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Il Metodo Antibullo – Allan L. Beane

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Proteggere i bambini e aiutarli a difendersi
 
Questa ultima pubblicazione della Erickson, che tratta del bullismo, si caratterizza per uno stile molto discorsivo, ricco di suggerimenti e spunti su come contrastare questo fenomeno così “odioso” che appare nel vissuto di tanti ragazzi all’interno della loro percorso scolastico e, in generale, della loro esperienza di crescita.
Il testo, infatti, nasce dall’esperienza di un genitore, l’americano Allan L. Beane, ricercatore impegnato sulle tematiche trattate e che ha fondato anche un’associazione a sostegno delle vittime di questo fenomeno, che si rivolge in particolare modo ad altri genitori, per riconoscere gli episodi di bullismo che coinvolgano i propri figli, per supportarli nelle loro difficoltà e per istaurare un dialogo positivo con il mondo della scuola risolvendo così nel modo più adeguato i diversi problemi.
Il tono  di dialogo appassionato da genitore a genitore è evidenziato anche dal fatto che l’autore ha “vissuto sulla propria pelle” l’esperienza tragica di avere avuto un figlio che in età scolare è stato vittima di episodi di  bullismo; questi episodi hanno segnato la sua vita provocando ansia e depressione che lo hanno portato a una vita rovinata dalla droga e addirittura a una morte precoce.
In questo senso il libro “Il metodo anti-bullo” si presenta come originale rispetto alla vasta letteratura pubblicata sull’argomento, proprio per il fatto che rispetto ad altri testi esso sviluppa proprio la prospettiva a partire dai genitori, che sono a volte i primi chiamati a riconoscere da piccoli sintomi di disagio quei segnali da cui partire per fare emergere un vissuto di prepotenze subite e di difficoltà a relazionarsi con i coetanei dei propri figli.
Attraverso tredici capitoli di agile lettura, scritti in modo chiaro e colloquiale e accompagnati,  nello stile della Erickson, da sintesi e alcune proposte concrete di materiale da utilizzare nella formazione genitori e nel dialogo con i ragazzi, Beane guida il lettore in un percorso completo che definisce il fenomeno, lo descrive in modo sapienziale all’interno del vissuto dei ragazzi, offre suggerimenti pratici di intervento.
Interessanti sono poi i capitoli che allargano la prospettiva “classica” di analisi del fenomeno: ad esempio l’autore dedica alcuni capitoli a come creare un ponte fra genitori e scuola, prende in considerazione il bullismo “di quartiere”, cioè tutte quelle forme di prepotenze che escono dal mero ambiente scolastico, analizza il bullismo “virtuale”, cioè quello che si serve dei nuovi mezzi di comunicazione, come il computer, il cellulare e l’utilizzo di altri strumenti elettronici.
Ci sono poi ulteriori capitoli dedicati al ruolo dei fratelli e delle sorelle per “fare sistema” all’interno della famiglia e aiutare i figli a superrare il proprio disagio, oppure all’analisi del rapporto con i figli, quando sono essi che maltrattano e compiono episodi di bullismo oppure quando per reagire a episodi di violenza rispondono con violenza, facendosi del male e arrivando addirittura a gesti estremi.
Si dà infine molta importanza al ruolo  dei ragazzi e delle ragazze che stanno intorno alle persone che sono vittime di bullismo; uno dei principi importanti su cui si costruisce infatti il metodo americano proposto dall’autore (Bully Free Program)  è proprio quello di aiutare gli altri ragazzi a non essere semplici spettatori, ma ad impegnarsi in prima persona a contrastare i fenomeni di bullismo.
Il libro si presenta come un manuale ben scritto su questo importante tema; la prospettiva di fondo lo rende adatto in particolar modo per i genitori, per avere strumenti adeguati per farsi un’idea di un fenomeno che spesso i ragazzi tendono a nascondere in famiglia, ma che presenta spesso segni di evidente disagio. Naturalmente lo stile semplice, la completezza degli argomenti trattati rendono questo lavoro un manuale utile anche a una fascia più ampia di pubblico: insegnanti, educatori, formatori che si occupino di corsi per genitori, operatori del mondo della scuola e in generale tutti quanti possano essere coinvolti in questo problema.
Da segnalare infine una bibliografia aggiornata al termine del libro e alcune domande di verifica, che si possano utilizzare all’interno di corsi di formazione rivolti ai genitori.

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