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Il tempo non si ferma per i topi

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Il tempo non si ferma per i topi
Michale Hoeye
Salani Editore


Un orologiaio assolutamente tranquillo, la cui preoccupazione più grande al momento è la ristrutturazione del suo condominio ad opera dell’antipatica Tucka, riceve una affascinante cliente di nome Linka Perflinger – che si autodefinisce sul suo biglietto da visita Avventuriera Scavezzacollo e Aviatrice. Linka è andata da lui per far riparare un orologio da polso praticamente distrutto e ha fretta di averlo indietro aggiustato perché quel semplice strumento è fondamentale per il suo lavoro. Forse Hermux non dovrebbe darle la precedenza su tutti gli altri commesse, ma Linka è così frizzante e vitale che lui le promette che il mattino dopo potrà riavere il suo orologio funzionante.
Ma le cose, ovviamente, non andranno come da premesse e il giorno dopo, e quello dopo ancora l’affascinante Linka non si presenterà per riprendere il suo prezioso strumento, trasformando pian piano un amareggiato orologiaio in un curioso "investigatore" che finirà suo malgrado invischiato in una intrigante storia di spie che stanno lottando per accaparrarsi il segreto della fonte dell’eterna giovinezza.
E se leggere le vicende di un personaggio timido e mite che – come il protagonista di Lo hobbit – piomba all’improvviso in una avventura con la A maiuscola sarebbe già di per se interessante, in questo romanzo viene aggiunta a questa movimentata vicenda un ulteriore spessore narrativo perché l’universo in cui tutto questo accade è abitato SOLO da animali. Hermux, come del resto Linka, è un topo, ma in città si incontrano ghiandaie, castori e ghiri, è possibile comprare un sandwich di bruchi o lampade piene di lucciole. Animali che non si riesce ad immaginare alla "Disney" per la loro spiccata "umanità" (soprattutto negli atteggiamenti negativi), ma che hanno comunque dei tratti caratteriali dipendenti dalla loro razza e forza e dimensioni proporzionali alle loro controparti reali.
Se si esclude qualche scena forse rubata a Mission Impossible difficilmente non si potrà apprezzare la storia e la cura dei particolari in questo libro a metà tra la spy-story e la fiaba, dal ritmo in crescendo e ricco – soprattutto nel finale – di colpi di scena.

Marco Giorgini

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