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Intervista a Rafman

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Intervista a Rafman

 

Raffaele (detto Rafman) è l’autore di un rpg di culto che a Lucca ha tolto parecchia visibilità a prodotti molto piu’ pubblicizzati: si tratta di OSOK, acronimo di One Shot One Kill.

Rose & Poison, forti del successo di Sine Requie, ha deciso di pubblicare OSOK… cerchiamo di conoscere questo singolare prodotto insieme al suo creatore: il Rafman.

 

 

Ciao Rafman, vuoi dire qualcosa di te?

 

Certo. Mi chiamo Raffaele Vota (cognome del cazzo, vero?) ho trent’anni ed ho passato più della metà di questi a lanciare dadi e sedurre donne. Pratico la Nobile Arte della Spada Giapponese, il Kendo, un’altra mia grande passione.

Adoro così tanto i film di serie b ed il trash in generale perché li considero squisitamente sconclusionati, a tratti geniali e sicuramente “puri”. Non per niente il primo emendamento del cinema spazzatura afferma che un film è trash se lo spettatore (QUALSIASI spettatore) si alza di colpo dalla poltrona esclamando: “non-riesco-a-credere-che-abbiano-osato-girare-questa-scena!”.

Okay, lo ammetto, sei anni fa, per la prima volta nella mia vita, sono stato sottomesso da una Vera Dura di nome Cisca, madre dei nostri due splendidi gemellini: “Daigoro” Manuel e “Psyco” Isabel, che sto ovviamente crescendo a sangue, dolore e sudore (miei e loro).

Che altro dire? Di solito quando apro bocca tutti si coprono il viso in attesa della “tempesta”.

Per la cronaca: il nomignolo “Rafman” me lo ha affibbiato Leo Ortolani in persona, l’autore del fumetto di culto “Ratman”, dopo avermi visto girare in una fiera vestito come il suo personaggio (da qui la contrazione: Raf-man).

 

Ed ora qualcosa su OSOK?

 

Diamine, ce ne sarebbe da scrivere per un altro manuale e parlando solo di questo! Allora, OSOK è un gioco che vi  farà alzare di colpo dalla sedia esclamando: “non-riesco-a-credere-che-abbiano-osato-creare-questo-gdr!” che, come già detto, non è per forza sinonimo di “merda”, bensì qualcosa di atipico, scorretto, stiloso, irriverente, originale, ecc. ecc. La merda è compresa nel prezzo: quella lanciatela contro gli altri insulsi gdr!

 

Come sei diventato creatore di gdr? Da dove nasce OSOK?

 

Come ogni buona idea e buon film squallor che si rispetti, OSOK nasce assolutamente per caso. Ho scritto centinaia di avventure, giocato ad un fottìo di giochi, bevuto parecchio (soprattutto bevuto…) e, ovviamente, fantasticato sul SISTEMA DI GIOCO PERFETTO che IO avrei creato. Non lo abbiamo fatto un po’ tutti, prima o poi?

Beh, la differenza tra me e voi è che io ce l’ho fatta: OSOK è PERFETTO!

Scherzi a parte, l’idea di un sistema che permetta di ricreare le gesta degli eroi dei b movies nasce in parte dalla mia già citata passione per il filone trash, e poi da una considerazione che è stata fondamentale, e cioè che la vena trash sia radicata PROFONDAMENTE dentro ognuno di noi.

Per esempio dimmi: quante partite hai iniziato ripromettendoti di giocare almeno una volta “seriamente” ed invece, come al solito, dopo appena dieci minuti, eri già scaduto inevitabilmente nel, citando il manuale: “paradosso semi-demenziale” o “surrealismo pulp”? Tante? Ci credo: quella era la voce del tuo animo maleodorante che reclamava la giusta vendetta!

Quindi, perché non fare un gioco di ruolo di tipo VERAMENTE narrativo dove queste cose siano le COMPONENTI ESSENZIALI del gioco stesso? Senza far finta di essere gli Al Pacino o Dustin Hoffman di turno e pensando unicamente a divertirci?

La scelta del genere cinematografico di bassa lega, quindi, non è stata una vera e propria decisione, ma una conseguenza inevitabile.

 

Quali sono le fonti di ispirazione principali di OSOK?

