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Futurshow

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Futurshow

Come ogni anno le fiere dell’informatica sono prese d’assalto da miriadi e miriadi di persone. Come ogni anno anche il Futurshow ha battuto ogni record di presenze (almeno a mio parere): onde di bimbi, giovani, genitori e nonni, tutti erano presenti alla manifestazione del futuro. Mai come quest’anno anche 4 redattori impavidi decidono di farvi un salto per vedere cosa gli riserverà il futuro. Raggiunto il luogo della fiera, file immani di persone attendevano in coda il loro turno per depositare le 20.000 lire per il biglietto davanti alle casse (ma molti, come noi avevano il biglietto invito). Ancora ho presente la scena del poveretto davanti a me con 4 biglietti invito debitamente NON COMPILATI: ha dovuto compilarli su due piedi inventando alcuni dati di sana pianta (tipo i luoghi di nascita dei suoi amici) per prendere in fretta i 4 biglietti…
Una volta entrati ci siamo resi conto di cosa ci avrebbe atteso al Futurshow quest’anno. Io personalmente me lo ricordavo molto più grande, ma evidentemente lo spazio quest’anno è stato sfruttato al meglio. Certo che mi ricordavo anche che appena mettevi piede nella fiera eri subito subissato di volantini, foglietti e soprattutto borsine di plastica. Quest’anno invece ho dovuto recarmi fino al Disney Channel tv per poterne prendere una… mah! Cosa ho visto quest’anno? Beh ovviamente c’era una grande invasione dei "portali" di Internet: tutti più o meno presenti, con stand colorati, spettacolini dispensavano a larghe mani i cd gratuiti per avviare l’abbonamento con loro e ovviamente ogni mezz’ora provvedevano a "lanciare" al pubblico magliette, cappellini e distintivi ritraenti i loro marchi… sinceramente avrei preferito il contrario anche se qualcosa di indossabile sono riuscito ugualmente a portarla a casa. Quindi un numero innumerevole di ditte legate a Internet, di radio musicali italiane, di case editrici di riviste di Informatica (dalle più specializzate a quelle legate al mondo dei videogiochi). C’erano stand di tutti i tipi: uno vendeva oggettistica legata a Lara Croft… questo per dire quanta popolarità ha ormai questa icona del videogioco… a quando i cartoni animati? E il film quando arriverà? C’erano ovviamente le grandi catene italiane di vendita di computer e, motivo della nostra visita, la CTO. Ci siamo recati là essenzialmente per conoscere Silvia Voltan, addetta stampa di CTO, nella speranza di riuscire a farci una foto insieme da mettere tra questi bit, ma nonostante siamo riusciti a incontrarla per un paio di minuti (aveva ovviamente molto da fare, per cui posso capirla… anch’io che ho fatto il Futurshow dall’altra parte della barricata posso capirla) non ha voluto ritrarsi con noi… ma sarà per la prossima volta, magari ad una conferenza stampa un po’ più tranquilla… Comunque siamo riusciti ugualmente a prendere del materiale per le recensioni (alcune, F12000 e Superbike2000 in questo numero) e almeno a vedere con chi "corrispondiamo" ogni mese… sapete questa tecnologia tende a sminuire i rapporti umani ad una manciata di bit: gli email sono freddi…
Fatta la nostra capatina allo stand CTO, abbiamo cercato invano lo stand Sony per vedere questa meraviglia strombazzata da tutti i quotidiani e giornali italiani, la ps2 (playstation2). Ovviamente non lo abbiamo visto lo stand, ma di ps2 ce n’erano un po’ ovunque e quindi abbiamo rimediato. Ovviamente Sony non era contenta di ciò e ha scatenato niente meno che la polizia postale perché quelle ps2 non avevano il bollino CE e quindi illegali e non potevano essere mostrate. Sabatini, l’organizzatore ha detto che essendo uno show di informazione quelle ps2 potevano essere mostrate tranquillamente, perché tanto non sarebbero state vendute. Beh alla fine credo che tutte le ps2 siano state ritirate… ma comunque la cosa è abbastanza sul ridicolo, perché bastava andare in un qualsiasi negozio di videogiochi per poterla non solo vederla, ma anche provarla e infine, se qualcuno fosse stato in vena di pazzie, comprarla al modico prezzo di 2.000.000. Sony sa bene tutto questo e ha pensato bene di invalidare qualsiasi garanzia esistente sulle macchine giapponesi qui in Italia e nel caso vi si dovessero rompere, amen.
La gente però quest’anno sembrava attratta dal padiglione della casa del futuro: c’era una fila incredibile all’entrata di questo padiglione e noi 4, sebbene incuriositi dalla cosa, come tutti quelli in fila, dopo aver pensato di fare la fila, abbiamo deciso che per vedere una lavatrice che ci parla, avremmo potuto aspettare anche un paio di anni, quando tutti ne avremo una in casa… per cui niente, abbiamo saltato il padiglione a piè pari. Insomma in due ore abbiamo visto tutto quello che c’era da vedere e preso il nostro treno ce ne siamo tornati in casa. Per il prossimo anno spero di non andarci di sabato perché c’è troppa gente e sinceramente vorrei vedere gli stand con un po’ più di tranquillità. L’unica cosa ridicola è che all’entrata principale non c’erano le mappe degli stand… le abbiamo trovate solo all’uscita… siamo forse entrati dall’uscita???

Giovanni Strammiello

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