessante a cui vorrei lavorare. Tutto avverrà molto naturalmente, ma ciò di cui puoi stare certo è che canterò finché avrò il fiato e la forza di stare in piedi.
Nel frattempo, grazie alla mia etichetta Music Force, trovate il mio disco “Consapevolezze” ovunque, sia in formato fisico che digitale.
Davide
Grazie e à suivre…