 

Se parli di film, dico: tutti quelli di Tarantino (da sempre sostenitore dei film di genere) ed in particolar modo Kill Bill, già di per sé ultra-citazionista, i mitici action e telefilm anni ’80 ed i film interpretati dall’IMMENSO Richard Harrison, ovvero tutte quelle pellicole ingiallite piene di ninja scoordinatissimi, vestiti in maniera improbabile (con tanto di fascetta “nin-ja” sulla testa) e dalla trama assolutamente non-sense. Poi, non dimentichiamoci di alcuni classici del genere arti marziali: Grosso Guaio a Chinatown, Cinque Dita di Violenza e Storie di Fantasmi Cinesi. Ancora: The Killer e Face Off di Jhon Woo, Zatoichi e Brother di Takeshi Kitano, gli squallorissimi Ristorante all’Angolo e Robot Holocaust, tutti, ma proprio TUTTI i film della Troma Video (bravo, quella di “The Toxic Avenger”) e tanti, troppi altri filmoni che hanno allietato le serate mie e dei miei amici.

 

C’e’ qualche gdr che ti ha influenzato nella stesura della tua opera? E, comunque, quali altri gdr apprezzi o giochi?

 

Sicuramente FUDGE, per la sua estrema versatilità e libertà d’azione, Fuzion (altro gdr free) per alcune belle regolette, Cyberpunk per lo STILE, la violenza e l’irriverenza, poi tutti quei giochi dove la morte dell’Eroe “non è importante” quali: Toon, Teenager Manga Mutanti, Paranoia, ecc. ecc.

Una cosa di cui vado particolarmente fiero di OSOK sono i Tratti Distintivi, ideabili e interpretabili dai giocatori secondo le circostanze di gioco per creare effetti paradossali o aumentare l’efficacia della narrazione (e quindi del risultato del tiro di dadi). Un modo per sottolineare, insomma, che in OSOK lo STILE è tutto, e ‘fanculo il resto!

Per quanto riguarda i giochi giocati, ho giocato/arbitrato fino allo sfinimento Cyberpunk, nonostante il sistema un po’ troppo macchinoso, poi praticamente tutti i regolamenti italiani che hanno come motore di gioco il Basic System (ufficiosamente chiamato “D100 System”), La Leggenda dei Cinque Anelli (visto il mio già citato amore per il Kendo ed il Giappone feudale), ovviamente On Stage (colgo l’occasione per ringraziare ancora l’illustre Luca Giuliano per il sostegno datomi) e molti altri. Non ho mai invece neanche osato pensare di arbitrare Shadowrun (perché il regolamento è un vero e proprio trattato scientifico strapalloso), il vecchio GiRSA e Varpirl… ehm, volevo dire Vampiri: The Masquerade (un altro eclatante caso di falso gioco di narrazione).

Ora come ora sono impegnato in una campagna di Cthulhu che va avanti ormai da anni, e tutto questo per riavvicinare al mondo dei gdr una mia vecchia amica, che ora va in giro facendosi chiamare… Piperita Jhonson!

 

Come è stato il feedback di chi ha acquistato OSOK? so che hai un nutrito gruppo di amici che ti supporta con un tifo quasi da stadio…

 

OSOK gira tra le varie fiere di settore da diversi anni, ed il regolamento è stato rifinito o addirittura riscritto grazie anche al sostegno di tutte le persone che, nel corso della sua lunga gestazione, hanno avuto il coraggio di provarlo.

Le stesse persone che, oggi, sostengono il gioco comprando copie per loro ed i loro amici (OSOK è stato probabilmente il gdr più regalato di Lucca Games!). Se proprio devo citarne qualcuno allora dico: Domon, che è stato il PRIMO acquirente della PRIMA copia della PRIMA edizione (ricordo ancora oggi l’odore di quelle fotocopie…), Alessandro “Jovan” Ruella, da sempre fan accanito, e ovviamente il mio braccio sinistro: Roberto “Fox” Marcarini, in arte il Pulitore, nonché quasi-co-autore di OSOK. Cristo, amico, grazie!

Il feedback, quindi, non poteva che essere positivo per chi conosceva già il prodotto e che oggi se lo ritrova migliorato e ampliato in diverse parti. Ma devo costatare con piacere che anche chi non sapeva nulla del gioco è rimasto piacevolmente colpito dalla sua scarica di adrenalina e dalla possibilità di poter “costruire” in tutta libertà le azioni più “sborone” dei film di genere. Unico appunto: la molta libertà che concede il sistema potrebbe disorientare i meno Duri tra i giocatori o i Veri Credenti nel Gioco di Ruolo. In particolar modo per questi ultimi ho ideato una regola apposita, che potete leggere a pag. 46, sopra l’immagine della figona che spara alla testa del “trucido”.

