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Icf e Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità

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Nuove Prospettive per l’inclusione
Giulio Borgnolo, Romolo de Camillis, Carlo Francescutti, Lucilla Frattura, Raffaella Troiano, Giovanni Bassi ed Elena Tubaro (a cura di)
 
Il 13 Dicembre 2006 è stato approvata la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
In essa si introduce un nuovo concetto di disabilità e si indica come via per affrontare il tema della diversità non tanto quella dell’assistenza o degli interventi sanitari, quanto quello delle politiche dell’inclusione.
In questo senso la persona disabile è una persona che ha difficoltà di rapportarsi rispetto all’ambiente in cui vive, perché presenta delle difficoltà di funzionamento in alcuni ambiti importanti della vita di ogni persona: l’intervento che la società deve fare, dunque, non è solo sulla persona, quanto sull’ambiente in cui la persona vive perché possa inserirsi pienamente in esso in modo simile a tutti gli altri.
Non è più una questione di curare delle persone, ma di favorire il rispetto dei diritti umani di tutti, fornendo un uguale accesso alle risorse e ai servizi che il mondo in cui viviamo offre a ciascuno.
Questo richiede un cambiamento culturale, che in ambito medico si ha avuto con l’introduzione di nuovi parametri per misurare la disabilità: nel 2001 l’assemblea mondiale della sanità aveva già approvato un nuovo criterio di classificazione, denominato ICF, cioè classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità  e della salute, con una sua versione successivamente approvata nel 2007, che tratta proprio della disabilità nei bambini e nei ragazzi.
L’ICF, rispetto ai precedenti parametri che facevano risalire la disabilità a una malattia, presenta un nuovo modo di comprendere il disabili che parte dalle loro difficoltà di funzionare rispetto all’ambiente e quindi vede l’intervento sull’ambiente e sull’inclusione come un fattore decisivo per affrontare la disabilità.
La ricezione di questa rivoluzione culturale, che la convenzione ONU propone, sta passando progressivamente dagli organismi internazionali alle realtà locali: l’Italia ha sottoscritto la convenzione nel Marzo 2007 e il parlamento l’ha ratificata con una recentissima legge dello stato del Marzo 2009.
Questa pubblicazione della Erickson si colloca proprio all’interno di questo sforzo di fare passare alla periferia le implicazioni che il nuovo tipo di classificazione, ICF,  e il documento ONU propone.
Essa riporta diversi contributi presentati in seminari nazionali e internazionali nel corso del 2007, in occasione dell’Anno Europeo delle pari opportunità per tutti, all’interno di iniziative promosse dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Gli autori provengono quasi tutti dall’Agenzia Regionale della Sanità del Friuli, con, inoltre,  la presenza anche di Romolo de Camillis, del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, responsabile di diverse commissioni, che si occupano del tema dell’inclusione e della disabilità.
Le tematiche e il linguaggio dei diversi saggi danno al testo una dimensione di pubblicazione scientifica, utile soprattutto a un pubblico di specialisti, che intendano farsi un’idea dello status quaestionis e che possono essere stimolati dai diversi contributi per proporre riflessioni sull’utilizzo dell’ICF e sulla situazione dell’inclusione in Italia in ambito scolastico e lavorativo.
Alcuni saggi presentano anche dati statistici e situazioni particolari, come per esempio l’utilizzo dei criteri ICF per l’integrazione degli alunni nelle scuole delle province di Trento.
In appendice, il volume propone anche il testo della convenzione, che, come si diceva, è al centro e ispira tutti i diversi contributi.
 
Il testo conferma l’impegno della casa editrice Erickson a favore di una riflessione, dentro soprattutto il mondo della scuola, intorno alle tematiche dell’integrazione e dell’inclusione: basti segnalare il convegno appena concluso a Riva del Garda, proprio sul tema “La classificazione ICF in Italia 2001-2009. Esperienze e progetti a confronto”.
Significativo, sempre su questi argomenti, sarà anche il prossimo convegno sulla “Qualità dell’Integrazione scolastica”, che è ormai un appuntamento che richiama ospiti internazionali alla sua settima edizione  e che si terrà a Rimini tra il 13 e il 15 Novembre.
La direzione scientifica, guidata dalle due massime personalità italiane su questi argomenti, come Canevaro e Ianes, propone un ricchissimo calendario di attività e di incontri, con 3 plenarie, 80 workshop e più di 200 relatori. Per avere informazioni più dettagliate si può consultare il link:
 

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