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Nessuno pensi male – Gianni Paris

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Dario FlaccovioEditore (Palermo, 2010)
pag. 120, euro13.00
 
Su una grande domanda, uno scrittore hacreato un romanzo divertente e ironico. Iniziamo a precisare, lo scrittore èGianni Paris. Il romanzo, continuiamo, è titolato “Nessuno pensi male”. Paris èl’autore, poi, di “Mare Nero”: sui risvolti drammatici delle migrazioni. Con50.000 copie vendute. E tante grazie al lavoro degli stessi migranti che intutta la nazione hanno venduto e vendono brevi manu il libro. Pubblicazione,tra l’altro, che da sempre c’ha interessato. Ma che pure mai ha del tuttoconvinto, almeno tanto da portare alla lettura. Eppure, ricominciamo, Nessunopensi male, si deve spiegare, risponde a un semplice e tanto utilizzatointerrogativo. Ovvero a un paio. I cinesi, in Italia, muoiono? Avete mai vistoil funerale d’un cinese in Italia? Per la verità e l’esattezza, comunque,altri, eppur mai con l’intento di fare un romanzo, s’eran posti i dilemmi dicui sopra. Ora il compito, in pratica, quello ovvero di sperimentare una speciedi risposta ai quesiti è affidato al fuggitivo Graziano Spichesi; questoSpichesi, intanto inizialmente è come se fosse aiutato da un presunto amico asfuggire da una condanna a morte donatagli dalla camorra. Quando lui stesso, loSpichesi a un ordine della camorra non aveva voluto dar seguito con riscontropositivo. L’avventura tragicomica dello Spichesi, però, inizia quando costuicomincia a capire, sempre troppo tardi, che è salvo dalla camorra campana eperò in contemporanea il presunto amico l’aveva venduto alla mafia cinese distanza in Italia. Siamo nella Marsica, centro d’Italia, nel contempo centro dismistamento dei traffici della mafiopoli della famiglia Chang. Grazie alcapostipite, almeno, comunque lo Spichesi se pur in ritardo si pone i primisospetti. Che sulla sua pelle, infine, anzi in virtù dell’utilizzo delle sueinteriora, Graziano Spichesi dovrebbe salvare, ovviamente a sua insaputa, icinesi paganti. Questa breve sintesi, date le caratteristiche dell’opera,permettono già di sapere d’una parte della struttura e impostazione dell’opera.Le pagine del libro, agilissime, invece fanno guardare a rocamboleschesituazioni e a piccoli pezzi di questioni scandalose. Paris scrive come seraccontasse con oralità. E il raccontare, quindi, deve consegnare a chi leggequel qualcosa che a copertina ripristinata ci ricorderemo di ridire. 

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