 

E… come stanno andando le vendite di OSOK?

 

Mah, la prima tiratura l’ho acquistata interamente io a prezzo pieno, le altre non so…

 

E’ stato difficile trovare qualcuno che te lo pubblicasse? E come sei entrato in contatto con la R&P?

 

E’ stato DIFFICILISSIMO: è bastato mandare una mail alla Rose and Poison con alcuni estratti del manuale, ed il progetto è partito in tempo zero. Tengo a sottolineare che OSOK esiste grazie a loro soltanto. Ehi, gente, quei ragazzi sono dei Veri Duri! Puntano tantissimo sui giovani game designer italiani, quindi meritano rispetto incondizionato. Abbassate la testa al loro cospetto!

 

Come sta il gdr in Italia? E come ne vedi il futuro?

Secondo te il mercato sta andando in saturazione o ha ancora margini di crescita?

 

Guarda, vedere così tante nuove pubblicazioni ITALIANE come il Gioco di Ruolo di Jhon Doe, Nephandum, GiLDAR e, a suo tempo, il riuscitissimo ed originalissimo Sine Requie non può che farmi piacere. So che Sine è supportato alla grande da un nutrito zoccolo duro di seguaci, e che questo zoccolo duro è in continua espansione (non lo dico io, sono i fatti a parlare!) tant’è che alla R&P non smettono di pubblicare espansioni, moduli avventura (ne è appena uscito uno a Lucca scritto da un manipolo di fedelissimi giocatori che frequentano il forum ufficiale! Grande iniziativa!) moduli geografici, e chi più ne ha più ne metta.

Il gdr in Iatlia, quindi, ad oggi io lo vedo che “‘sta bbuono”; la gente con voglia di CREARE e OSARE sta uscendo dall’ombra, e case editrici come la R&P CREDONO in loro.

Penso che presto le “Grandi Corporazioni” del settore dovranno prendere in seria considerazione gli effetti degli scossoni provocati dagli autori emergenti italiani, anche perché le onde d’urto si stanno propagando abbastanza velocemente. L’underground  italiano del GdR è sempre stato molto attivo, e questo penso sia dovuto principalmente alla passione individuale, ma anche, di questi tempi, alla voglia di nuovo e di diverso dell’utente, che ne ha davvero le PALLE PIENE dell’ennesimo gioco/espansione/ambientazione/sistema MOLTO costoso e POCO innovativo. Ecco, saranno soprattutto i costi, secondo me, a fare la differenza in futuro. Chi cazzo ce li ha tutti quei soldi? Lo sai che con tutti questi manuali base, manuali del Master, manuali dei mostri, manuali d’ambientazione e manuali dei ca**i in c**o, se ne va via uno stipendio abbondante? Lo sai quanta gente scarica periodicamente (e illegalmente, tengo a precisarlo) tutti quei manuali blasonati in formato pdf? Un fottìo, te lo garantisco, anche perché molti li conosco personalmente.

Certo, non nego che i prodotti Wizard e White Wolf siano ben scritti, ben supportati, ben illustrati e ben un sacco di altre cose, ma Cristo Santissimo: BASTA! Noi giocatori e creatori di giochi italiani non abbiamo nulla da invidiare, come inventiva e originalità, agli altri giocatori e game designer stranieri. Ne sono più che convinto.

 

Secondo te prodotti “di nicchia” come OSOK o Sine Requie possono trovare spazio anche nel mercato estero? Stati Uniti piuttosto che Francia o Germania…

 

Penso che un  mercato vasto come quello americano (ma anche decisamente inflazionato) sia sempre aperto a cose nuove, divertenti o semplicemente ben fatte, appunto perché il bacino delle utenze è più grande.

Certo, confrontarsi in un altro stato o continente è ancora più difficile per prodotti che tu definisci “di nicchia” come OSOK o Sine Requie, ma è altrettanto vero che molte belle cose, in America, sono nate da appassionati e poi sono diventate dei veri e propri “piccoli-grandi classici”, grazie soprattutto al supporto degli appassionati.

