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L’orchestra Del Titanic – Alessandro Perissinotto

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Rizzoli Editore Pagg.315 Euro 19
 
Ritorna Anna Pavesi, la psicologa-detective, personaggio  inventato dallo scrittore torinese. In questo romanzo la donna, sotto le insistenze di Rina Melzi, si reca in Tunisia, a Djerba, dove, all’interno del villaggio vacanze Calypso, la figlia Aurora, affetta da problemi psichici, è piantonata in ospedale sotto sedativi. La giovane, che si è recata in vacanza con il fidanzato Ermanno, è accusata di avere ucciso l’istruttore di windsurf del villaggio, il giovane americano Jonathan. La polizia sposa questi tesi anche perché il giovane è stato rinvenuto all’interno della stanza di Aurora che, imbrattata di sangue, non è riuscita a fornire una spiegazione agli investigatori e il commissario Zaalani sposa la tesi della colpevolezza della ragazza.  Aurora si era invaghita, questa la tesi della polizia, dell’animatore, lo aveva chiamato, tramite un sms in camera approfittando dell’assenza del fidanzato e, poiché affetta da disturbo bipolare, aveva cercato di suicidarsi. Le cose sono veramente andate così? La Pavesi, accompagnata dal fidanzato Marco si reca presso il villaggio dove, nonostante l’omicidio, la vita continua, villaggio che le ricorda l’orchestra del Titanic  “che aveva suonato fino all’ultimo in un’atmosfera di irreale serenità, mentre  il mondo galleggiante della nave cadeva a pezzi “. Trova un ambiente ostile, l’altera direttrice del villaggio Elisabetta,  un’omertà eccessiva, voci non idilliache sul comportamento di Jonathan con le donne ospiti del villaggio, una donna che è stata licenziata per avere informato Elisabetta di comportamenti anomali all’interno della struttura. Anna inizia la sua personale indagine, vuole  capire come si sono svolti i fatti perché “spesso l’incidente non è altro che l’involucro più esterno, quello che bisogna aprire per capire cosa vi sia dentro”. Riesce a sapere che Ermanno compie delle regate veliche con un giovane, Libero Liberati, fratello di Serena, ospite anch’essa, anni prima, nel villaggio e poi morta. Il  tentativo di intimidirla ( un uomo cerca di violentarla, un motoscafo le sfreccia vicinissimo, un Suv la insegue)  non riesce e, nonostante l’improvvisa partenza di Marco, non demorde e  la nostra detective verrà   a capo della verità. Scritto, come i precedenti libri, sotto forma di diario (luglio- novembre 2007) e che chiude la triologia  iniziata con Una piccola storia ignobile e L’ultima notte bianca, questo terzo romanzo dedicato ad Anna Pavesi conferma le eccellenti qualità letterarie dello scrittore che imbastisce una trama narrativa robusta, costruita sapientemente, caratterizzando benissimo personaggi e situazioni. Un libro avvincente, che non stanca il lettore, lo disorienta alla ricerca del colpevole, che lo coinvolge in questa  storia dove Perissinotto condanna pesantemente l’uso di materiale pornografico divulgato tramite Internet. Anna Pavesi ci mancherà molto.

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