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Competenze Compensative – Flavio Fogarolo e Caterina Scapin

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Quest’anno scolastico 2011-2012 è iniziato  con la pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 170, che sistematizza e ordina tutta una serie di disposizioni che erano state prodotte in questi ultimi tempi nei confronti degli alunni dislessici e in generale con DSA (disturbi specifici di apprendimento).
In particolare modo, nei confronti degli alunni dislessici, gli anni 2000 hanno visto un crescente interesse da parte della legislazione scolastica. Si è cercato di comprendere questo speciale disturbo valorizzando una serie di misure per aiutare i ragazzi, troppo spesso considerati semplicisticamente “pigri e svogliati”, a superare le difficoltà di lettura che rallenta inevitabilmente gli apprendimenti.
La dislessia, infatti, consiste nella mancanza di quegli automatismi che permettono ai ragazi di servirsi della lettura come sostegno importantissimo per apprendere; l’alunno si trova dal punto di vista cognitivo nelle stesse condizioni dei suoi compagni, però è molto rallentato nel processo di lettura. In questo senso deve essere aiutato a dotarsi di quegli strumenti che permettono di superare l’”ostacolo” della lettura e di acquisire gli stessi apprendimenti degli altri.
La legge 170, del 2010, prevede sia misure dispensative (ad esempio essere dispensati dalla lettura ad alta voce davanti agli altri, tempi più lunghi per l’esecuzione delle verifiche in classe, etc.), sia strumenti compensativi (come nel caso degli ausili informatici, l’uso di audio-libri, tabelle che facilitino il recupero delle informazioni etc.). Questi strumenti e queste misure, senza bisogno dell’insegnante specializzato di sostegno, possono agevolare questa tipologia di ragazzi nel loro percorso scolastico.
Il libro “Competenze compensative” di Flavio Fogarolo e di Caterina Scapinm si presenta come un utile manuale per farsi un’idea del panorama di software e di strumenti informatici (e non solo), che sono a disposizione degli alunni; alcuni di questi  programmi analiizati sono fra l’altro disponibili gratuitamente in rete e gli insegnanti potranno trovare in questo libro utili suggerimenti da trasmettere ai ragazzi per facilitare loro il percorso scolastico.
Dopo la presentazione del prof.Stella, dell’Università di Modena e di Reggio Emilia, che è considerato uno dei più attenti conoscitori italiani sulla dislessia, il libro dedica un capitolo introduttivo a spiegare come gli strumenti compensativi vadano inseriti in una strategia didattica più ampia: non basta “lasciare usare il computer in classe al ragazzo dislessico”, quanto piuttosto bisogna avere una buona conoscenza degli strumenti informatici  e di come si utilizzano, sia da parte dei ragazzi, che da parte degli insegnanti, perchè essi siano efficaci. La sfida è quella di investire su una didattica, che comprenda la conoscenza e l’ausilio delle tecnologie informatiche; a volte è così difficile il dialogo tra il mondo della dislessia e della scuola proprio perchè gli ausili informatici in generale (e non solo quelli a servizio degli alunni DSA) non sempre sono di facile accesso o di facile uso per gli insegnanti stessi.
Il secondo capitolo si occupa delle difficoltà di scrittura: l’uso del computer facilita molto quanti sono disgrafici o disortografici, perchè rende la scrittura lineare e chiara; con il correttore ortograifco, inoltre, risulta più facile riflettere sugli errori più comuni che si tende a fare in termini per esempio di doppie o di accenti. Il libro offre una panoramica di software che facilitino l’apprenidmento di un uso veloce della tastiera,  affinchè l’uso del computer per scrivere non sia comunque inefficace visto la lentezza di questo metodo di scrittura rispetto alla scrittura normale.
Dal terzo capitolo al settimo, l’attenzione si sposta soprattutto sugli alunni dislessici offrendo strumenti per facilitare la lettura e per aiutare i ragazzi a organizzarsi meglio nello studio e nella vita quotidiana. Bisogna evidenziare che questa parte è davvero ricca di analisi di diversi programmi e strumenti informatici, che spaziano da moltissime sintesi vocali, comprendeti anche programmi più complessi che permettono di leggere i testi dei libri, ma anche i testi che i ragazzi stessi possono comporre, fino ad arrivare a software per produrre mappe concettuali, calcolatrici e altri stumenti didattici veramente molto interessanti. Come si diceva all’inizio i programmi descritti sono di diverso tipo: ci sono programmi freeware (quindi scaricabili direttamente in versione completa o in versione demo da Internet), ma anche software  delle più importanti ditte informatiche che lavorano nel settore. Il testo presenta anche immagini con le schermate prese dal PC, per farsi un’idea dell’interfaccia di questi strumenti, e interessanti consigli sull’utilizzo.
Va segnalato, infine,  anche il settimo capitolo, che in modo originale, riflette sull’importanza anche di quegli ausili informatici che aiutino i ragazzi a fare ordine nel loro metodo di studio e nell’organizzazione del tempo, notando come il disordine organizzativo e la confusione nella gestione del tempo siano spesso fattori molto importanti associati alla dislessia. Anche qui i programmi proposti sono vari; si tratta, comunque, soprattutto di agende che permettono di pianificare le attività da fare nel corso della giornata e della settimana.
Il libro si conclude con un glossario e con tre appendici che presentano statistiche, progetti e proposte sperimentate per l’aiuto agli alunni DSA.
In generale questo manuale della Ericson, aggiornato e completo, può essere davvero uno strumento utile nella mano degli insegnanti della scuola primaria e secondaria, per acquisire in modo rapido una prima guida circa i molti strumenti informatici che sono stati prodotti in questi ultimi anni; la parte introdutiva e i capitoli finali sono, poi, riflessioni più ampie intorno alla didattica con alunni DSA, che si presentano come uno stimolo per una riflessione più ampia e per l’elaborazione di progetti  concreti.

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