Ora, bisogna anche vedere come “vivono” il Gioco di Ruolo i nostri amici di Francia, Germania & C., ed a questo punto io mi fermo qui, in quanto non ne so molto.

Se proprio devo azzardare un’ipotesi., penso che una buona idea, o meglio, un’idea DAVVERO buona ha sicuramente delle possibilità di emergere e farsi notare anche in altri mercati, magari appunto perché la visione del gioco, in quelle particolari zone geografiche, è diversa rispetto alla nostra. Ma, come ho detto, le mie sono soltanto ipotesi supportate soltanto da una sana dose di ottimismo.

 

Come sono i rapporti tra voi creatori di giochi? E’ giusto dare spazio anche ai prodotti italiani?

 

Caspita, tu continui a chiamarmi “creatore di giochi”, ma io fatico ancora veramente a “calarmi nel ruolo”, forse perché penso che tutti i giocatori di una certa esperienza possano, con uno sforzo di volontà, creare il LORO gioco.

In definitiva non posso dire di conoscere tantissimi altri creatori di giochi, a parte Lord Max ed il suo Oscuro Signore, che mi ha dato parecchie dritte per OSOK, ed ultimamente Mario Pasqualotto, l’autore di quel “giocaccio” che ha avuto il coraggio di superare in dirittura d’arrivo OSOK al Best of Show! Poi ci sono i ragazzi di GilDAR, consociuti alla scorsa Mod Con, e, ovviamente, gli amici Curte e Leo di Sine Requie (ciao scoppiati, come va?).

Scherzi a parte, mi piacerebbe che tutti i… ehm, creatori di giochi come me o aspiranti tali possano, in un futuro molto prossimo, avere la possibilità di discutere, ritrovarsi e progettare insieme, senza paure o insicurezze e con tanta voglia di fare.

Inutile scannarci tra di noi e/o mantenere le distanze, ti pare?

Per la questione “spazio ai prodotti italiani” ti rimando alle risposte precedenti.

 

Che esperienza ludica devono aspettarsi coloro che si approcciano al tuo gdr?

 

Devono aspettarsi la possibilità di giocare ad un gioco d’azione VERO che utilizza un sistema narrativo VERO e veloce. In OSOK molte cose possono essere personalizzate dal giocatore: si parte dal concetto di “costruzione narrativa dell’azione” (che permette di guadagnare Punti Share da investire per ottenere benefici tipicamente “cinematografici”) passando per la libera interpretazione dei Tratti Distintivi, la possibilità di intervenire sulla storia diretta dal Boss con vari “scivoloni narrativi”, “buchi nella sceneggiatura” e altri trucchetti simili.

Ma soprattutto OSOK è, come direbbe il mio amico Pulitore: “TRASH SENZA TREGUA! AMORE PER IL BRUTTO! PULP A TUTTO SPIANO!”.

 

Cosa ne pensi del D20?

 

Beh, non è proprio il mio campo, ma ho letto il regolamento e penso che sia un ottimo wargame. Certo, forse è troppo complicato persino rispetto la media degli altri giochi 3D, ma se vi piace giocare con le miniature, può andare bene.

Piuttosto: mi hanno detto che le ambientazioni sono ben fatte. Ecco, penso che qualcuno dovrebbe inventare un gdr ispirandosi ai mondi di gioco del D20 System. Magari ripescare quella vecchia idea… come si chiamava? Ah, giusto: Dungeon & Dragons.

 

Hai qualche altro prodotto in cantiere?

 

Dunque, vediamo… attualmente sto lavorando con il Pulitore alla prima espansione di OSOK: Trauma City Blues, che tratta di nuovi quartieri della “città ove tutto è possibile”, nuove avventure, regole particolareggiate (ma NON pesanti) sulla magia, ed altre figate assortite. Come ho già scritto nei vari forum, stiamo pensando di allegare al manuale una sorpresa, ma non tentare di indagare oltre: per ora ho la bocca cucita!

 

Ultima cosa : se vuoi dire qualcosa che ritieni importante su OSOK e che non hai ancora detto… prego!

 

Ma certo! Concludo con una frase che è già cult: “OSOK: la risposta italiana a Feng-Shui!”.

 

Grazie mille Rafman da parte mia e dalla redazione di Kult.

 

Grazie a voi e ricordate: “Volete una regola? Bene: un colpo, un morto. Questa è la regola”. (Boosterdog)

 

Simone Bonetti

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