KULT Underground

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Digital music

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Le nuove tecnologie sono ormai parte del nostro tempo libero e questa è una realtà innegabile. Software di ogni genere e costo affollano la rete per le esigenze più disparate. Anche la musica HiFi (Alta Fedeltà) è ormai una realtà tecnologica. Per anni gli appassionati sono inorriditi all’idea di software e musica sul web più che altro immaginando compressioni, perdite dati e bassa qualità di riproduzione o comunque una desacralizzazione della loro passione più pura. E ancora una volta sia qui per parlare di hobby delle loro applicazioni tecnologiche.
 
 
Con l’evolvesi degli strumenti informatici e meccanici però, le nuove memorie ampliate, i processori sempre più efficaci e veloci, si è resa possibile la gestione di musica non compressa, cosiddetta rippata, cioè letta, prima della riproduzione, più e più volte fino all’acquisizione della traccia totale senza perdita di dati. In pratica un Cd viene inserito nel vostro computer che inizia a leggerlo più e più volte, anche per tempi di oltre 20 minuti e lo acquisisce interamente bit per bit senza perdere né comprimere nemmeno una piccola porzione. In questo modo il file importato, pur se di grandi dimensioni rispetto ai più diffusi file compressi MP3 è stato rippato e cioè mantiene tutta la qualità di un qualsiasi file audio analogico ad alta qualità. Qui però intervengono i puristi, il file output, cioè il risultato in uscita da riprodurre, logicamente è ancora definito dagli strumenti di riproduzione utilizzati, le casse e le schede audio del nostro computer, e quindi tutto il lavoro di conversione digitale è inutile se non possediamo adeguati macchinari di riproduzione. Fino a poco tempo il cane si mordeva la coda, per così dire, ma finalmente si può cominciare a sperare per il meglio. Data la diffusione del digitale e la passione sempre più sfrenata per gli acquisti online di musica singola gli esperti si sono resi conto della necessità di concentrare gli investimenti verso meccaniche di riproduzione audio più sofisticate e capaci di “leggere” in maniera eccellente anche quando collegati a memorie digitali. Sarà ora difficile anche per gli orecchi più esigenti lamentarsi del digitale. È pur vero che essendo agli inizi i primi riproduttori, per quanto adeguato sono ancora leggermente deludenti ma se questo è l’inizio promette sicuramente di essere al passo giusto e non passerà molto prima del raggiungimento di risultati adeguati alle capacità di una buona meccanica; non ci resta che aspettare i prossimi aggiornamenti e cominciare a risparmiare.

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