(paesino in provincia di Massa Carrara)
avvolto da bianche nubi,
ecco: ti appare il borgo:
solitario ed austero; s’erge
al bianco, vecchio campanile abbracciato
e alla dantesca rocca,
baluardo di un’era, testimone perenne
del supremo, immortale vate.
Palpita al roseo e chiaro
tramonto la vallata intorno
e l’accorato suon delle campane
annuncia la sospirata sera.
Da brumose e antiche case
in pietra, festosi allor
escon fanciulli e per anguste
vie e ripidi sentieri
odi l’allegro loro vociar.
Al nodoso bastone s’appoggia
un vecchio e l’incauta
gioventù saluta, mesto il capo
reclina che d’argento par
al tenue chiaror della pallida
dolce luna; ai sogni suoi
ripensa, poveri sogni spenti
quel di’ da un folle
cruento turbinio di spari
là, dove morte è
vita e vita è morte.
Così scorre il tempo,
ma non per te, piccolo,
sereno borgo che sospeso
tra i monti saluti
un’alba che sicuro rivedrai
il di’ seguente.
Dedicata a Mulazzo
Sospeso tra monti e cielo,
Mariacarla Tarantola