KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Sogni rossoazzurri

3 min read

Sogni rossoazzurri

Non ho mai usato Kult per parlare di cose personali, e non voglio cominciare adesso, anche perché forse qualcuno mi stroncherebbe la mia precoce carriera, però visto che parlo di sport, stavolta voglio parlarvi della mia squadra, il grande Catania. Non è proprio esatta la biografia, perché è vero che sono siciliano, ma è generico: io sono di Catania, e soprattutto tifoso dei rossoazzurri anche se purtroppo non posso seguire le vicissitudini della squadra, se non attraverso i giornali.
Il Catania, per anni è stato lontano dal calcio che conta, Matarrese ci spedì all’inferno e solo la tenacia dei Massimino, in primis il compianto Angelo Massimino, padre padrone del Catania calcio, ci ha portato nel calcio che conta.
L’anno scorso dopo una cavalcata esaltante il Catania è stato promosso in serie C1 girone B, per intenderci la stessa serie di dove gioca il Modena, anche se un altro girone, e quest’anno sta lottando per ritornare in B.
Ho ancora davanti gli occhi lo stupendo campionato che ci proiettò dalla serie B alla serie A, fu un anno fantastico, e io proprio nell’ultima partita giocata in casa ero allo stadio, fu un susseguirsi di emozioni, fino al fischio finale, quando in concomitanza dei risultati di altre squadre, i rossazzurri, per essere promossi in serie A, dovettero disputare lo spareggio con Como e Cremonese.
Le sfide si giocarono all’Olimpico, e ricordo bene che riempimmo Roma di rossoazzurro, e come dimenticare il nostro attaccante Angelo Crialesi che con il suo gol, ci apri le porte del paradiso. La città di Catania sembrava impazzita,tutti a festeggiare per le vie della città, uniti dalla vittoria della propria squadra del cuore, per un paio di giorni la città dimenticò tutti i problemi che potete immaginare.
Vi racconto un episodio, solo per farvi capire, che rapporto c’era tra la squadra e la tifoseria.
In piena campagna acquisti, il presidente riceve un’offerta per cedere Ennio Mastalli, che per noi era come Del Piero oggi per la Juventus, quando la notizia si diffuse, noi tifosi scendemmo in piazza, chi addirittura andò a parlare con il giocatore stesso, e la telenovela durò qualche giorno, alla fine rimase, e dopo qualche partita si infortunò gravemente, ma i tifosi avevano sempre parole di conforto per Ennio, per noi era il giocatore che più di tutti aveva contribuito alla promozione in serie A.
L’anno successivo purtroppo si retrocesse e cominciò un lungo calvario, culminato poi con la radiazione dal calcio professionistico, il Catania riparti dai dilettanti, e oggi finalmente siamo li, ad un passo dalla B, e lunedì ci aspetta il grande derby, contro i rosanero, anche loro impegnati nella corsa ai play-off, purtroppo per i rosanero lunedì la Sicilia avrà una nuova capitale: CATANIA. Una vittoria contro gli odiati cugini ci lancerebbe in classifica e nel morale, e soprattutto in maniera definitiva è netta determinerebbe la nostra supremazia in Sicilia. I calciatori, e ne sono certo sanno l’importanza di questa partita per i tifosi e daranno il 110%, lunedì tramite un’amica spero di vivere in diretta – per modo di dire- questa giornata di calcio che deve rimanere indelebile nella mente di noi rossoazzurri.
In questi giorni ho sentito parlare attraverso i giornali di un interessamento di Gaucci e Sensi, se hanno intenzione di fare come è nel loro stile o come fanno nelle loro rispettive squadre vedi Perugia, Viterbese e Roma, è meglio che a Catania non ci mettano piede, questo almeno è il mio parere. E’ chiedere troppo di avere un presidente serio e che abbia dei programmi ambiziosi? Sono lontano dai tifosi rossoazzurri, gli Irriducibili, ma credo che non sappiano di che farsene di avere un presidente sindacalista, questi signori sono degni di altre piazze, d’altronde ognuno ha sempre ciò che si merita.!!!!
Forza ragazzi, da qui alla fine del campionato date l’anima, ricordate che in ogni parte d’Italia c’è sempre un cuore rossoazzurro che batte per voi……..F O R Z A C A T A N I A

Luca Savoca

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti